Come dare il buon esempio ai propri studenti…

Pare proprio non sia stato solo un episodio dettato dalla fretta, quello che ha visto la Dirigente Scolastica di un’Istituto Superiore di Mestre-Venezia parcheggiare la propria auto davanti all’ingresso della struttura, occupando per metà il posto riservato alle persone con disabilità, quando, tra l’altro, ci sarebbero stati posti vuoti a meno di dieci metri. «E poi ci chiediamo perché gli adolescenti sono maleducati…», è il commento del Lettore che ci ha segnalato la notizia

Auto della Dirigente Scolastica del Luzzatti-Gramsci di Mestre-Venezia su posto disabili, 20 aprile 2017

La foto pubblicata dal quotidiano «La Nuova Venezia», che ritrare l’auto della Dirigente Scolastica dell’Istituto Luzzatti-Gramsci di Mestre, parcheggiata davanti alla scuola, occupando per metà il parcheggio riservato alle persone con disabilità

Con una discreta dose di ironia, il quotidiano che ne riferisce («La Nuova Venezia») concede alla Dirigente Scolastica il “beneficio della fretta”, sottolineando come «a tutti possa capitare di confondersi una volta». E tuttavia… Tuttavia pare che tra gli studenti di quella scuola, come riferisce sempre «La Nuova Venezia» del 20 aprile scorso, girino «almeno un paio di video in cui si vede la Dirigente Scolastica lasciare l’auto in sosta nello spazio segnato di giallo, quando ci sarebbero stalli vuoti a meno di dieci metri».

Accade a Mestre-Venezia, all’Istituto di Istruzione Superiore Luzzatti-Gramsci, e fretta o non fretta, non è certo un buon esempio, per i propri studenti, quello dato dalla dirigente scolastica Marisa Zanon, che decide di parcheggiare la propria auto davanti all’ingresso della struttura, occupando per metà il posto riservato alle persone con disabilità, come documentato dalla foto qui a fianco pubblicata.
«Al giorno d’oggi, però – come sottolinea il giornale veneziano – ai ragazzi, armati di telefonino, non sfugge nulla. E la Preside, da cui si aspettano il buon esempio, dovrebbe saperlo bene. Anche se va di fretta».
«E poi ci chiediamo perché gli adolescenti sono maleducati…», commenta Mauro Quintavalle, che ci ha segnalato la notizia.
Ha qualcosa da dirci, dottoressa Zanon? L’indirizzo della nostra redazione è sempre info@superando.it e le nostre pagine, naturalmente, sono sempre aperte a ogni sua motivata riflessione. (S.B.)

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