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Riforma del Terzo Settore: bisogna ancora fare di più e meglio

Mano che scrive "Terzo Settore" con gessetti colorati«Ci sono stati sicuramente dei miglioramenti, ma i Decreti scontano tempi troppo stretti per un’utile discussione su tutte le previsioni della Delega. Per questo abbiamo sostenuto la necessità di una proroga. Ciò che è stato votato in Consiglio dei Ministri ci soddisfa solo in parte e avvertiamo la necessità di una ripresa immediata del confronto istituzionale, per trovare soluzioni alle criticità che permangono».
Lo dichiara Claudia Fiaschi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, dopoché nei giorni scorsi il Consiglio dei Ministri ha approvato tre Decreti Attuativi della Legge di Riforma del Terzo Settore (106/16), inviando i testi alle Camere (e successivamente alla Conferenza Stato-Regioni), per i necessari pareri, prima della loro adozione definitiva.
«Grazie alla modalità di lavoro introdotta con l’accordo di collaborazione stabilito con noi dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il 27 aprile scorso – aggiunge Fiaschi -, sono stati fatti importanti passi avanti nella stesura dei testi. Poche settimane di lavoro efficace, ma insufficienti ad affrontare in modo compiuto una materia estremamente complessa».

Sono tre, in particolare, le criticità tuttora presenti, evidenziate in una nota diffusa dal Forum, vale a dire «le modifiche introdotte all’ultimo minuto sul testo riguardante l’“impresa sociale”, che mettono a rischio la sopravvivenza della cooperazione sociale, la più importante esperienza di economia sociale e civile su base democratica e partecipativa del nostro Paese. Sarà poi necessario un supplemento di lavoro sulla fiscalità, a partire dall’applicazione della Legge 398/91, per superare, in alcuni casi, appesantimenti del carico fiscale, soprattutto per l’associazionismo. Infine, le previsioni che dovranno regolare la vita delle organizzazioni tendono a limitare oltre il necessario le libertà e le autonomie statutarie che sono alla base dell’iniziativa associativa e incrementano il carico burocratico sulle Associazioni stesse».

Detto quindi che «nei prossimi giorni l’analisi dettagliata delle nuove norme consentirà di esprimere un parere più compiuto su tutte le tematiche toccate dai Decreti», il Forum «chiede al Parlamento di valutare l’opportunità di una proroga che potrebbe permettere una migliore scrittura della legge», confermando altresì la propria «disponibilità a lavorare fin da ora con il Parlamento e il Governo per il miglioramento di norme così essenziali per lo sviluppo del Terzo Settore, componente fondamentale della società e dell’economia nazionale». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: stampa@forumterzosettore (Giovanna Carnevale).

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