Trattamenti dermatologici e lupus

Quali trattamenti dermatologici a fini estetici sono sicuri e quali invece sono da evitare in chi soffre di LES (lupus eritematoso sistemico)? Di fronte infatti a questa malattia autoimmune, cronica e invalidante, che colpisce soprattutto donne in età giovane adulta, non vi è troppo spesso l’occasione di approfondire tali aspetti, nel corso delle visite. Lo si farà invece il 10 giugno a Milano, durante un incontro medici-pazienti promosso dal Gruppo LES Italiano, in collaborazione con l’ALOMAR (Associazione Lombarda Malati Reumatici)

Logo del Gruppo LES Italiano

Il logo del Gruppo LES Italiano

È promosso dal Gruppo LES Italiano (Gruppo Italiano per la Lotta contro il Lupus Eritematoso Sistemico), in collaborazione con l’ALOMAR, l’incontro medici-pazienti sul tema Trattamenti dermatologici a fini estetici e lupus eritematoso sistemico, in programma per sabato 10 giugno a Milano, presso il Presidio Ospedaliero Gaetano Pini (Aula Panzeri, Piazza Cardinal Ferrari, 1, ore 10-12).
«L’incontro – spiegano gli organizzatori – avrà ad oggetto le indicazioni e controindicazioni dei trattamenti con filler intradermici, laser e altri trattamenti a fini estetici. Quali sono sicuri e quali invece sono da evitare in chi soffre di lupus? Questa malattia, infatti, colpisce soprattutto donne in età giovane adulta e spesso nel corso delle visite non vi è la possibilità di affrontare i temi trattati in questa occasione».

A rispondere alle domande dei presenti sarà Massimo Ghislanzoni dell’Unità Operativa di Dermatologia dell’IRCCS Fondazione Ca’ Granda, Ospedale Maggiore Policlinico di Milano (Dipartimento di Fisiopatologia Medico-Chirurgica e dei Trapianti dell’Università di Milano), mentre di moderare i lavori si occuperà Maria Gerosa, ricercatrice universitaria e reumatologa, referente dell’Ambulatorio Lupus Clinic, Divisione e Cattedra di Reumatologia del Presidio Ospedaliero Gaetano Pini-CTO (Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità dell’Università di Milano). Parteciperà inoltre Roberta Gualtierotti referente della citata Lupus Clinic, struttura sovvenzionata dal Gruppo LES Italiano.

«Consapevoli del fatto che per una malattia cronica dagli effetti potenzialmente invalidanti come il lupus eritematoso sistemico l’informazione chiara e tempestiva sia importantissima – sottolinea Lucia Di Bernardo, coordinatrice per la Lombardia del Gruppo LES Italiano – noi cerchiamo continuamente nuovi mezzi e nuovi modi per far conoscere la malattia, far sapere come insorge, chi colpisce e come si cura». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Lucia Di Bernardo (lucia.dibernardo@lupus-italy.org).

Il LES (lupus eritematoso sistemico)
Si tratta di una complessa condizione patologica ancora non sufficientemente nota, che purtroppo non riceve la necessaria attenzione da parte degli organi informativi, pur rappresentando una presenza significativa tra le patologie potenzialmente invalidanti: si stima infatti che in Italia ne siano affette oltre 60.000 persone, il 90% delle quali donne in età fertile e nel pieno del proprio percorso lavorativo.
Come altre patologie autoimmuni, le cause sono tuttora sconosciute, anche se vengono presi in considerazione sia la predisposizione genetica che alcuni fattori scatenanti (raggi solari UVA, alterazioni ormonali, infezioni virali e stress).
La sintomatologia è prevalentemente di tipo reumatologico, ma nel decorso può causare pericolose complicanze viscerali, neuropatiche ed ematologiche. Se non adeguatamente diagnosticata e tempestivamente trattata, la malattia ha infatti esito in molti danni d’organo, che pregiudicano pesantemente la qualità della vita.
Una diagnosi tempestiva può essere fatta solo diffondendo il più possibile corrette informazioni tra i cittadini e gli operatori della salute pubblica.
Il Gruppo LES Italiano è un’Associazione di pazienti e volontari che dal 1987 opera in tutta Italia, per promuovere lo sviluppo e la diffusione di conoscenze scientifiche sulla patologia,oltreché per assistere chi ne è colpito.

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