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Riparte a Napoli il Libro Parlato

Alcuni libri tenuti fermi da una cuffia«I libri – viene sottolineato dall’UICI Provinciale di Napoli (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) – possono essere molte cose: strumento di istruzione, oggetto di piacere o di meditazione, ma anche, volendo, un modo di prendersi cura di sé e degli altri, nel ricevere e trasferire conoscenze, perché leggere implica il dialogo con gli autori del presente e del passato, dai quali riceviamo storie di vite, testimonianze, pensieri che ci riconducono, spesso, al nostro vivere attuale; la lettura, infatti, non è mai una esperienza solitaria e le parole degli altri sono anche le nostre parole. È in quest’ottica e con queste finalità che è nato il Libro Parlato, servizio dell’UICI che può risultare molto utile non solo alle persone con disabilità visiva, ma anche ad altri, come ad esempio le persone con dislessia».

Dapprima diffuso su tutto il territorio nazionale, il Servizio del Libro Parlato dell’UICI ha vissuto in seguito un momento di appannamento, ma ora, a quanto pare, sta vivendo una sorta di “rinascimento”, come dimostra, ad esempio, la ripartenza dell’iniziativa a Napoli, che verrà presentata venerdì 16 giugno (Via Costantinopoli, 19, ore 16.30), nel corso dell’evento intitolato Il valore culturale del Libro Parlato a Napoli: le ragioni della scelta, promosso dall’UICI partenopea, dall’UNIVOC locale (Unione Nazionale Italiana Volontari Pro-Ciechi) e dalla Fondazione Istituto Strachan Rodinò, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli.

«Il Servizio del Libro Parlato – spiegano Mario Mirabile  e Silvana Piscopo, presidenti rispettivamente dell’UICi e dell’UNIVOC di Napoli – si basa su un catalogo nazionale di oltre 30.000 volumi già registrati e disponibili e, a richiesta degli utenti, è possibile registrarne di nuovi, grazie alla preziosa collaborazione di donatori di voce volontari. Con questo evento di presentazione, dunque, intendiamo anche sensibilizzare coloro che vogliono dedicare un po’ del loro tempo agli altri, donando la propria voce».
«Tanti sono i non vedenti e gli ipovedenti – aggiunge Mirabile – che grazie agli audiolibri possono accedere alla cultura, alla formazione e all’informazione. E ci sono anche tante persone che non hanno molta dimestichezza con il Braille o con gli strumenti informatici, in particolare anziani la cui vista si è abbassata e persone con difficoltà di lettura, che possono avvalersi di un servizio completamente gratuito, utile a ridonar loro il piacere della lettura».

Da segnalare infine che durante l’incontro del 16 giugno sarà anche possibile visitare le strumentazioni necessarie alla riproduzione di opere già in catalogo e la cabina di registrazione per la produzione di nuove opere. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa UICI Napoli (Gianluca Fava), gianluca.fava@uicinapoli.it.

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