E tu, che disabile sei?

Disabili “da evitare”, disabili “da adottare” e disabili “da frequentare”, ovvero una serie di tipologie protagoniste della nuova puntata di “A 32 denti (Sorridere è lecito, approvare è cortesia)”, la rubrica del nostro giornale condotta come sempre da Gianni Minasso all’insegna della più caustica ironia, e fatta di varie incursioni nel grottesco e talora nella comicità più o meno involontaria che, come ogni altra faccenda umana, riguarda anche il mondo della disabilità

Carte da gioco con simboli dell'handicap (realizzazione di Gianni Minasso)Prima o poi andava fatto, quindi tanto valeva togliersi il pensiero. Ecco allora una sintetica sfilza delle varie tipologie in cui si incarnano le persone colpite (e affondate) da un grave handicap motorio. Infatti è facile dire “disabili”, ma l’esperienza ci (vi) insegna che le differenze tra loro ci sono, eccome.
Legenda simboli grafici disabili da evitare, da adottare e da frequentare (realizzazione di Gianni Minasso)
Naturalmente non abbiamo la pretesa di avere qui esaurito la classificazione, in quanto esistono ulteriori categorie, magari più sparute, di invalidi, ma non volevamo sovraccaricarvi.
Dunque diamo il via alla rassegna di questa “Armata Brancaleone”, non prima di segnalare che abbiamo contraddistinto i diversi gruppi con eloquenti simbolini (e, ahinoi, è emersa subito un’amara realtà: sono ben più numerosi i soggetti da evitare…).

Realizzazione grafica di Gianni Minasso ("disabile da evitare")L’Azzeccagarbugli a ruote
Tanto cavilloso quanto superbo, è specializzato nella legislazione sulla disabilità. Il conoscere le più recondite pieghe della Legge 104 e l’avere adottato «HandyLex.org» come bibbia, autorizza l’Azzeccagarbugli ruotato a piantare grane un po’ dappertutto, umiliando panciuti assessori, ma anche volenterosi impiegati della sanità.
La sua azione totalmente priva di discernimento porta così alla dispendiosa costruzione di inutili scivoletti in uno sperduto cimitero montano e all’accorata protesta pubblica per abbattere le barriere architettoniche presenti nella Torre di Pisa. Disprezza chi non è disposto a sorbirsi il suo pedante scibile e questo sentimento viene cordialmente ricambiato da chi, suo malgrado, lo deve bazzicare.

Realizzazione grafica di Gianni Minasso ("disabile da adottare")Il Cucciolone sul cuscino antidecubito
In fondo l’incidente o la malattia che ha causato la sua disabilità non l’ha minimamente sfiorato. Non ci è dato sapere per quale oscura congiunzione astrale ciò sia avvenuto, ma le cose stanno proprio così: il Cucciolone è in pace con Dio, con i normodotati, con gli esponenti del sesso opposto e (incredibilmente) con se stesso. Tutti lo circondano di premure, lo coccolano e vorrebbero tenerlo nel salotto di casa.
Talvolta nasce il sospetto che un po’ ci marci, che in realtà anche lui vorrebbe dar fuoco a qualcosa o a qualcuno. Però, essendo proprietario di una mente brillante, ha presumibilmente preferito diventare campione regionale di captatio benevolentiae.

Realizzazione grafica di Gianni Minasso ("disabile da evitare")L’Egoista inabile
«Io, Io e Io» sono gli unici tre vocaboli di cui si interessa, poiché la disabilità che lo travaglia è diventata l’idrovora che ha prosciugato ogni slancio verso l’esterno.
Parafrasando Ambrose Bierce, risulta un tipo di disabile spregevole, in quanto totalmente privo di considerazione per… l’egoismo altrui!

Il Galeotto CD (Centro Diurno)
Mansueto e con l’occhio spento degli anziani bovini, trascorre le sue giornate nel limbo del Centro Diurno, parcheggio riservato multi stallo, dove le famiglie indaffarate scaricano i loro impiccianti congiunti menomati. Realizzazione grafica di Gianni Minasso ("disabile da frequentare")Apparentemente sedato, lo scuote un barlume di vita solo quando un prezzolato educatore del sesso contrario gli si avvicina parlandogli come a un infante.
C’è da capirlo, poverino, perché lontano dagli affetti si trova in una prigione formata da colleghi sgarrupati, solitari di carte al PC, filmacci di Schwarzenegger, giochini da scuola elementare, karaoke da villaggio turistico, realizzazione di piccoli manufatti, cottura (bruciatura) di biscotti e banali escursioni. Vorremmo sapere cosa ne pensa davvero dei vocianti professionisti della disabilità da cui è circondato…

Realizzazione grafica di Gianni Minasso ("disabile da evitare")L’Il-Letterato non autosufficiente
Solo talvolta (per fortuna) la frustrazione per una disabilità acquisita sfocia nella più spudorata grafomania. In questi casi il novello imbrattacarte in carrozzina, preso dal sacro furore della musa, si lancia a mo’ di bungee jumper su diversi generi: autobiografia in primis, poi narrativa e, ahinoi, poesia.
È inutile ricordare lo strazio di chi è costretto ad ascoltare o, peggio ancora, a leggere questi polpettoni, senza neppure aver la gioia di poter esprimere il suo reale giudizio (vedi il fantozziano «Per me la Corazzata Potëmkin è una…»). L’unica soddisfazione è veder insignire queste opere di premi farlocchi, tipo Il joystick d’oro, Gran fiera della Panzana, Donkey Awards et similia.

Realizzazione grafica di Gianni Minasso ("disabile da frequentare")Il Comunitario
Scellerate traversie familiari l’hanno portato a vivere in una comunità, nella quale ha segregato le velleità del suo carattere. Spiace, ma è logico: provate voi a dover mantenere buoni rapporti con ogni operatore, a rispettare rigidi orari diurni e coprifuoco serali, a non avere spazi personali, a trangugiare tutti i cibi proposti, a santificare le festività con melensi picnic fuoriporta, a inchinarsi agli enti pubblici per la grazia concessa eccetera. Ce n’è abbastanza per ricevere la nomination al Nobel della Pazienza.

Realizzazione grafica di Gianni Minasso ("disabile da evitare")Il Matusa a spinta
Questo soggetto non è propriamente disabile, e tuttavia i pesanti acciacchi della vecchiaia gli hanno conferito il lauro dell’handicap.
Quasi sempre logorroico e piagnucoloso, lo farete felice anche solo ascoltando i ricordi di quand’era giovane e sano, accendendogli il sigaro e magari cambiandogli pure il pannolone.

Il Paramedico col contrassegno
Non c’è niente da fare, il Paramedico contrassegnato non si arrenderà mai alla grave patologia da cui è affetto e invece di piangere/protestare/scocciare/suicidarsi, ha deciso di incanalare le poche energie residue nell’àmbito sanitario.
Realizzazione grafica di Gianni Minasso ("disabile da frequentare") Così fa esami e visite mediche tutti i santi giorni, riceve pubblicazioni scientifiche in tedesco, scrive migliaia di e-mail ai ricercatori, intasa i forum di salute e benessere, ha la tessera fedeltà di parecchie farmacie, partecipa a convegni e seminari, annoia il prossimo con i dettagli della sua diagnosi e, per un ricovero in day hospital, è capace di diventare Para-qualcos’altro. I tesorieri dell’italica Sanità l’hanno identificato come corresponsabile dei languori di cassa.

Il Diversabile da caccia
Per questo (deprecabile) individuo, il mondo intero è una riserva di “normodotati cattivoni”, impegnati “acca 24” a mettere i bastoni tra le ruote degli sventurati e perseguitati disabili in carrozzina. Realizzazione grafica di Gianni Minasso ("disabile da evitare")Perciò ha sviluppato il radar di un F-22, al fine di piombare implacabile in determinati frangenti: una (dicasi: una) pedana guasta di autobus per cui bloccare il traffico dell’intero quartiere, la delittuosa pendenza dello scivolo di un marciapiede pari al 9% e non al regolamentare 8%, le cazziature a chi dimentica sciaguratamente il termine “persona” davanti a “disabile”, la denuncia dell’empio sindaco di campagna che ignora l’impiego dei Livelli Essenziali di Assistenza e via via aggredendo.
Da evitare come la peste, ma, inciampando in un esemplare, da blandire come se ci si trovasse faccia a faccia con Hannibal the Cannibal.

Realizzazione grafica di Gianni Minasso ("disabile da adottare")Il Genio usapappagalli
Intanto sappiate che, se siete fortunati, nel corso della vostra esistenza incontrerete al massimo un paio di Geni, perché è davvero introvabile questo speciale organismo all’interno del quale una misteriosa alchimia ha reso possibile uno sfarzoso matrimonio fra handicap e intelligenza.
Straripa di pregi: colto, educato, altruista, perspicace e sempre allegro, dissimula la sua disabilità e mette a proprio agio qualsiasi interlocutore, arricchendolo pure spiritualmente. Amato e desiderato dall’intera comunità, non ha alcun punto di contatto col Saggio da strapazzo (vedi oltre).
Bestia rara, il WWF sta sforzandosi allo spasimo per tutelarlo e impedirne l’estinzione.

Realizzazione grafica di Gianni Minasso ("disabile da evitare")Il Dotto (con o senza accento finale)
La marea di tempo a sua disposizione e l’oceano di frustrazioni causate dall’invalidità l’hanno fatto naufragare nello studio compulsivo, in ciò osannato da genitori e insegnanti (mentre fratelli e amici rosicano). Così, attorniato da stuoli di intimoriti assistenti, vanta non meno di due lauree, si nutre di master, trabocca di spocchia e risulta spesso antipatico, perché affronta le persone portatrici di incultura con fastidio, discriminazione e pietismo (appunto). Ma sovente alla sera, per contrappasso, sogna di indossare un chiodo borchiato e sgommare in disco a bordo della Punto smarmittata, su cui è appena salita una truzza di periferia con la cresta viola.

Realizzazione grafica di Gianni Minasso ("disabile da evitare")Il Piagnone diverso
Si lamenta, si rammarica, si rattrista, si commisera, si commuove, si duole, si dispera, s’affligge, piange, frigna, singhiozza, geme, lacrima, sospira, rimpiange, strepita, guaisce, mugola e ulula. Purtroppo per lui (e per tutta la popolazione) non sa fare altro. Si salvi chi può!

L’Handy-Sportivo
Pur acciaccato, ha avuto il coraggio di attaccare la disabilità proprio sul terreno a lei più congeniale: quello fisico. Realizzazione grafica di Gianni Minasso ("disabile da frequentare")A viso aperto, dunque, sorvolando sulle goffaggini come sulle faticacce sfibranti, si è così catapultato nell’agonismo sfrenato. Plaudito un po’ dovunque, e illuso dalla presunta equivalenza di prestazioni, armeggia con cronometri, record e talvolta (come testimoniano le cronache) anche con strane pastigliette.
Tranne la corsa nei sacchi, si dedica alle più improbabili discipline sportive: dal karate alla pelota basca, dal canottaggio al calcio gaelico. Invece di sognare la guarigione, vagheggia le Paralimpiadi. Contento lui…

Realizzazione grafica di Gianni Minasso ("disabile da adottare")Il Portatore di annichilimento
Lì, sprofondato nella sua carrozzina, se ne sta silenzioso e apatico, incapace di dare uno sbocco anche rabbioso alla delusione di essere entrato nella categoria dei titolari di accompagnamento. Spiace per lui, ma la cittadinanza intera glien’è grata. Ce ne fossero tanti altri atarassici così!

Il Saggio da strapazzo
Attenzione: la qualità principale di questo palloso pseudoSaggio non è stata conquistata con le lacrime e il sangue del diretto interessato, bensì tramite l’incoronazione posticcia di alcuni normodotati sprovveduti che, atterriti dall’idea di dover affrontare a visto aperto l’handicap, hanno preferito incensare le banalità di chi ce l’ha e poi dedicarsi ad altro.
Realizzazione grafica di Gianni Minasso ("disabile da evitare") Così l’individuo in questione, dal basso della sua carrozzina, si è sentito investito della facoltà di dispensare a destra e a manca orribili luoghi comuni («Nella vita non si può mai sapere»), filosofia spicciola («È meglio essere che avere») e sproloqui assortiti («La sofferenza…», «Il coraggio…», «Stringere i denti…»). Il fatto grave è che lui per primo ci crede.

Nando Ordi

Tutte le immagini qui pubblicate sono state realizzate da Gianni Minasso. Nella colonnina qui a fianco a destra, riportiamo l’elenco dei vari suoi contributi in «Superando.it», per la rubrica intitolata A 32 denti (Sorridere è lecito, approvare è cortesia).

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