Sette stazioni, tutte inaccessibili

La componente di Vicenza della FISH Veneto e l’ANIEP locale hanno promosso nei giorni scorsi una conferenza stampa – che ha ottenuto una buona risonanza sugli organi d’informazione – per denunciare l’inaccessibilità alle persone con disabilità della tratta ferroviaria Schio-Vicenza. Successivamente, i rappresentanti delle Associazioni promotrici sono saliti a bordo del treno, per documentare tale situazione in prima persona. Si tratta di un’iniziativa da prendere certamente ad esempio, in riferimento a varie altre situazioni di analoga inaccessibilità presenti nel nostro Paese

Treno Schio-Vicenza

Il treno Schio-Vicenza

Costituitasi formalmente solo qualche settimana fa, come abbiamo segnalato anche nel nostro giornale, la componente provinciale di Vicenza della FISH Veneto (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) si è resa già protagonista nei giorni scorsi di un’iniziativa da prendere certamente ad esempio, per varie altre situazioni di analoga inaccessibilità presenti nel nostro Paese.
Insieme infatti all’ANIEP di Vicenza (Associazione Nazionale per la Promozione e la Difesa dei Diritti delle Persone Disabili), la FISH locale ha promosso una conferenza stampa presso la stazione di Schio – che ha ottenuto notevole risonanza sugli organi d’informazione – per denunciare l’inaccessibilità alle persone con disabilità della tratta ferroviaria Schio-Vicenza, sia per quanto concerne le stazioni di arrivo e partenza, che per quelle intermedie (Marano Vicentino, Thiene, Villaverla, Dueville e Monticello Conte Otto).

«L’articolo 16 della Costituzione Italiana – hanno dichiarato per l’occasione Dario Ceroni e Maura Fontana, a nome delle organizzazioni promotrici – sancisce e tutela la libertà di circolazione. E una delle libertà che l’uomo avverte con maggiore necessità è proprio quella di muoversi liberamente da un luogo all’altro, senza bisogno di chiedere permessi o dover rendere conto a nessuno dei suoi spostamenti».
Dopo la conferenza stampa, quindi, i rappresentanti delle Associazioni sono saliti a bordo del treno Schio-Vicenza, per documentare in prima persona l’inaccessibilità delle stazioni presenti lungo tutta la tratta. «Se infatti le stazioni di Schio e Vicenza hanno il marciapiede a livello del piano treno – hanno sottolineato -, esse, però, non dispongono di una pedana omologata. Tutte le altre stazioni, invece, sono totalmente inaccessibili». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: fishveneto@libero.it.

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