Sclerosi multipla: quanto fanno bene le mele!

Tornerà in cinquemila piazze italiane, domani, 7 ottobre e domenica 8, “La mela di AISM”, tradizionale iniziativa promossa dall’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e dalla sua Fondazione FISM, che con tanti sacchetti di mele sostiene ormai da anni la ricerca sulla sclerosi multipla e accresce i servizi per i giovani, ovvero i più colpiti da questa grave malattia del sistema nervoso centrale, ancora senza una cura risolutiva

Particolare del manifesto dedicato alla "Mela di AISM 2017"Una prima fase vi era già stata il 4 ottobre, in occasione del Giorno del Dono 2017, e ora sta per tornare in cinquemila piazze italiane, tra domani, 7 ottobre e domenica 8, La mela di AISM, tradizionale iniziativa promossa dall’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e dalla sua Fondazione FISM, che con tanti sacchetti di mele sostiene ormai da anni la ricerca sulla sclerosi multipla e accresce i servizi per i giovani, ovvero i più colpiti da questa malattia.
L’evento si svolge sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica ed è patrocinato da Pubblicità Progresso Fondazione per la Comunicazione Sociale. Ad esso, inoltre, è legato anche un numero solidale (45520), attivo fino al 9 ottobre, che andrà specificamente a supportare un progetto di ricerca pediatrica sulla riabilitazione cognitiva, per migliorare l’attenzione nei bambini. In Italia, va ricordato a tal proposito, sono circa 11.000 i giovanissimi con la sclerosi multipla.
In piazza, infine, scenderanno anche gli HP Bikers Team, ovvero seicento motociclisti che condividono la passione per la moto e per il viaggio, alla ricerca di volontari per l’AISM, in un tour che sta toccando alcuni punti di solidarietà della Campania e della Basilicata.

«La ricerca – spiegano dall’AISM – ha fatto negli ultimi molti progressi. Esistono infatti terapie in grado di rallentare la progressione della malattia e di migliorare la qualità di vita delle persone. Ma la causa e la cura risolutiva non sono state ancora trovate. Per questo è fondamentale sostenere la ricerca scientifica: per garantire oggi una migliore qualità di vita, per trovare nuovi trattamenti sempre più efficaci domani, per trovare la causa della sclerosi multipla e la cura risolutiva in un futuro sempre più vicino. Con la nostra Fondazione FISM, abbiamo da sempre sostenuto la ricerca a trecentosessanta gradi, facendo il massimo per accelerare i risultati in grado di cambiare in meglio la vita di tante persone. Ed è anche grazie alla Mela di AISM che abbiamo potuto investire ben 20 milioni di euro negli ultimi tre anni, nei settori più promettenti, quali la sclerosi multipla progressiva, quella pediatrica, la neuroriabilitazione e la ricerca sulle cellule staminali. Dal punto di vista dell’assistenza, poi, la nostra Associazione organizza progetti per i giovani con sclerosi multipla, quali sportelli informativi e di orientamento, incontri di auto-aiuto in grado di rispondere a quesiti e problemi che si presentano nella loro quotidianità sanitaria, sociale e lavorativa, oltre a convegni sul territorio che garantiscono un costante dialogo con ricercatori. Ma non è tutto: sempre per i giovani con sclerosi multipla, infatti, abbiamo messo a disposizione un blog, dove tutti possono “raccontarsi”, riconoscersi e “sentirsi a casa”, confrontandosi con una conoscenza della malattia sempre più reale e arrivando a comprendere quanto sia forte l’impatto della malattia nella storia di tanti giovani».

E da ultimo, ma non ultimo, il testimonial della Mela di AISM, che per il quarto anno consecutivo è il noto chef e personaggio televisivo Alessandro Borghese. «Vicino alle persone con sclerosi multipla – dichiara – metto tutto me stesso, perché scegliere di essere testimonial dell’AISM è un modo per condividere valori forti e importanti, aiutando a dare loro concretezza. La sclerosi multipla è una tra quelle storie che voglio contribuire a cancellare dalla vita di tanti giovani e di tanti bambini. Non si può far finta di niente quando c’è ancora tanto da fare. Ed è un privilegio e un bell’impegno per me – come uomo, come padre e anche come chef che ogni giorno cerca di dare il meglio di sé – aiutare a dare risposte concrete alle persone e ai giovani con sclerosi multipla, sostenuti da un’organizzazione seria come quella dell’AISM, capace di offrire garanzie di trasparenza e affidabilità». (B.E. e S.B.)

Per ogni approfondimento, accedere al sito dell’AISM. Per ulteriori informazioni: Barbara Erba (Ufficio Stampa AISM), barbaraerba@gmail.com.

La sclerosi multipla in Italia
Grave malattia del sistema nervoso centrale, cronica, imprevedibile e spesso invalidante, la sclerosi multipla – che si manifesta per lo più con disturbi del movimento, della vista e dell’equilibrio, seguendo un decorso diverso da persona a persona – non può ancora contare su una cura definitiva.
Secondo i dati raccolti dall’AISM, tramite il proprio Barometro Italiano della Sclerosi Multipla, sono circa 110.000, in Italia, le persone colpite dalla malattia, con 3.400 nuove diagnosi l’anno (una ogni 3 ore). I due terzi risultano essere donne, il 5% sono in età pediatrica e oltre il 50% giovani tra i 20 e i 40 anni.
Il nostro Paese, dunque, si può definire “a rischio medio-alto” di sclerosi multipla (prima causa di invalidità tra i giovani, dopo gli incidenti stradali), con pesanti costi per il Servizio Sanitario Nazionale e un costo sociale stimato in quasi 5 miliardi di euro all’anno.

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