Socializzazione e crescita delle persone sorde attraverso il teatro

Sta per partire anche quest’anno a Milano, grazie al co-finanziamento di IREOS (Centro per la salute psico-fisica della famiglia) e del Pio Istituto dei Sordi di Milano, una nuova edizione del Progetto “Amaranto”, iniziativa rivolta a giovani adulti sordi, italiani e stranieri, che abbiano difficoltà relazionali e che non siano ancora riusciti, coerentemente con la loro età, a inserirsi efficacemente in un contesto di rete sociale. L’edizione di quest’anno sarà per lo più centrata su un laboratorio teatrale

Logo del Progetto "Amaranto", MilanoSta per partire anche quest’anno a Milano, grazie al co-finanziamento di IREOS (Centro per la salute psico-fisica della famiglia) e del Pio Istituto dei Sordi di Milano, una nuova edizione del Progetto Amaranto, iniziativa rivolta a giovani adulti sordi, italiani e stranieri, che abbiano difficoltà relazionali e che non siano ancora riusciti, coerentemente con la loro età, a inserirsi efficacemente in un contesto di rete sociale.

«Nel corso delle edizioni precedenti – spiega la psicologa Raffaella Carchio, presidente del Centro IREOS – per sostenere i partecipanti nella rielaborazione di dinamiche personali e di gruppo, si sono utilizzati giochi di matrice psicodrammatica ed è emerso da parte loro il desiderio di acquisire ulteriori tecniche e competenze in questa direzione. A fronte di queste esigenze e del fatto che l’attività teatrale può essere un’esperienza molto formativa, abbiamo deciso di proporre per questo nuovo anno sociale un laboratorio teatrale. Il “gioco teatrale”, infatti, permette di riconoscere ed esplicitare i propri vissuti, in un contesto collettivo, di sviluppare l’empatia e di trovare spunti creativi per vivere diversamente i rapporti e le dinamiche di gruppo».
Tale laboratorio, dunque, sarà condotto dalla psicologa Mariolina Gaggianesi, che in questi anni ha seguito Amaranto, diventando punto di riferimento per il gruppo degli utenti, e dall’educatrice Sabrina Folli, specializzata in laboratori teatrali per persone con disabilità.
Tutte le attività saranno sostenute da incontri con i familiari, tenuti come nelle precedenti edizioni da Raffaella Carchio, al fine di accompagnare gli utenti nel progetto.

Il primo incontro per vecchi e nuovi partecipanti avverrà presso la sede di IREOS (Via Savona, 67/b, Milano), domani, sabato 7 ottobre, dando il via a una prima fase – che durerà fino al mese di dicembre, con incontri quindicinali al Cinema Teatro Delfino (Piazza Carnelli) – dedicata a esercizi che favoriscano la conoscenza, la socializzazione, la cooperazione di gruppo e l’uso del corpo come mezzo di espressione emotiva. La seconda fase, invece, sempre al Cinema Teatro Delfino, sarà centrata sull’approfondimento del lavoro teatrale, da gennaio a giugno del prossimo anno, con l’obiettivo di creare uno spettacolo, dando ai partecipanti la possibilità di sperimentarsi in un percorso progettuale creativo.

Il nome del progetto, ricordiamo in conclusione, fa riferimento alla pianta dell’amaranto che, come spiegano da IREOS, «è un simbolo di amicizia, in quanto il suo nome, in greco antico, significa “ciò che non si appassisce”, proprio come i sentimenti che caratterizzano le relazioni più profonde». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@ireos.net.

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