Come pensare e realizzare la vita indipendente

Partendo dal concetto di vita indipendente formulato dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità («Vivere nella società su base di uguaglianza con gli altri e avere la possibilità di scegliere dove e con chi vivere sono diritti di tutte le persone con disabilità»), quali sono gli strumenti e le modalità operative che possono rendere tale diritto esigibile? Se ne parlerà il 13 novembre a Torino, nel corso di un interessante incontro proposto dal Comitato Legge 162 Piemonte, con il sostegno del Centro Studi per i Diritti e la Vita Indipendente dell’Università di Torino

Giovane con disabilità che lavora in cucinaVita indipendente per le persone con disabilità: perché/come pensarla e realizzarla. Comitato 162 e Cooperative Sociali a confronto: è questo il titolo dell’importante tavola rotonda promossa per il 13 novembre prossimo al Campus Luigi Einaudi di Torino dal Comitato Legge 162 Piemonte, movimento di persone con disabilità e familiari, con il sostegno del Centro Studi per i Diritti e la Vita Indipendente dell’Università di Torino, sezione del CIRCE (Cento Interdipartimentale di Ricerca sulla Comunicazione).

«La Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità – spiegano i promotori dell’incontro -, insieme alla Legge 18/09 che l’ha ratificata in Italia e al nuovo Programma di Azione Biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità, recentemente approvato, lo affermano con chiarezza: vivere nella società su base di uguaglianza con gli altri e avere la possibilità di scegliere dove e con chi vivere sono diritti di tutte le persone con disabilità. Partendo quindi proprio dal concetto di vita indipendente così come formulato nell’articolo 19 della Convenzione ONU (Vita indipendente ed inclusione nella società), ci prefiggiamo, con questa giornata di studi, di riflettere su quali processi, strumenti e modalità operative possano rendere questo diritto esigibile».

Particolarmente autorevole la platea dei relatori, che – moderati da Cecilia Marchisio del Centro Studi per i Diritti e la Vita Indipendente dell’Università di Torino – saranno Nerina Dirindin, senatrice ed economista sanitaria, Vittorio De Micheli della Direzione Sanità della Regione Piemonte, Giovanna del Giudice della Conferenza Permanente per la Salute Mentale nel Mondo, Claudio Gilardi, presidente del Comitato 162 Piemonte, Anna Di Mascio, responsabile di Legacoop Piemonte, Luca Facta, direttore di Federsolidarietà Piemonte e Carlo Giacobini, responsabile del Servizio HandyLex.org e direttore editoriale della testata «Superando.it».
Interverranno inoltre Matteo Graglia, titolare di un progetto di vita indipendente e Alessandra Civardi, tutor del Progetto VelA-Verso l’Autonomia, promosso negli anni 2014-2016 sul territorio cuneese, di cui il nostro giornale ha seguito passo dopo passo gli sviluppi. (S.B.)

La partecipazione alla tavola rotonda del 13 novembre a Torino è gratuita, ma è necessario iscriversi, scrivendo a centrostudi-divi@unito.it. Allo stesso recapito si possono chiedere ulteriori informazioni e approfondimenti.

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