Gravi cerebrolesioni acquisite: le persone e le famiglie al centro

Offrire un’ampia panoramica sui principali cambiamenti avvenuti nel settore delle gravi cerebrolesioni acquisite, grazie alla partecipazione di autorevoli relatori nazionali, ma anche raccontare come poter rendere protagoniste le stesse persone con questo problema, facilitandone la partecipazione e l’espressione in àmbito motorio e sportivo: saranno questi gli obiettivi del convegno nazionale intitolato “Le persone e le famiglie al centro”, con il quale ATRACTO (Associazione Traumi Cranici Toscani) celebrerà domani, 18 novembre, ad Arezzo, il ventennale dalla propria fondazione

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L’immagine che accoglie i visitatori nell’home page del sito di ATRACTO (Associazione Traumi Cranici Toscani)

Il traguardo dei vent’anni raggiunto da ATRACTO, l’Associazione Traumi Cranici Toscani, nata appunto nel 1997, verrà degnamente celebrato domani, sabato 18 novembre, presso la Casa dell’Energia di Arezzo (Via Leone Leone, 1), con un importante convegno nazionale tutto dedicato alle gravi cerebrolesioni acquisite e intitolato Le persone e le famiglie al centro, appuntamento rivolto sia alle famiglie che agli operatori sanitari.

«L’obiettivo della giornata – spiegano dall’Associazione toscana – è offrire un’ampia panoramica sui principali cambiamenti avvenuti in questo settore negli ultimi vent’anni, grazie alla partecipazione di autorevoli relatori nazionali. Intendiamo in altre parole aggiornare la comunità sulle ricerche, sulle nuove proposte rispetto a questa patologia, sui progetti e sui percorsi relativi all’assistenza per le famiglie coinvolte e non da ultimo su quali risposte possono dare le Istituzioni. La valenza nazionale data all’iniziativa, va detto, nasce dal fatto che siamo presenti come Associazione nei Tavoli Ministeriali e nelle varie Conferenze di Consenso promosse dalle Società Scientifiche Nazionali».

Ma c’è di più, come viene ancora sottolineato da ATRACTO: «Abbiamo anche un altro obiettivo, che è quello di presentare qualcosa di nuovo nel campo della disabilità acquisita, rendendo protagoniste le stesse persone con esiti da grave cerebrolesione acquisita, ovvero facilitandone la partecipazione e l’espressione in àmbito motorio e sportivo. Durante il convegno di Arezzo, infatti, i nostri ragazzi, insieme agli studenti di alcune scuole della città, verranno coinvolti in  semplici ma evolutive attività, che prendono spunto dal programma di allenamento MATP (Motor Activity Training Program), di Special Olympics, il movimento internazionale dello sport praticato da persone con disabilità intellettiva, tutte attività ideate e proposte da operatori dell’Istituto Privato di Riabilitazione “Madre Della Divina Provvidenza” dei Passionisti e dell’Associazione Sportiva Dilettantistica All Stars Arezzo. In parallelo, infine, presenteremo i risultati di una ricerca fatta a livello nazionale sulla pratica dello sport nelle Associazioni che si occupano di gravi cerebrolesioni acquisite». (S.B.).

A questo link è disponibile il programma completo del convegno di Arezzo. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Segreteria ATRACTO (a.centi@tiscali.it).

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