Vedere senza guardare, si può fare?

«“Vedere senza guardare, si può fare?”. Potrete dare senso a questa nostra considerazione, partecipando al nostro prossimo percorso multisensoriale al buio!»: viene presentata così, dall’UNIVOC di Napoli (Unione Nazionale Italiana Volontari Pro-Ciechi), la bella iniziativa che prenderà il via il 29 novembre, presso lo storico Istituto Martuscelli del capoluogo partenopeo, con il convinto sostegno dell’UICI di Napoli (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti)

Persone in un bar al buio«“Vedere senza guardare, si può fare?”. Potrete dare senso a questa nostra considerazione, partecipando al nostro prossimo percorso multisensoriale al buio!»: viene presentata così, dall’UNIVOC di Napoli (Unione Nazionale Italiana Volontari Pro-Ciechi), la bella iniziativa che prenderà il via il 29 novembre, presso lo storico Istituto Martuscelli del capoluogo partenopeo, con il convinto sostegno dell’UICI di Napoli (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti).
«Si tratterà – spiega Silvana Piscopo, presidente dell’UNIVOC di Napoli – di un percorso ricco di suoni e rumori che simuleranno le peculiarità delle nostre strade, di piccoli arredi da associare per comprenderne la collocazione, di odori, sapori e oggetti tra loro interdipendenti, che aiuteranno a mettere in gioco tutti i sensi. Ma non solo: ci saranno infatti tanti altri giochi di fantasia che spingeranno i partecipanti ad esercitare il potere dell’immaginazione, ma anche quello della memoria, perché quello che non si potrà cogliere con la vista, si dovrà indovinarlo con gli altri quattro sensi, con il ricordo di quanto si è abituati a vedere, con l’immaginazione di come fanno le persone non vedenti a svolgere le loro vite senza rinunciare al piacere del bello, senza rassegnarsi mai al buio esistenziale e anche in presenza di quello materiale».
«Abbiamo voluto andare oltre gli storici incontri delle “cene al buio” – conclude Piscopo – perché crediamo che la rappresentazione di una dinamica più complessa come quella di fare spese, camminare in città, per poi arrivare a un luogo dove sedersi e assistere a una serie di rappresentazioni, nel modo che si scoprirà, contribuirà a dare una più completa occasione di riflessione a tutti i presenti». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@univocdinapoli.org.

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