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“Cinemanchìo” fa un bilancio e lancia il nuovo corso sull’accessibilità audiovisiva

Programma televisivo sottotitolato

Una sequenza sottotitolata della popolare serie TV «Dr. House»

Mostra del Cinema di Venezia, Festa del Cinema di Roma e, nei giorni scorsi, anche il Torino Film Festival, dove il 27 novembre è stata resa accessibile a tutti la proiezione del nuovo film di Francesca Comencini Amori che non sanno stare al mondo: sono state numerose, e tutte importanti, le occasioni di visibilità di questi ultimi mesi per il progetto di inclusione culturale denominato Cinemanchìo, seguito passo dopo passo anche da «Superando.it».
Si tratta, lo ricordiamo, dell’esito di un lungo lavoro, partito da lontano e svolto in sinergia dalle Associazioni Consequenze, Torino + Cultura Accessibile, Blindsight Project e Red, impegnate ormai da tempo a promuovere progetti volti a rendere accessibili i prodotti culturali alle persone con disabilità sensoriali e cognitive.
Il progetto – altri elementi significativi da segnalare – è riconosciuto dal Ministero dei Beni Culturali e delle Attività Culturali e del Turismo, sostenuto dalla SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori) e si avvale della collaborazione di APRI (Associazione Piemontese Retinopatici e Ipovedenti), ANFFAS Piemonte (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), APIC (Associazione Portatori Impianto Cocleare), CPD di Torino (Consulta per le Persone in Difficoltà), ENS (Ente Nazionale Sordi), Fondazione Istituto dei Sordi di Torino, FIADDA Piemonte (Famiglie Italiane Associate in Difesa dei Diritti degli Audiolesi), FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), Tactile Vision, ISITT (Istituto Italiano per il Turismo per Tutti), UCI Cinemas, UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e ANPVI (Associazione Nazionale Privi della Vista e Ipovedenti).
I partner sociali sono l’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), il Pio Istituto dei Sordi di Milano e la FIADDA, quelli tecnici Sub Ti Access e Moviereading, i media partner, infine, «Diari di Cineclub» e la nostra testata «Superando.it».

Nel pomeriggio di oggi, dunque, 29 novembre, presso la Sala Conferenza Stampa del Torino Film Festival (Museo della Radio e della Televisione, Via Verdi, 16, ore 15), i promotori di Cinemanchìo tracceranno durante l’incontro denominato #ancheioalcinema, un primo bilancio delle tante iniziative promosse da settembre in poi, accennando presumibilmente anche a un possibile tavolo da avviare con l’ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Multimediali).

Ma non è tutto. L’occasione, infatti, sarà propizia anche per presentare la terza edizione di un percorso formativo caratterizzatosi in questi ultimi anni come unico in Italia, curato finora da Torino + Cultura Accessibile e che questa volta diventerà patrimonio delle varie componenti di Cinemanchìo.
Si tratta di Accessibilità ai prodotti audiovisivi. Sottotitolazione per non udenti / Audiodescrizione, corso altamente specialistico, rivolto a studenti laureandi o a laureati, che fornisce ai partecipanti la possibilità di aumentare le proprie professionalità nel campo cinematografico, offrendo uno sbocco professionale anche a livello internazionale.
Come negli anni scorsi, a fianco di Torino + Cultura Accessibile e, come detto, delle componenti di Cinemanchìo, collaborano all’organizzazione la Fondazione Carlo Molo, Film Commission Torino Piemonte, il Museo Nazionale del Cinema, Sub Ti Access, le Università di Parma e Torino e l’Agenzia Formativa tuttoEUROPA, con il contributo della Compagnia di San Paolo e della SIAE.
Il corso si terrà tra gennaio e febbraio dell’anno nuovo e le iscrizioni sono aperte fino al 31 dicembre. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@cinemanchio.it.

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