Ogni persona ha diritto a un progetto di vita

La presa di coscienza dell’importanza, per tutte le persone, di poter immaginare un proprio progetto di vita, ovvero la possibilità per ognuno di poter pensare in prospettiva futura, sarà al centro delle numerose iniziative organizzate in varie città dall’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, in occasione dell’imminente Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 Dicembre

Giovane donna con disabilità insieme a un'assistente«La Legge 328 del 2000 prevede da parte degli Enti Locali, nella presa in carico di difficoltà delle persone con disabilità, la redazione di un “progetto individuale”. Si tratta di un piano per lo sviluppo della persona con disabilità che si articola nel tempo. La presa di coscienza dell’importanza, per tutte le persone, di poter immaginare un proprio progetto di vita sarà al centro delle nostre iniziative per la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 Dicembre».
Lo si legge in una nota dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXII, la struttura fondata nel 1968 da Don Oreste Benzi, che presenta così una serie di iniziative organizzate per i prossimi giorni, tra le quali il flash mob e le attività ludico-sportive del 1° dicembre a Bologna, il corteo, nello stesso giorno, per le vie del centro di Cesena e Rimini, le attività di sport, gioco e integrazione previste a Catania il 2 dicembre e lo spettacolo teatrale del 3 dicembre a Cremona, corredato da testimonianze dirette.

«Progetto di vita – viene ancora sottolineato dalla Papa Giovanni XXIII – vuol dire possibilità per ogni persona di poter pensare in prospettiva futura; possibilità di immaginare, fantasticare, desiderare, aspirare, volere e preparare le azioni necessarie alla realizzazione personale. Un progetto di vita comincia in famiglia e si realizza nella scuola, sul territorio, nel lavoro, nel tempo libero, nelle relazioni sociali. Per una persona con disabilità, come espressione di un percorso di autonomia, il progetto di vita riguarda anche il delicato tema del “Dopo di Noi”, cosa cioè fare quando i caregiver familiari non ci saranno più».

«Ogni cittadino è coinvolto – dichiara Giovanni Paolo Ramonda, presidente dell’Associazione -, ed è parte attiva nel permettere alle persone con disabilità di poter aspirare ad avere un progetto per la propria vita, come tutti noi. Quando telefono a casa dai miei viaggi all’estero alla sera mi risponde sempre Simona, con sindrome di Down e mi riempie il cuore ogni volta con la sua dolcezza e la sua capacità di accoglienza. Veramente le persone con disabilità sono un dono stupendo per l’intera società, che rendono più vera e umana». (S.B.)

Per approfondire ulteriormente, accedere alla pagina specificamente dedicata alla Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 Dicembre, nel sito dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII. Per altre informazioni: ufficiostampa@apg23.org (Marco Tassinari).

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