La vita indipendente è una sfida che sa di futuro

«Con questo incontro vogliamo soprattutto rilanciare la riflessione sul diritto alla vita indipendente delle persone con disabilità, che può essere garantito solo con l’impegno delle reti istituzionali, cui devono necessariamente affiancarsi le reti sociali. Alimentare queste reti è un imperativo etico, prima che un obbligo di legge, una sfida importante, che sa di futuro e che va vinta a tutti i costi»: così Alessia Brunetti, presidente dell’Associazione Italiana Sindrome X Fragile, presenta il convegno del 13 dicembre a Fano (Pesaro-Urbino), intitolato “Io protagonista del mio domani”

Giovane con disabilità in carrozzina, sul tetto di un palazzo, con le braccia aperteIo protagonista del mio domani, ovvero Il Dopo di Noi Durante Noi. Inclusione lavorativa e vita indipendente nei giovani con disabilità, che sono rispettivamente il titolo e il sottotitolo del convegno pubblico in programma per il 13 dicembre a Fano (Pesaro-Urbino), presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, incontro promosso dall’Associazione Italiana Sindrome X Fragile, grazie all’impegno del proprio Gruppo Territoriale di Fano, insieme alle altre Associazioni Omphalos (Autismo & Famiglie) e Banca del Gratuito, in collaborazione con il CSV Marche (Centro Servizi per il Volontariato).
L’obiettivo è quello di ragionare insieme ad esperti, famiglie ed enti locali sul tema del “Dopo di Noi Durante Noi”, con particolare riferimento a progetti di inclusione lavorativa e di vita indipendente per giovani con disabilità.

«Le Associazioni coinvolte – si legge nella presentazione dell’iniziativa – conoscono bene le problematiche incontrate da ragazzi e adulti con disabilità, una volta usciti dal mondo della scuola, per entrare nel mondo del lavoro. E quindi, dopo i progetti sull’autonomia e sull’integrazione sviluppati a scuola, quelle persone meritano un inserimento lavorativo che garantisca una vita sociale piena e adeguata alle loro capacità e che consenta loro un percorso di vita da “veri adulti”. Con l’impegno e la collaborazione di tutti, famiglie e istituzioni, occorre fare in modo che la loro presenza sia un punto di forza per la collettività».

Di progetti di autonomia, quindi, sia in àmbito scuola che di lavoro, ma anche del contesto normativo e delle proposte provenienti dalle Istituzioni, si parlerà il 13 dicembre a Fano, con la partecipazione di Marina Bargnesi, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Fano, Alessia Brunetti, presidente dell’Associazione Italiana Sindrome X Fragile, Cecilia Marchisio, ricercatrice in Didattica e Pedagogia Speciale dell’Università di Torino, Giovanni Santarelli, dirigente del Servizio Politiche Sociali e Sport della Regione Marche e Riccardo Borini, coordinatore dell’Ambito Territoriale Sociale n. 6 delle Marche (Comune Capofila Fano).

Nata nel 1993 da un gruppo di famiglie, l’Associazione Italiana Sindrome X Fragile, aderente alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), ha come obiettivo quello di riunire e aiutare chi vive questa condizione, oltreché di contribuire allo studio e all’informazione aggiornata su questa realtà, promuovendo l’inserimento scolastico, lavorativo e sociale delle persone con sindrome X Fragile, che costituisce, va ricordato, una delle cause più diffuse di deficit cognitivo, insieme alla sindrome di Down.
«Siamo molto soddisfatti e grati – dichiara Alessia Brunetti, presidente dell’Associazione – dell’impegno del nostro Gruppo Territoriale Marchigiano, per la realizzazione di questo evento, che rilancia la riflessione sul diritto alla vita indipendente delle persone con disabilità, riconosciuto dalla Convenzione ONU sui Diritti delle stesse. Un diritto che può essere garantito solo con l’impegno delle reti istituzionali, alle quale devono necessariamente affiancarsi le reti sociali. Alimentare queste reti è un imperativo etico, prima che un obbligo di legge. Una sfida importante, che sa di futuro e che va vinta a tutti i costi». (M.R. e S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@xfragile.net (Marta Rovagna).

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