L’accanimento di un boxeur, la resistenza di un maratoneta

«Tra Natale e Capodanno, Silvia – scrive il papà. Giorgio Genta – compirà trent’anni. Non male per una ragazza con disabilità gravissima affetta da una malattia neurologica rara come la sindrome di Leigh, diagnosticata dopo nove anni di cure e di ricerche e alla quale erano stati pronosticati pochi anni di aspettativa di vita.
In barba a tanto pessimismo, Silvia ha combattuto con l’accanimento di un campione di boxe e la resistenza di un maratoneta, passando attraverso emergenze e incidenti di viaggio, perché se la vita è un viaggio, il suo è stato ed è leggermente accidentato»

Silvia Genta insieme al suo amico a quattro zampe

Silvia, insieme al suo amico a quattro zampe

Tra Natale e Capodanno Silvia compirà trent’anni. Non male per una ragazza con disabilità gravissima affetta da una malattia neurologica rara come la sindrome di Leigh, diagnosticata dopo nove anni di cure e di ricerche e alla quale erano stati pronosticati pochi anni di aspettativa di vita.
In barba a tanto pessimismo, Silvia ha combattuto con l’accanimento di un campione di box e la resistenza di un maratoneta, passando attraverso emergenze e incidenti di viaggio, perché se la vita è un viaggio, il suo è stato ed è leggermente accidentato.
Il suo staff – madre, sorella, nipotina e il sottoscritto – sta organizzando degni festeggiamenti, incrociando le dita e sperando che tutto vada bene, augurandosi che anche alle altre famiglie resilienti le cose vadano per il meglio, perché, in fin dei conti, dopo i primi trent’anni… vengono i secondi trenta… e poi i terzi!
Buon compleanno, Silvia!

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