Crescono le adesioni al Manifesto sui diritti delle donne con disabilità

Solo qualche mese fa avevamo auspicato l’adesione del maggior numero di organizzazioni possibili al “Secondo Manifesto sui diritti delle Donne e delle Ragazze con Disabilità nell’Unione Europea” e anche di quelle non strettamente legate al mondo della disabilità: il messaggio sembra stia cominciando a diffondersi, vista la continua crescita di adesioni all’importante documento, la cui traduzione italiana è ora disponibile anche nel sito del Forum Europeo sulla Disabilità, a fianco delle versioni in inglese, francese e spagnolo

Donna aiuta giovane in carrozzina a salire per dei gradini

Tra le altre istanze, la maggior parte delle donne con disabilità raccomanda con forza di rendere più accessibili i servizi generali di supporto alle vittime di violenza

Ci sono due importanti notizie riguardanti il Secondo Manifesto sui diritti delle Donne e delle Ragazze con Disabilità nell’Unione Europea, per il quale, solo qualche mese fa, avevamo auspicato da queste stesse pagine l’adesione del maggior numero di organizzazioni possibili, anche quelle non strettamente legate al mondo della disabilità.
Innanzitutto va segnalato che la traduzione in italiano è ora direttamente scaricabile dal sito dell’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, attraverso uno specifico link inserito nella sottosezione Altre pubblicazioni, a fianco dei link delle precedenti versioni in inglese, francese e spagnolo.
«Si tratta – come sottolinea Simona Lancioni, responsabile del Centro Informare un’h di Peccioli (Pisa) e curatrice insieme a Mara Ruele di quella stessa versione italiana – della logica formalizzazione dell’approvazione, da parte dello stesso EDF, della traduzione in lingua italiana, avvenuta nel settembre dello scorso anno. Un’approvazione che ha portato diversi enti italiani ad aderire all’importante documento».

A tal proposito – ed è la seconda notizia – le ultime due adesioni al Secondo Manifesto (in calce riportiamo l’elenco completo e aggiornato) sono arrivate dall’AUS Montecatone (Associazione Utenti Unità Spinale Montecatone) di Imola (Bologna), che ha voluto in questo modo porre in evidenza come la parità di genere sia un’istanza sentita e rivendicata anche dalle stesse persone con disabilità, e dal Dipartimento Politiche di Genere della CGIL di Catania, «un’iniziativa quanto mai apprezzabile – secondo Lancioni – se consideriamo che secondo gli ultimi dati ISTAT disponibili, lavora solo il 35,1% delle donne con limitazioni funzionali, invalidità o cronicità gravi, contro il 52,5% degli uomini nelle stesse condizioni». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@informareunh.it.

Le organizzazioni che hanno aderito finora al Secondo Manifesto sui diritti delle Donne e delle Ragazze con Disabilità nell’Unione Europea:
° ADV (Associazione Disabili Visivi)
° Associazione Femminile Maschile Plurale, Ravenna
° AUS Montecatone (Associazione Utenti Unità Spinale Montecatone), Imola (Bologna)
° Casa delle donne, Ravenna
° CERPA Italia (Centro Europeo di Ricerca e Promozione dell’Accessibilità)
° CGIL Catania, Dipartimento Politiche di Genere
° Collagene VI Italia
° FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap)
° UDI Catania (Unione Donne in Italia)
° UILDM Nazionale (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare)

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