Un kit per consentire a tutti di votare bene informati

«Il voto dei cittadini con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo – ricorda Roberto Speziale, presidente nazionale dell’ANFFAS – vale quanto quello di tutti gli altri e sono proprio loro a chiedere di poter esprimere le proprie opinioni e preferenze, per partecipare realmente alla vita della comunità. E tuttavia, di fatto, queste persone vengono ancora escluse da tale diritto in maniera quasi automatica». A loro e alle loro famiglie, oltreché agli operatori, è rivolto il kit “Guida alle elezioni”, diffuso dalla stessa ANFFAS, per consentire un voto libero e bene informato

Logo del Progetto "Io cittadino" dell'ANFFAS

Il logo del progetto dell’ANFFAS “Io cittadino”, voluto per sostenere la piena partecipazione e la cittadinanza attiva delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale. Da tale iniziativa è nato il primo movimento italiano di autorappresentanza, composto dalle stesse persone con disabilità intellettiva e/o relazionale

«Gli Stati Parti garantiscono alle persone con disabilità il godimento dei diritti politici e la possibilità di esercitarli su base di uguaglianza con gli altri, e si impegnano a garantire che le persone con disabilità possano effettivamente e pienamente partecipare alla vita politica e pubblica su base di uguaglianza con gli altri, direttamente o attraverso rappresentanti liberamente scelti, compreso il diritto e la possibilità per le persone con disabilità di votare ed essere elette»: così inizia l’articolo 29 (Partecipazione alla vita politica e pubblica) della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, documento ratificato in Italia con la Legge 18/09 e di conseguenza normativa vigente dello Stato Italiano da rispettare. Ma questo avviene realmente?
«Purtroppo no – dichiara Roberto Speziale, presidente nazionale dell’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) -, in Italia, infatti, manca una chiara normativa che garantisca alle persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo i giusti sostegni nella presa di decisioni e l’assistenza in cabina elettorale per esercitare il diritto/dovere di voto in condizioni di parità con tutti gli altri cittadini/elettori. Non solo, poi, viene di fatto inibito il diritto di voto, ma le stesse tematiche legate alla disabilità non vedono dichiarati impegni concreti da parte delle varie forze politiche coinvolte nella competizione elettorale. Tali aspetti e le relative proposte sono stati evidenziati, oltre che dalla nostra Associazione, anche dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e dal Forum Nazionale del Terzo Settore, organismi cui aderiamo».

«Abbiamo dunque voluto realizzare – prosegue Speziale -, in versione “linguaggio facile da leggere” (Easy to Read), un kit “Guida alle elezioni” dedicato alle persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, ai loro familiari e agli operatori. Va ribadito infatti che nonostante nel nostro Paese anche le persone sottoposte a un regime di interdizione legale abbiano diritto al voto, di fatto chi ha una disabilità intellettiva viene in maniera quasi automatica escluso da tale diritto. In tal senso, mentre sono previste alcune misure a sostegno dell’esercizio del diritto di voto per alcune persone in difficoltà (ad esempio le persone non vedenti, amputate degli arti, o con grave infermità), non vi è alcuna indicazione per le persone con disabilità intellettive, per le quali, quindi, la Legge non prevede alcuna modalità di supporto nell’esercizio del diritto di voto. Eppure basterebbe davvero poco per dare questo sostegno, ad esempio fornire delle informazioni accessibili, quindi scritte in linguaggio facile da leggere, sia sui programmi politici che sulle modalità di voto, nonché garantire forme di supporto al voto anche in cabina».

«Il voto dei cittadini con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo – sottolinea ancora il Presidente dell’ANFFAS – vale quanto quello di tutti gli altri cittadini e sono proprio loro a chiedere di poter esprimere le proprie opinioni e preferenze, per partecipare realmente alla vita della comunità. Visto quindi che da parte delle Istituzioni non sembra esserci alcuna intenzione di rispettare questo diritto, abbiamo deciso di pensarci noi, innanzitutto con una Guida al voto scritta in linguaggio facile da leggere (Easy To Read), che spiega agli elettori con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo quando si vota, per cosa si vota, come si vota e cosa è necessario fare una volta arrivati al seggio. Abbiamo inoltre realizzato una Guida per le famiglie e gli operatori, per dar loro alcune indicazioni su come supportare al meglio le persone con disabilità intellettive che vogliano andare a votare e chiarendo alcuni punti, come ad esempio il diritto al voto anche per le persone interdette o tutta la questione relativa all’accompagnamento in cabina elettorale».
Su tali aspetti, va detto, estremamente significativi sono gli approfondimenti redatti da Lorenza Violini, ordinario di Diritto Costituzionale all’Università Statale di Milano (Indicazioni alle famiglie in vista delle prossime scadenze elettorali) e da Giada Ragone, assegnista di ricerca in Diritto Costituzionale, sempre all’Università di Milano (Dipartimento di Diritto Pubblico Italiano e Sovranazionale), intitolato, questo, Prime note in materia di diritto di voto delle persone con disabilità intellettiva: dal riconoscimento della titolarità al sostegno nell’esercizio.

«Queste Guide – afferma Speziale – confermano il nostro impegno per il rispetto dei diritti civili e politici delle persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, un impegno che si concretizza anche nel  progetto, in corso di realizzazione, denominato Capacity: la legge è eguale per tutti, sostenuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e volto a sperimentare modelli innovativi di sostegno al processo decisionale per le persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, in linea con quanto previsto dall’articolo 12 della Convenzione ONU (Uguale riconoscimento dinanzi alla legge), al fine di promuovere la loro piena inclusione sociale e la partecipazione alla cittadinanza attiva. Tale iniziativa prevede in sostanza un’analisi del sistema giuridico normativo italiano, in relazione alla concreta attuazione del citato articolo 12 della Convenzione, anche a confronto con i sistemi introdotti a livello europeo e internazionale, e una sperimentazione di modelli e pratiche innovativi di sostegno al processo decisionale, attraverso la creazione di Toolkit (guide, tutorial, esercizi, risorse informatiche) rivolti a persone con disabilità, famiglie, operatori dei servizi, operatori dei sistemi di giustizia e del sociale».

«Quello che vogliamo – conclude Speziale – è che la Legge sia davvero eguale per tutti e che le parole e i diritti sanciti nell’articolo 48 della Costituzione Italiana e nell’articolo 29 della Convenzione ONU non rimangano sulla carta, ma siano concretamente applicati». (S.B.)

A questo link è disponibile l’intero kit dell’ANFFAS sulle elezioni, rivolto alle persone con disabilità, alle famiglie e agli operatori. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: nazionale@anffas.net; comunicazione@anffas.net.

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