A tutte le donne caregiver: grazie!

«L’8 marzo – scrive Giorgio Genta – potrebbe assurgere a un vero emblematico significato, se venisse particolarmente dedicato alle donne caregiver, che assistono familiari con grave disabilità, e sono poi la maggioranza e delle donne e dei caregiver. Su di loro abbiamo versato tutti fiumi di inchiostro telematico e più di ogni interessato elogio credo possa valere, particolarmente per me, vecchio caregiver maschio, bisognoso a sua volta di assistenza, una semplice parola: grazie!»

Madre accudisce il figlio con grave disabilità

Una madre che accudisce il figlio con grave disabilità

Credo da tempo che una delle cose più inutili sia dedicare una giornata a un tema particolare   e nemmeno l’8 marzo, Giornata Internazionale delle Donne, sfugge, a mio parere, a tale considerazione.
Stando alle cronache, non avrebbe gran senso proclamare una Giornata della Donna – anche se i favorevoli affermano fortemente il contrario – quando i femminicidi sono in continua crescita e la presenza delle donne in politica cala, come cala la possibilità di formare un Governo in tempi ragionevoli.
Devo tuttavia riconoscere che l’8 marzo potrebbe assurgere a un vero emblematico significato, se venisse particolarmente dedicato alle donne caregiver, che assistono familiari con grave disabilità, e sono poi la maggioranza e delle donne e dei caregiver.

Sulla donna caregiver abbiamo versato tutti fiumi di inchiostro telematico e più di ogni interessato elogio credo possa valere, particolarmente per me, vecchio caregiver maschio, bisognoso a sua volta di assistenza, una semplice parola: grazie!

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