Il libro giusto, per parlare di inclusione al momento e nel posto giusto

La doppia presentazione del libro di Isabella Piersanti “Da piccola ero Down”, in programma per il 16 e il 17 marzo a Padova e nei pressi di Venezia, sarà l’occasione migliore per parlare di inclusione delle persone con disabilità e per farlo in un’Università – come quella di Padova – che tanto sta investendo sulla costruzione di contesti inclusivi a largo raggio e in una Fattoria Solidale, come Casa di Anna. Il tutto, poi, a pochi giorni dalla Giornata Mondiale delle Persone con Sindrome di Down

Immagine del manifesto del Convegno AIFO "costruire la fratellanza", Pompei, aprile 2016

Immagine di un manifesto utilizzato dall’AIFO (Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau), in occasione di un convegno internazionale dedicato al tema “Costruire fratellanza. Per un mondo dei diritti per tutti e una società dell’inclusione”

Cadrà proprio al momento giusto – ovvero a pochi giorni dalla Giornata Mondiale delle Persone con Sindrome di Down del 21 febbraio – la presentazione dapprima a Padova e poi vicino a Venezia, del libro di Isabella Piersanti Da piccola ero Down (Il Prato, 2017, con prefazione del noto giornalista Gian Antonio Stella), del quale si era già ampiamente scritto lo scorso anno su queste stesse pagine.
«Ho scritto questo libro – erano state le parole di apertura di Piersanti – per dire a tutti che avere una figlia con la sindrome di Down non è un dramma. Che non significa non essere più felici, anche se resterà Down per sempre. Che, sì, ci saranno difficoltà, ma anche tante risate e che si riceverà un amore incondizionato, puro, totale che è difficile sperimentare in altre condizioni».
«È un libro – era stato anche scritto a suo tempo – stracarico di umanità, un racconto a cuore aperto, una riflessione sull’essere genitori, uno sguardo attento sulle identità e sulla società. Semplice come la quotidianità, profondo come la vita».
Con tutta probabilità, aggiungiamo, è anche il libro più giusto per parlare di inclusione in senso ampio, ospiti di un’Università – come quella di Padova – che in questi anni sta investendo molto sulla costruzione di contesti inclusivi a largo raggio, come ben dimostra la produzione, lo scorso anno, di uno specifico Manifesto sull’Inclusione, frutto del contributo di centinaia di interlocutori sulle caratteristiche che dovrebbe avere un contesto inclusivo.

Il tutto accadrà nel pomeriggio del 16 marzo, presso l’Aula Nievo dell’Università di Padova (Via VIII Febbraio, 4, ore 16.30-19) e sarà un’ulteriore buona occasione per spiegare che la disabilità è un concetto decisamente relativo, dal momento che una persona può essere “più o meno disabile”, a seconda del luogo in cui nasce e delle condizioni proposte dal contesto in cui vive. Un principio, questo, “scolpito nella pietra” dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, la prima Convenzione delle Nazioni Unite del nuovo millennio, che ormai da nove anni è anche Legge dello Stato Italiano).
L’incontro – patrocinato dall’Ateneo padovano e da «Superando.it» – sarà moderato dal segretario di redazione del nostro giornale Stefano Borgato e potrà contare sulla partecipazione di Laura Nota, delegata del Rettore dell’Università di Padova per la Disabilità e l’Inclusione, Giulia Narduolo, già deputata e componente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera, Sybil von der Schulenburg, scrittrice e presidente dell’Associazione Artisti Dentro e Ruggero Mason del Gruppo Asperger Veneto.

Ma non solo: l’incontro di Padova, infatti, avrà un lieto seguito il giorno dopo, sabato 17, presso la Fattoria Solidale Casa di Anna di Zelarino, nei pressi di Venezia (Via Sardi, 16, ore 11), con una nuova presentazione di Da piccola ero Down, moderata da Alice Pietropolli della Casa di Anna, cui parteciperà, insieme a Isabella Piersanti, ancora Sybil von der Schulenburg.
«In questo caso – sottolinea Piersanti – l’incontro sarà l’occasione per condividere la mia esperienza con chi si possa trovare in situazioni simili, senza naturalmente la pretesa di dire verità assolute, ma semplicemente per raccontare la mia storia».
Al termine sarà offerto ai partecipanti un buffet con i prodotti della Casa di Anna. (L.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@ilprato.com; ceateneo@unipd.it; alice.pietropolli@casadianna.net.

Please follow and like us:
Pin Share
Stampa questo articolo