Welfare, Accessibilità, Resilienza, Inclusione

Deriva da queste parole l’acronimo “WE ARE IN” (“Noi ci siamo”), nome del progetto presentato nei giorni scorsi ad Ascoli Piceno dall’Associazione La Meridiana, che ne è capofila. Il meritorio obiettivo dell’iniziativa è sostanzialmente quello di promuovere il benessere e l’inclusione sociale delle famiglie che vivono situazioni di disagio e di disabilità, strutturando un’offerta di prestazioni integrate, utili a rispondere alla crescente complessità dei loro bisogni

Sullo sfondo omini di molti colori, in primo piano omino rosso in carrozzina. Immagine che rappresenta la discriminazione delle persone con disabilità

Promuovere il benessere e l’inclusione sociale delle famiglie che vivono situazioni di disagio e di disabilità, strutturando un’offerta di prestazioni integrate, utili a rispondere alla crescente complessità dei loro bisogni: è fondamentalmente questo l’obiettivo del Progetto WE ARE IN, che oltre a significare in italiano “Noi ci siamo”, è anche l’acronimo di Welfare Accessibilità Resilienza INclusione.

Proposta ad Ascoli Piceno dalla locale Associazione La Meridiana, che ne è anche capofila, l’iniziativa è stata presentata il 12 aprile scorso, nel corso di una conferenza stampa alla Bottega del Terzo Settore di Ascoli, e ad entrare nel dettaglio di essa è stato Roberto Zazzetti, presidente della Meridiana e referente per le Marche della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
«Per conseguire i risultati che WE ARE IN si propone – spiega Zazzetti – si è inteso predisporre un intervento organico, caratterizzato da servizi e metodi come il peer counseling (“consulenza alla pari”), i gruppi di auto-mutuo aiuto, le reti di famiglie “accoglienti” per l’accompagnamento e i sistemi evoluti di comunità educante. La proposta progettuale si fonda quindi su alcuni punti fondamentali, vale a dire innanzitutto il community welfare, che consente di valorizzare il coinvolgimento attivo dell’intera comunità territoriale, affinché la stessa non sia solo destinataria di prestazioni, ma divenga risorsa utile per promuovere la qualità della vita e l’inclusività del territorio; e ancora, la resilienza sociale, da intendersi come processo e come spazio di apprendimento in cui contino le capacità individuali, ma, ancor di più, la competenza collettiva (community capability); e infine la social innovation, intesa come l’insieme di quei processi che danno corpo alla capacità di rispondere ai bisogni emergenti dalle persone e dalle collettività attraverso nuove forme di collaborazione, nuovi schemi di azione e, soprattutto, nuovi modi di pensare e di agire collaborativo».
«In generale – conclude Zazzetti – l’intento è quello di rilevare, accrescere e rendere operativo uno straordinario potenziale che risulta troppo spesso ancora latente o non pienamente utilizzato».

A fianco della Meridiana per la realizzazione di WE ARE IN vi è la Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e gli altri partner sono l’Area Vasta 5 dell’ASUR Marche (Azienda Sanitaria Unica Regionale), il Comune di Ascoli Piceno e le ACLI della città marchigiana. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: lameridiana.ap@tiscali.it; robertozazzetti@alice.it.

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