La discriminazione e la segregazione al centro del Congresso della FISH

Apertura a tutti, anche alle organizzazioni non aderenti, e contenuti di grande spessore culturale e attualità caratterizzeranno le sessioni programmate per il 26 maggio a Roma, nell’àmbito del Congresso Nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap). Oggi segnaliamo due tra le sessioni più interessanti previste durante l’evento, dedicate rispettivamente alla doppia discriminazione delle donne con disabilità e al contrasto di ogni forma di segregazione

Apertura a tutti, anche alle organizzazioni non aderenti, e contenuti di grande spessore culturale e attualità caratterizzeranno le sessioni programmate per il 26 maggio a Roma, nell’àmbito del Congresso Nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), di cui abbiamo già ampiamente riferito in altra parte del giornale.

Omini bianchi in circolo con un omino rosso escluso dal cerchio

Saranno dedicate alla discriminazione multipla delle donne con disabilità e a ogni forma di segregazione, due tra le più interessanti sessioni del prossimo Congresso della FISH

Qui segnaliamo in particolare due sessioni, previste nel pomeriggio di sabato 26, la prima delle quali, intitolata La doppia discriminazione delle donne con disabilità (ore 16), intende appunto raccogliere e rilanciare le istanze sempre più consapevoli e circostanziate delle donne e delle ragazze con disabilità.
L’obiettivo, chiaramente evidenziato sin dal titolo scelto, è segnatamente quello di porre l’attenzione sulla condizione di discriminazione multipla che le persone subiscono come donne e come disabili. «Ciò induce a riflessioni e proposte – viene sottolineato dalla FISH – utili a realizzare scenari in cui la prospettiva di genere nelle politiche per la disabilità sia compiutamente assunta e, al tempo stesso, la prospettiva della disabilità venga operativamente considerata nei servizi rivolti alle donne».
Coordinate da Stefania Dondero della FISH, si confronteranno sul tema Federica Porcarelli di Non Una Di Meno (Roma), Simona Lancioni, responsabile di Informare un’H-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa), oltreché assidua “firma” di «Superando.it», Nina Daita, responsabile dell’Ufficio Politiche per le Disabilità della CGIL Nazionale, Rosalba Taddeini dell’Associazione Differenza Donna e Rita Barbuto di DPI Italia (Disabled Peoples’ International).

L’ultima sessione della giornata, invece, intitolata Contrastare ogni forma di segregazione (ore 17.30), sarà dedicata a un tema che ormai da tempo è divenuto centrale nell’azione e nell’impegno della FISH. In tale sede, infatti, si riprenderanno le questioni e le istanze già oggetto di una partecipata Conferenza di Consenso sulla medesima questione, promossa lo scorso anno dalla Federazione che produsse, contando su un’ampia condivisione, uno specifico Poster contro la segregazione delle persone con disabilità nei servizi per l’abitare (se ne legga anche sulle nostre pagine).
L’incontro sarà anche l’occasione per presentare la recente pubblicazione che proprio da quella Conferenza di Consenso trasse ispirazione, ovvero La segregazione delle persone con disabilità – I manicomi nascosti in Italia (Maggioli, 2018), curata da Giovanni Merlo, direttore della LEDHA (la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, che costituisce la componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e da Ciro Tarantino, docente di Sociologia dei Codici Culturali e di Teoria delle Relazioni Sociali all’Università della Calabria Giovanni Merlo e Ciro Tarantino.
E sarà proprio Merlo a moderare e ad animare la sessione, con interventi di Tarantino, Giuseppe Arconzo, associato di Diritto Costituzionale e delegato del Rettore per le Disabilità e i DSA (disturbi specifici di apprendimento) all’Università di Milano e Mauro Palma, garante nazionale dei Diritti delle Persone Detenute o Private della Libertà Personale. (S.B.)

A questo link è disponibile il programma completo del Congresso FISH di Roma del 26 e 27 maggio. Tutte le sessioni di sabato 26 saranno aperte al pubblico, ma è gradita una comunicazione di partecipazione a: presidenza@fishonlus.it (indirizzo a cui chiedere ogni altra informazione). Le sessioni stesse saranno sottotitolate a cura della FIADDA (Famiglie Italiane Associate in Difesa dei Diritti degli Audiolesi).
Per approfondire poi il tema Donne e Disabilità, oltreché fare riferimento al lungo elenco di testi da noi pubblicati, presente nella colonnina a destra dell’articolo intitolato Voci di donne ancora sovrastate, se non zittite (a questo link), si può anche accedere al sito del Centro Informare un’h, alle Sezioni dedicate rispettivamente ai temi: Donne con disabilità, Tutto sul Secondo Manifesto Europeo sui Diritti delle Donne e Ragazze con Disabilità e La violenza nei confronti delle donne con disabilità.

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