Dal welfare delle prestazioni a quello dei progetti per la vita indipendente

Si sta svolgendo oggi, 31 maggio, nei pressi di Perugia, il seminario-dibattito “Creare opportunità di inclusione. Dal welfare delle prestazioni a quello dei progetti per la vita indipendente”, promosso dalla FISH Umbria (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e dedicato a un approfondimento sui rischi di segregazione delle persone con disabilità e sulle opportunità di realizzare un modus operandi basato sul progetto di vita personalizzato e sul budget di salute. Proponiamo anche ai Lettori un utile testo di approfondimento sulle principali parole chiave di tale incontro

Realizzazione grafica con omini che rappresenta l'inclusioneProprio mentre scriviamo, si sta svolgendo oggi, 31 maggio, a Villa Umbra (Località Pila), nei pressi di Perugia, ospitato dalla locale Scuola di Amministrazione Pubblica, l’interessante seminario-dibattito intitolato Creare opportunità di inclusione. Dal welfare delle prestazioni a quello dei progetti per la vita indipendente, promosso dalla FISH Umbria (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e interamente dedicato a una serie di approfondimenti sui rischi di segregazione delle persone con disabilità e sulle opportunità di realizzare un modus operandi basato sul progetto di vita personalizzato e sul budget di salute. Temi, questi ultimi, che sono stati anche al centro, nei giorni scorsi, di una delle più partecipate sessioni del Congresso Nazionale della FISH di Roma (se ne legga sulle nostre pagine). In tal senso, riteniamo di proporre un utile servizio ai Lettori, segnalando (a questo link) un testo di approfondimento sulle principali parole chiave di questo àmbito (Budget di salute DiscriminazioneProgetto Personale Progetto di Vita Progetto di Vita Indipendente Progettazione partecipataVita IndipendenteWelfare di comunità).

Introdotto da Alessandro Maria Vestrelli, dirigente dei Servizi di Integrazione Socio Sanitaria della Regione Umbria, Maria Luisa Meacci, presidente della FISH Umbria e Vincenzo Falabella, presidente della FISH Nazionale, l’incontro si avvale dei contributi di Gianfranco De Robertis, avvocato dell’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) e di Giovanni Merlo, direttore della LEDHA, la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che costituisce la componente lombarda della FISH, oltreché responsabile del Laboratorio L-Inc (Laboratorio-inclusione sociale disabilità), iniziativa avviata in Lombardia per rendere la persona con disabilità protagonista del proprio percorso di vita, della quale il nostro giornale si è già ampiamente occupato (se ne legga anche nel box in calce). (S.B.)

A questo link è disponibile il programma completo  del seminario-dibattito promosso dalla FISH Umbria; a quest’altro link le parole chiave dello stesso. L’incontro si può seguire anche tramite internet (accedere a questo link).
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: umbria@fishonlus.it.

L-inc (Laboratorio-inclusione sociale disabilità)
Questo progetto si propone di rendere la persona con disabilità protagonista del proprio percorso di vita. Per questo è pensato come un laboratorio che vuole sperimentare diverse attività e iniziative sul territorio lombardo di Bresso, Cinisello, Cormano e Cusano Milanino (Città Metropolitana di Milano), che mettono al centro la persona con disabilità.
L-inc nasce dal Progetto Inclusione sociale e disabilità: percorsi di sperimentazione del Budget di Salute, realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo, nell’àmbito della terza edizione del Bando Welfare in azione e innovazione sociale. È promosso da ANFFAS Lombardia (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, ente capofila), LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e IPIS-Insieme per il sociale, dalle Cooperative Sociali Arcipelago, Solaris e Il Torpedone, dall’Università di Milano (Dipartimento di Diritto Pubblico e Sovranazionale), dall’Università di Milano Bicocca (Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale) e dall’UICI Lombardia (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti).
Sono esattamente sessanta le persone alle quali L-inc si rivolgerà in tre anni. Agli inizi del mese di ottobre dello scorso anno si è svolto un incontro per presentare il progetto alle prime venti persone scelte e chiedere loro di farne parte.

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