Imprenditori di se stessi per investire nel sociale

Con la consapevolezza che soprattutto per i giovani adulti vi sia una grande necessità di investire in occasioni che proseguano i progetti di inclusione sociale avviati al tempo della scuola, l’Associazione emiliana De@Esi sostiene il progetto “Controcorrente S.O.S.”, basato su un Camper Bar che girerà per le spiagge della Puglia, in cui lavoreranno insieme giovani con e senza deficit, supervisionati da professionisti esperti. Un’iniziativa di innovazione e inclusione sociale, ma anche una precisa dichiarazione d’intenti contro l’assistenzalismo e in favore dell’imprenditoria etica e solidale

Progetto "Controcorrente S.O.S.": Alessandro, Domenico e Luigi

Alessandro, Domenico e Luigi sono tre dei componenti del gruppo di “Controcorrente S.O.S.”

Nel prosieguo delle iniziative e attività sinergiche finalizzate a ricercare e progettare occasioni utili per un’inclusione sociale e lavorativa non assistenzialistica, ma di imprenditoria etico-solidale, l’Associazione di Promozione Sociale emiliana De@Esi è particolarmente soddisfatta di sostenere come partner il Progetto Controcorrente S.O.S. (Surf Open Space), che vede come protagonisti due dei suoi Soci nel territorio pugliese, Domenico Esposito e Francesco Minervini.
Questa iniziativa, infatti, si presenta come un progetto di innovazione e inclusione sociale, ma anche come una dichiarazione d’intenti nel segno di una direzione ben precisa: «No all’assistenzalismo! Sì all’imprenditoria etica e solidale!».

«Siamo i ragazzi del team di Controcorrente S.O.S. – raccontano Domenico e Francesco – e assieme a Luigi, Cristiano e Alessandro, abbiamo deciso di partecipare al Bando PIN (Pugliesi Innovativi), presentando il progetto di un camper bar inclusivo, nel quale giovani con deficit e non lavoreranno fianco a fianco, supervisionati e formati da esperti e professionisti. Avevamo il posto dove farlo, un terreno che si trova a Cola Olidda di Giovinazzo (Bari), un luogo amato da surfisti, subacquei e stand up paddle [variante del surf in cui si sta in piedi su una tavola, utilizzando una pagaia apposita per la propulsione, N.d.R.]. Così è nata la nostra idea: con il supporto di tutta la comunità, allestiremo un bar itinerante per offrire servizi di ristoro e noleggio di attrezzatura sportiva, durante la stagione estiva, nei pressi delle strutture balneari presenti sulla costa pugliese. Sarà un Foodtruck, ossia un furgone rivisitato nell’estetica e nell’utilizzo, interamente gestito da persone “speciali” e da colleghi-educatori che girerà per le spiagge della Puglia, offrendo i suoi servizi ad amanti del mare e degli sport acquatici. Il Camper Bar non sarà un semplice mezzo di trasporto o un comune punto di ristoro per passanti e balneari, piuttosto rappresenterà un luogo d’incontro, uno spazio di contaminazione nel quale conoscere e condividere storie, racconti e passioni, generando buone pratiche di inclusione e aggregazione».

Sin dalla sua fondazione l’Associazione De@Esi di Anzola dell’Emilia (Bologna), in linea con gli studi e le ricerche del compianto professor Nicola Cuomo, a suo tempo Docente di Pedagogia Speciale dell’Università di Bologna, sostiene e promuove progetti finalizzati allo sviluppo cognitivo di persone con deficit, dalla nascita all’invecchiamento, passando dalla scuola al lavoro, fino al cosiddetto “Dopo di Noi”.
Soprattutto per i giovani adulti, infatti, vi è una grande necessità di investire in occasioni per il prosieguo di progetti di inclusione sociale, in quanto spesso, dopo la scuola, sono rarissime le proposte di alta qualità e di rigore scientifico utili a continuare a fare evolvere e/o mantenere i successi ottenuti, con il rischio che si veda vanificato quanto realizzato nel percorso formativo precedente. Per lo più esistono centri di “terapia occupazionale” che propongono enormi spese sul piano sanitario, con risultati opposti a quanto si vorrebbe raggiungere (la monotonia di tali esperienze, l’isolamento che si viene a creare, la scarsa utilità dei laboratori e di quanto si produce, propongono spesso il rischio di regressione e di invecchiamento precoce, in molti casi di depressione, con ingenti spese che vanno ad aggravare i conti della sanità e ad abbassare le soglie sufficienti per una qualità di vita).
L’impostazione imprenditoriale delle iniziative no profit risulta altresì una tra le ipotesi potenti che sta emergendo, per proporre una differente dimensione di intervento circa l’ipotizzare progetti per superare le problematiche delle persone con deficit in età adulta, prospettando opportunità per una vita autonoma e indipendente; un’economia sociale e solidale che proponga un accompagnamento nel tempo, accompagnamento reso possibile da una gestione non meramente assistenziale delle risorse economiche (destinate spesso ad esaurirsi in progetti a termine).

Rispetto a Controcorrente S.O.S., il ruolo di De@esi – sotto la responsabilità scientifica dell’ Associazione AEMOCON (L’Emozione di Conoscere), la cui esperienza nel campo della disabilità e dell’inclusione dei ragazzi attraverso il metodo Emozione di Conoscere è comprovata e conosciuta anche sul territorio locale – è quello di supportare il personale implicato nel progetto con strumenti formativi adeguati per poter lavorare in maniera proficua.
L’occasione Controcorrente – immessa nel sistema di ricerca-formazione-azione Filo di Arianna, che coinvolge famiglie provenienti da diverse regioni di Italia – offrirà inoltre la possibilità di coinvolgere nel progetto altri giovani Soci di De@Esi, tramite l’attivazione di stage e tirocini, nei quali potranno intervenire supportati dai propri operatori di riferimento, potenziando autonomie e competenze sia lavorative che relazionali.

Dottore di ricerca in Scienze Pedagogiche e vicepresidente dell’Associazione AEMOCON (L’Emozione di Conoscere).

Per un approfondimento sul Progetto Controcorrente S.O.S. accedere a questo link. Sull’iniziativa è stata anche avviata una raccolta fondi nel web (crowdfunding) a questo link.

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