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Il mare ci stava aspettando…

DDI Italy, Loano, 2-3- giugno 2018

Foto di guppo a Loano (Savona), per gli esami finali del secondo “#laboratorioDDI”

Il tempo dei corsi in piscina è trascorso veloce e senza intoppi, gli ultimi granelli di sabbia sono scivolati nella parte bassa della clessidra e le tantissime persone della seconda edizione del #laboratorioDDI, promosso DDI Italy – la componente nazionale di DDI-Disabled Divers International, organizzazione non profit impegnata nella formazione alle discipline subacquee per persone con disabilità – hanno finalmente avuto l’opportunità di misurarsi con il mare e di verificare le abilità acquisite in lunghi mesi di preparazione.
Diciannove persone con disabilità diverse, ma soprattutto diciannove diverse personalità, caratteri, sentimenti, legati allo staff DDI dal doppio filo della passione fortissima e del desiderio di tuffarsi nell’acqua salata, per aprire insieme gli occhi sotto la superficie.

Quello di Loano (Savona) è stato anche un fine settimana che ha messo alla prova le capacità organizzative di DDI Italy, presentandosi con numeri importanti: 3 barche messe a disposizione dal locale Centro Sub Marina Diving; oltre 50 sub in acqua, fra cui, come detto, 19 con diverse disabilità; centinaia di tuffi svolti fra il sabato e la domenica; oltre 100 persone fra sub e accompagnatori, che hanno festeggiato insieme il bel traguardo raggiunto dai partecipanti al secondo #laboratorioDDI, ritrovatisi ogni settimana in pisicna, a partire dal mese di ottobre dello scorso anno, dimostrando che la costanza e l’impegno possono rendere accessibile ogni sfida.

«Il mare ci stava aspettando…»: questo il pensiero trasversale dopo le uscite in barca. Il sorriso dominante e rivelatore stampato sul volto dei partecipanti ha spazzato in un attimo le ansie degli organizzatori, legittime e inevitabili alla vigilia. «Non è andata solo bene… È stato proprio tutto bellissimo!», hanno detto alla fine.
Gli allievi, nessuno escluso, hanno realizzato il loro sogno e ottenuto, dopo tanto impegno, le loro certificazioni, entrando così a pieno titolo nella comunità internazionale dei subacquei brevettati. È stato il risultato di un grande lavoro di squadra che ha gratificato le persone, consolidato le competenze e creato le migliori condizioni per offrire questa magnifica opportunità sempre di più anche in futuro.
Una bellissima esperienza in cui tutti, a prescindere dal ruolo, sono usciti vincenti. Senza medaglie, ma con la consapevolezza (e l’orgoglio) di avere un nuovo tatuaggio impresso sul cuore.

«Chi si ferma è perduto… – dicono da DDI Italy – e di sicuro noi non ci fermeremo. Il nostro urlo silenzioso continuerà a farsi sentire nel sussurro di una brezza marina, negli echi di impervie valli montane, negli schiamazzi felici degli allievi in piscina… nel battito condiviso di una grande passione. Appuntamento a settembre per un nuovo laboratorio!». (Serena Tognon)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: serena.tognon@ddivers.it.

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