La Rete Oncologica Pugliese e il ruolo fondamentale della Federazione FAVO

Diventa sempre più operativa la Rete Oncologica Pugliese, in una Regione che, prima in Italia, ha riconosciuto concretamente il ruolo fondamentale svolto in questo àmbito dalla FAVO (Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia), il cui vicepresidente Francesco Diomede sottolinea come «le funzioni svolte dai Centri di Orientamento Oncologico, previsti dalla Rete, siano le più importanti e le più utili per la presa in carico dei pazienti». «Ricordando sempre – aggiunge – che una malattia come il cancro spesso produce gravi disabilità di ogni genere, anche motorie»

Logo della Rete Oncologica PuglieseRiavviata nel 2016, dopo circa dieci anni di sostanziale inerzia, come avevamo riferito a suo tempo, la Rete Oncologica Pugliese si appresta a diventare sempre più operativa, se è vero che nelle scorse settimane l’Unità di Coordinamento della Rete stessa ha approvato i Centri di Orientamento Oncologico (COrO) ed entro breve approverà un Regolamento, per stabilire precise mansioni.
«Come FAVO – sottolinea Francesco Diomede, vicepresidente nazionale di quella che è la Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia – abbiamo suggerito, per il Regolamento da approvare, due punti vitali, vale a dire da una parte la stipula di una convenzione tra Regione e INPS per sburocratizzare al massimo l’accertamento dell’invalidità civile dei pazienti in cura sul percorso “Regione/INPS/AIOM/FAVO” [l’AIOM è l’Associazione Italiana di Oncologia Medica, N.d.R.], dall’altra parte la proposta di sburocratizzare i dispositivi medici (sacche, placche, cateteri, pannoloni, cannule tracheali, protesi mammarie ecc.). Per quanto poi riguarda l’esenzione dal ticket (codice 048), essa era già inserita nel Regolamento dei COrO da approvare nella prossima riunione della Rete, come almeno ci si augura».

«Per le Associazioni dei malati – spiegano dalla FAVO – le funzioni svolte dai Centri di Orientamento Oncologico sono le più importanti e le più utili per la presa in carico dei pazienti, evitando lunghe attese e spostamenti da una struttura all’altra, senza la certezza di essere accolti, oltre a risolvere il problema legato al disbrigo delle pratiche burocratiche. Un notevole risparmio di tempo e risorse, quindi, sia per il malato che per i familiari che lo assistono. Altro aspetto di particolare rilevanza è la definizione dei Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali (PDTA) regionali e territoriali per ciascuna delle principali patologie tumorali (polmone, prostata, mammella, colon retto, utero), noti come i primi “big killer” in ambito oncologico nazionale e regionale».
Tutto ciò, per altro, senza mai dimenticare che oltre al problema in sé, «il cancro – come ricorda Diomede, che è anche presidente della FINCOPP (Federazione Italiana Incontinenti e Disfunzioni del Pavimento Pelvico), organizzazione aderente alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – può produrre, e spesso produce, gravi disabilità, di ogni genere, anche motorie».

Tornando alla Puglia, Diomede evidenzia che «tale Regione, prima in Italia, ha riconosciuto il ruolo fondamentale svolto dalla componente regionale della nostra Federazione, dal momento che la FAVO Puglia è stata delegata – in modo paritetico tra le varie organizzazioni – a curare i rapporti con tutte le Associazioni che operano in àmbito oncologico. Il fatto dunque che la FAVO sia stata nominata prima rappresentanza delle Associazioni di Volontariato all’interno della Rete Oncologica Pugliese, oltre ad essere per noi un motivo di grande orgoglio, rappresenta anche la concreta attuazione di quanto previsto dal punto 10 dei criteri per la costituzione delle Reti Oncologiche Regionali, che recita esattamente come segue: “Il volontariato, e più in generale l’associazionismo in campo oncologico, sono una delle componenti formalmente riconosciute dalla Rete. Oltre a disporre di un tavolo permanente, questo partecipa ai livelli rappresentativi e direzionali definendo di concerto con il coordinamento regionale gli ambiti di integrazione operativa. A questo proposito sono periodicamente individuati sedi e fasi del percorso di cura in cui il volontariato, ‘accreditato’ dalla Rete, svolge specifiche funzioni di integrazione e lo completamento dell’offerta istituzionale”».

In conclusione, la FAVO Puglia, per tramite di Diomede – che è egli stesso persona stomizzata a vita per le conseguenze di un cancro al retto – e di Marcello Stefanì, ringraziano per l’impegno in questo settore il presidente della Regione Michele Emiliano, il direttore dell’ARESS (Agenzia Strategica Regionale per la Salute e il Sociale) Giovanni Gorgoni, con il suo staff tecnico (Ettore Attolini, Lucia Bisceglie, Elisabetta Graps e Giovanni Campobasso), oltre ad Antonio Delvino e Giammarco Surico, rispettivamente presidente e coordinatore della rete Oncologica Pugliese. (S.B.)

A questo link è disponibile il testo di quanto deliberato il 20 settembre scorso, in occasione dell ultima riunione della Rete Oncologica Pugliese. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@favo.it.

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