Donne con disabilità e violenza di genere: parlarne sempre di più

Si chiamerà “Donne con disabilità e violenza di genere”, il seminario in programma per il 12 novembre a Bologna, nell’àmbito del XIII Festival “La violenza illustrata”, iniziativa organizzata dall’Associazione Casa delle donne per non subire violenza, in collaborazione con il Centro Documentazione Handicap (CDH)/Cooperativa Accaparlante di Bologna. L’incontro vuole essere una finestra e un’occasione di dibattito sulla questione dell’intreccio tra disabilità e violenza contro le donne, un tema di cui è certamente opportuno parlare sempre di più e farlo in modo informato e qualificato

Disegno di una donna sopra al dito di un uomo

Realizzazione grafica elaborata dal Centro Documentazione Handicap (CDH)/Cooperativa Accaparlante di Bologna

Donne con disabilità e violenza di genere: è questo il titolo del seminario in programma per la mattinata del 12 novembre a Bologna, presso la Sala Marco Biagi del Quartiere Santo Stefano (Via Santo Stefano, 119, nell’àmbito del XIII Festival La violenza illustrata.
Organizzato dall’Associazione Casa delle donne per non subire violenza, in collaborazione con il Centro Documentazione Handicap (CDH)/Cooperativa Accaparlante di Bologna, l’incontro vuole essere una finestra e un’occasione di dibattito sul tema dell’intreccio tra disabilità e violenza contro le donne, una questione che risulta particolarmente complessa: infatti, la specificità della disabilità da una parte e la peculiarità del fenomeno della violenza alle donne dall’altra, produce una sostanziale invisibilità e le difficoltà dei percorsi di uscita dalla violenza si moltiplicano nell’incontro con la vulnerabilità della condizione di disabilità.

«Con questo seminario – spiegano i promotori – intendiamo focalizzarci sulla necessità operativa di produrre servizi che prevedano quella complessità, innanzitutto discutendo le strategie e le sensibilità per intercettare i bisogni e le richieste di aiuto. In quale modo, cioè, adeguare i servizi, per prevedere la possibilità di una richiesta da parte di chi, anche dal punto di vista comunicativo e delle possibilità di azione, presenta una diversità o un’impasse? Inoltre: come pensare la costruzione dell’autonomia e l’uscita dalla violenza nei casi specifici che prevedono la presenza di deficit? E ancora, come formare chi opera nel settore della disabilità e in quello della violenza di genere? Infine, considerando che la figura del caregiver è decisiva, dal momento che può essere quella che nega l’autonomia di un soggetto, attraverso comportamenti, assunti di fondo, pregiudizi, come si può coinvolgere chi presta assistenza in casa o nelle strutture residenziali? L’obiettivo dell’incontro, in sostanza, sarà quello di pensare pubblicamente al lavoro culturale e di sensibilizzazione necessario per contrastare i pregiudizi su genere e disabilità nel loro intreccio e in modo tale da rendere visibili anche le violenze più subdole, dal mancato riconoscimento dell’adultità, alla possibilità di prendere decisioni e di esprimere desideri. In sintesi, il riconoscimento del soggetto donna come soggetto di diritti».

Introdotto da Laura Saracino della Casa delle donne per non subire violenza e coordinato da Valeria Alpi, giornalista di «Accaparlante», l’incontro prevede gli interventi di Egidio Sosio, disability manager del Comune di Bologna; Sara Carnovali, dottoressa di Ricerca in Diritto Costituzionale, autrice del libro Il corpo delle donne con disabilità, di cui si legga ampiamente nel nostro giornale; Rosalba Taddeini, referente dello Sportello sulle Multiple Discriminazioni dell’organizzazione Differenza Donna, che ha lanciato in queste settimane insieme alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) l’iniziativa denominata VERA (Violence Emergence, Recognition and Awareness), tramite la quale approfondire appunto e portare alla luce il fenomeno della violenza sulle donne con disabilità; Alice degli Innocenti, Wave, D.i.Re (Donne in rete contro la violenza); Maria Cristina Pesci, medico, psicoterapeuta. (S.B.)

Il seminario di Bologna è aperto a tutti, a ingresso gratuito. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Valeria Alpi (valeria@accaparlante.it).

Per approfondire ulteriormente il tema Donne e disabilità, oltreché fare riferimento al lungo elenco di testi da noi pubblicati, presente a questo link, nella colonnina a destra dell’articolo intitolato Voci di donne ancora sovrastate, se non zittite, si può anche accedere al sito di Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli, Peccioli (Pisa), alle Sezioni dedicate rispettivamente ai temi: Donne con disabilità, La violenza nei confronti delle donne con disabilità e Tutto sul Secondo Manifesto Europeo sui Diritti delle Donne e Ragazze con Disabilità.

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