“Io c’ero”: 40 anni tutti da festeggiare per l’ANFFAS di Varese

«Un’importante occasione per festeggiare tutti insieme eventi e persone che hanno reso possibile fin qui il nostro percorso e per rivolgere un caloroso ringraziamento a tutta la comunità locale che ha consentito di realizzare, tramite l’accoglienza, l’ambiente favorevole che può cambiare la storia delle persone con disabilità e delle loro famiglie»: così l’ANFFAS Varese presenta il grande evento promosso per il 18 novembre, presso il Palazzetto dello Sport della città lombarda, per celebrare degnamente una storia lunga quarant’anni

Paolo Bano, Davide Galimberti, Cesarina Del Vecchio e Roberto Molinari

Da sinistra: Paolo Bano, presidente dell’ANFFAS Varese, Davide Galimberti, sindaco di Varese, Cesarina Del Vecchio, presidente della Fondazione Renato Piatti e Roberto Molinari, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Varese

«Correva l’anno 1978, Pertini diventava Presidente della Repubblica, Wojtyla Santo Padre e l’onorevole Moro veniva sequestrato e ucciso dalle Brigate Rosse. Con la Legge 833 si attuava la prima “Riforma Sanitaria” e veniva promulgata la “Legge Basaglia” che rappresentava la svolta che avrebbe segnato l’inizio della “Riforma Psichiatrica”. In questo contesto, anche il mondo delle disabilità era in fermento. L’ANFFAS Nazionale compiva 20 anni e aveva già contribuito, grazie alle spinte delle famiglie, a grandi conquiste, come l’emanazione della Legge 517, che nel 1977 aveva modificato l’assetto organizzativo della scuola italiano, abolendo le classi speciali e inserendo nelle classi comuni gli alunni con disabilità. A Varese il sindaco era Giuseppe Gibilisco, la popolazione censita di 90.000 persone e la Pallacanestro Varese vinceva il suo nono scudetto. Sul versante della disabilità, i riferimenti territoriali erano La Nostra Famiglia di Vedano Olona, il Cottolengo di Casbeno, l’AIAS e la Sacra Famiglia mentre la Cooperativa L’Anaconda muoveva i primi passi. Ed è in questo contesto cittadino che Italo Braga, Renato Piatti e Fioretta Peronaci Schifano, assieme ad altri genitori di persone con disabilità, diedero vita, nel 1978 appunto, all’ANFFAS Varese, cominciando proprio dall’integrazione scolastica. Da allora la nostra Associazione non si è più fermata, impegnandosi sempre in nome degli interessi superiori delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale e di altre fragilità».
Così l’ANFFAS Varese (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) introduce il grande evento promosso per il 18 novembre, presso il Palazzetto dello Sport della città lombarda, per celebrare degnamente una storia lunga quarant’anni, con momenti conviviali, musica, intrattenimento e sorprese varie, ripercorrendo quanto è stato realizzato in questi quattro decenni e sottolineare quanto ancora si vorrà realizzare.
Ben seicento le persone invitate, che tutte, a vario titolo, hanno scritto, stanno scrivendo e scriveranno la storia dell’ANFFAS Varese e della Fondazione Renato Piatti, costituita, quest’ultima, nel 1999, per volontà di alcuni Soci dell’Associazione, allo scopo di progettare, realizzare e gestire vari servizi, sempre a favore delle persone con disabilità intellettiva e relazionale e delle loro famiglie.

«Sarà un’importante occasione – viene sottolineato dall’ANFFAS Varese – per festeggiare tutti insieme eventi e persone che hanno reso possibile fin qui il nostro percorso e per rivolgere un caloroso ringraziamento a tutta la comunità locale che ha consentito di realizzare, tramite l’accoglienza, l’ambiente favorevole che può cambiare la storia delle persone con disabilità e delle loro famiglie». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: benedetta.frattini@crispi77.it (Benedetta Frattini).

Please follow and like us:
Pin Share
Stampa questo articolo