“Sbilanciamoci!” per i diritti, la pace e l’ambiente

«Il welfare non è un costo, è un diritto ed è un investimento; e una società più istruita, formata e sana esprime anche un’economia più innovativa e capace di futuro»: lo dichiara tra l’altro Giulio Marcon, portavoce della Campagna “Sbilanciamoci!”, iniziativa composta da un nutrito gruppo di organizzazioni della società civile, tra cui anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che ha presentato in questi giorni il suo ventesimo Rapporto, intitolato “Come usare la spesa pubblica per i diritti, la pace e l’ambiente”

Realizzazione grafica curata dalla Campagna "Sbilanciamoci!"

Una realizzazione grafica curata dalla Campagna “Sbilanciamoci!”

«Il nostro Rapporto 2019 contiene la Legge di Bilancio che vorremmo, quella del cambiamento, ma quello vero. Con le 101 proposte che abbiamo elaborato, delineiamo una diversa idea di economia, di spesa pubblica, di modello di sviluppo. Crediamo che sia necessario e urgente cambiare pagina, un salto di paradigma, un’inversione di rotta rispetto alle politiche neoliberiste di questi anni. Bisogna rimettere al centro la politica».
A dichiararlo in una nota è Giulio Marcon, portavoce della Campagna Sbilanciamoci!, iniziativa composta da un nutrito gruppo di organizzazioni della società civile – tra cui anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – dopo la presentazione presso la Camera dei Deputati, da parte della stessa Campagna Sbilanciamoci!, del suo ventesimo Rapporto, intitolato Come usare la spesa pubblica per i diritti, la pace e l’ambiente.
Si tratta di un documento (disponibile integralmente a questo link), che come ormai a ogni fine d’anno, esamina in dettaglio il Disegno di Legge di Bilancio 2019 e delinea una manovra economica alternativa articolata in sette aree chiave di analisi e intervento, dal fisco e la finanza al lavoro e al reddito, dall’istruzione e la cultura all’ambiente, dal welfare all’“altraeconomia”, passando per la pace e la cooperazione internazionale. Il tutto contraddistinto da una serie di proposte praticabili, per contrastare le disuguaglianze e garantire giustizia, diritti e sostenibilità al nostro Paese.

«Servono investimenti pubblici – dichiara ancora Marcon – per consumi e produzioni legate alla green economy e ai nuovi bisogni sociali, capaci di produrre qualità sociale ed eguaglianza. Per questo sono fondamentali politiche redistributive che intacchino privilegi, rendite di posizione, ricchezze abnormi. Il welfare non è un costo, è un diritto ed è un investimento; e una società più istruita, formata e sana esprime anche un’economia più innovativa e capace di futuro. Abbiamo inoltre bisogno di una radicale riconversione ecologica e civile dell’economia, eliminando i sussidi ambientali dannosi e riducendo drasticamente le spese militari. Tutto questo, va detto, non è “un libro dei sogni” e lo dimostriamo con la nostra contromanovra di bilancio da 38,5 miliardi di euro a saldo zero e le nostre 101 proposte specifiche, concrete e dettagliate». (S.B.)

Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile il ventesimo Rapporto di Sbilanciamoci!. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@sbilanciamoci.org.

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