Dislessia: liberi di apprendere

“Dislessia: liberi di apprendere”: è chiaro sin dal titolo l’obiettivo del XVII Congresso Nazionale dell’AID (Associazione Italiana Dislessia), che si terrà a Milano il 14 e 15 dicembre. Si punterà cioè a rimarcare l’importanza, per le persone con DSA (disturbi specifici dell’apprendimento), di imparare attraverso strategie, modalità e mezzi più congeniali e funzionali a ciascuno, una “libertà di apprendere”, quindi, da interpretare non solo in termini di studio, ma anche di scelta personale, per ciò che riguarda l’indirizzo scolastico, il percorso universitario e la carriera professionale

Bimba con un libro aperto e tante lettere dell'alfabetoDislessia: liberi di apprendere: è chiaro sin dal titolo scelto l’obiettivo del XVII Congresso Nazionale dell’AID (Associazione Italiana Dislessia), in programma presso l’Aula Magna dell’Università di Milano il 14 e 15 dicembre. Si punterà cioè a rimarcare l’importanza, per le persone con DSA (disturbi specifici dell’apprendimento), di imparare attraverso strategie, modalità e mezzi più congeniali e funzionali a ciascuno. «Una “libertà di apprendere” – sottolineano dall’AID – che va interpretata, quindi, non solo in termini di studio, ma anche di scelta personale, per ciò che riguarda l’indirizzo scolastico, il percorso universitario e, successivamente, la carriera professionale».
«Un ragazzo con DSA – aggiungono dall’Associazione – non è sempre libero di scegliere il proprio futuro: che cosa può fare dunque la scuola per favorirne una vera libertà di apprendimento? Quali benefìci ha, anche sul piano neurofunzionale, utilizzare una strategia di apprendimento più adeguata? E cosa perdiamo quando invece non ci viene data la possibilità di apprendere nel modo a noi più consono, anche in termini di autostima e motivazione? Questi e altri temi saranno indagati nel corso dei due giorni del nostro congresso».

L’evento sarà aperto al pubblico, Soci dell’AID e non, e in particolare a studenti, genitori, docenti e professionisti del settore medico-sanitario. Vi si parlerà di DSA a tutto tondo, a partire dagli aspetti clinico-diagnostici, passando per la didattica inclusiva e fino , fino ad arrivare alla dimensione personale di sviluppo delle potenzialità.
È previsto un ricco programma di incontri e workshop, che vedrà alternarsi sul palco della plenaria numerose personalità del mondo accademico, istituzionale, sportivo e dello spettacolo. (S.B.)

A questo link è disponibile il programma completo del congresso di Milano, per il quale è richiesta l’iscrizione tramite una pagina dedicata nel sito dell’AID. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: amorabito@lifecommunication.agency (Anna Morabito); comunicazione@aiditalia.org (Gabriele Brinchilin).

La dislessia e gli altri DSA (disturbi specifici dell’apprendimento)
Il più diffuso DSA (disturbo specifico di apprendimento) è la dislessia, cioè il disturbo specifico della lettura, che si manifesta e si evolve in concomitanza dell’inizio dell’attività scolastica, quando emergono le prime difficoltà nell’attivare in maniera fluente e senza affaticamento tutte quelle operazioni mentali necessarie per leggere, quali riconoscere le lettere singole, le sillabe e quindi le parole, associandole ai suoni corrispondenti. Frequenza degli errori e lentezza nella decodifica ne sono i tipici aspetti: il bambino può, per esempio, presentare difficoltà nel riconoscere, scambiandoli tra loro, grafemi che differiscono visivamente per piccoli particolari quali: “m” con “n”, “c” con “e”, “f” con “t”, “a” con “e”.
La persona con disortografia, invece, evidenzia la difficoltà a tradurre correttamente le parole in simboli grafici e a confondere il suono delle lettere (per esempio “f/v”, “t/d”, “p/b”, “c/g”, “l/r”).
Un terzo disturbo che impedisce alla persona di esprimersi nella scrittura in modo fluido è la disgrafia, caratterizzata da una grafia spesso illeggibile, da una pressione eccessiva sul foglio e dallo scarso rispetto degli spazi sul foglio.
C’è infine la difficoltà a comprendere simboli numerici e a svolgere calcoli matematici, conosciuta con il nome di discalculia. Stando ai dati, circa il 3% della popolazione studentesca è affetta da tale disturbo, che complica la lettura e la scrittura dei numeri e soprattutto l’elaborazione delle quantità. Gli errori collegati a questa problematica molto spesso non vengono riconosciuti nell’immediato. Diversi, infatti, sono i casi di discalculia erroneamente diagnosticati come dislessia.

L’AID (Associazione Italiana Dislessia)
È nata con la volontà di fare crescere la consapevolezza e la sensibilità verso il disturbo della dislessia evolutiva, che in Italia si stima colpisca circa 2 milioni di persone.
L’Associazione – che conta oggi su più di 18.000 Soci e su 98 Sezioni distribuite su tutto il territorio nazionale – lavora in particolare per approfondire la conoscenza dei DSA e promuovere la ricerca, accrescere gli strumenti e migliorare le metodologie nella scuola, affrontare e risolvere le problematiche sociali legate ai DSA. È aperta ai genitori e ai familiari di bambini dislessici, ai dislessici adulti, agli insegnanti e ai tecnici (logopedisti, psicologi, medici).

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