Paesi in cui la cataratta segna il destino di tanti bambini

«Nei Paesi poveri del mondo – spiegano da CBM Italia, componente nazionale della nota organizzazione umanitaria impegnata nella cura e nella prevenzione della cecità evitabile nei Paesi del Sud del mondo – nascere con la cataratta è invalidante perché significa rischiare la vita ogni giorno, a causa dei pericoli, e avere un futuro compromesso». È rivolta a uno di questi Paesi, l’attuale campagna di CBM Italia, ovvero al Kenya, dove più di 300.000 persone, tra cui tantissimi bambini, sono cieche o gravemente ipovedenti a causa di malattie prevenibili e curabili, com’è appunto la cataratta

Kevin e la mamma

Il piccolo Kevin, qui sorretto dalla madre, è nato con la cataratta ad entrambi gli occhi ed è cieco

Kevin, come si vede nella foto qui a fianco, è lì, nel suo lettino. Ha solo sei settimane, ma il suo destino sembra già scritto: Kevin, infatti, è nato con la cataratta ad entrambi gli occhi ed è cieco.
«Nei Paesi poveri del mondo – spiegano da CBM Italia, componente nazionale della nota organizzazione umanitaria nata nel 1908 e impegnata nella cura e nella prevenzione della cecità evitabile nei Paesi del Sud del mondo (se ne legga anche nel box in calce) – nascere con la cataratta è invalidante perché significa rischiare la vita ogni giorno, a causa dei pericoli, e avere un futuro compromesso. Per questo, da oltre un secolo, la nostra organizzazione è impegnata nella cura e nella prevenzione della cecità nei Paesi del Sud del mondo con interventi tempestivi, mirati e diffusi su tutto il territorio».

La campagna lanciata da CBM sino alla fine di questo mese di gennaio riguarda nello specifico il Kenya, Paese africano nel quale su una popolazione di 39 milioni di persone, oltre 300.000 sono cieche o gravemente ipovedenti a causa di malattie prevenibili e curabili. E un grande numero di bambini restano ciechi solo perché i loro genitori non hanno la possibilità di pagar loro le cure mediche.
«Quando un bambino nasce con la cataratta – ricorda Massimo Maggio, direttore di CBM Italiadeve essere operato al più presto, prima che i danni alla sua vista diventino irreparabili e che il suo sviluppo cognitivo sia gravemente compromesso. La cecità ne pregiudica il futuro perché gli impedisce di studiare e di essere autonomo».

L’impegno di CBM in Kenya si sostanzia innanzitutto nel sostegno all’Ospedale Oculistico Sabatia, il più grande in tale settore del Kenya Occidentale, con un bacino di utenza di 20 milioni di persone, rispetto ai quali la cataratta è la prima causa di cecità (43%).
Oltre alle cure oculistiche, la struttura offre corsi di formazione in collaborazione con le Università locali, ma il punto di forza è dato certamente dalle Cliniche Oculistiche Mobili che periodicamente raggiungono i villaggi più isolati del Paese, effettuando screening visivi, distribuendo antibiotici e portando assistenza a chi non ha i soldi per raggiungere l’ospedale.
Qualche dato: nei primi sei mesi del 2018 sono state operate di cataratta all’Ospedale Sabatia oltre 1.200 persone, più di 500 per altre patologie (glaucoma, infezioni oculari) e 45 membri del personale medico hanno partecipato a due sessioni di formazione e aggiornamento. (S.B.)

A questo link è disponbile un videoappello realizzato da CMB in Kenya. Per ulteriori approfondimenti e informazioni su come sostenere la campagna in favore del Kenya promossa da CBM Italia: Ufficio Stampa CBM Italia (Anita Fiaschetti), anita.fiaschetti@cbmitalia.org.

CBM è nata nel 1908
CBM è la più grande organizzazione umanitaria internazionale impegnata nella cura e nella prevenzione della cecità e disabilità evitabile nei Paesi del Sud del mondo. Essa è attiva dal 1908 ed è composta da dieci Associazioni Nazionali (Australia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Kenya, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Sudafrica e Svizzera), che insieme sostengono progetti e interventi di tipo medico-sanitario, di sviluppo ed educativo.
Dal 1989 è partner dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) nella lotta contro la cecità prevenibile e la sordità.
CBM opera nei Paesi nel Sud del mondo in sinergia con i partner locali in un’ottica di crescita e sviluppo locale. Nel 2017 ha raggiunto oltre 35 milioni di persone, attraverso 530 progetti in 54 Paesi di tutto il mondo.

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