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Un riconoscimento a Dalla Mora, un riconoscimento ai disability manager

Rodolfo Dalla Mora

Rodolfo Dalla Mora

È certamente un prestigioso riconoscimento per chi da anni si impegna in favore dei diritti delle persone con disabilità, ma può essere letto anche come un premio alla figura stessa del disability manager, quello assegnato a colui che è stato il primo disability manager in Italia presso una struttura sanitaria, presso l’ORAS (Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione) di Motta di Livenza (Treviso), divenendo successivamente socio fondatore della SIDIMA (Società Italiana Disability Manager), nella quale ricopre tuttora la carica di Presidente.
Si parla di Rodolfo Dalla Mora, al quale nei giorni scorsi è stata conferita direttamente dal presidente della Repubblica Mattarella, motu proprio, l’onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
«È un riconoscimento inaspettato – ha commentato egli stesso – che mi riempie di emozione e di soddisfazione, anche perché proviene direttamente dal presidente Mattarella. Lo dedico alla mia famiglia, a tutte le persone con disabilità e alle loro famiglie, che quotidianamente lottano per migliorare la qualità della vita».
Già nominato Cavaliere nel 2008, Commendatore nel 2012, «per alti meriti scientifici nel campo dell’accessibilità e dell’inclusione sociale da parte delle persone con disabilità» e insignito nel 2016 della Medaglia di Bronzo al Merito della Sanità Pubblica, «per la sua attività professionale in ambito sanitario e sociale», Dalla Mora – persona con disabilità motoria – è architetto, specializzato in particolare nella progettazione inclusiva, e responsabile dell’Ufficio Accessibilità e del CAAD (Centro per l’Adattamento dell’Ambiente Domestico) nell’ORAS di Motta di Livenza.
Con la SIDIMA – come riferiamo di volta in volta anche sulle nostre pagine – ha sviluppato e promosso nel nostro Paese la figura del disability manager. È inoltre docente nei Corsi di Perfezionamento e nei Master, oltreché membro di alcuni Comitati Tecnici Scientifici Universitari.
Vive congratulazioni, dunque, anche da parte della nostra redazione. (S.B.)

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