Chiediamo alla RAI di rispettare l’accessibilità dei programmi

Ricordando che «i cittadini sordi pagano per intero il Canone RAI e che non chiedono sconti di alcun genere»; rifacendosi inoltre alla Costituzione Italiana e alla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, il Comitato Permanente Cittadini Sordi #RAIORABASTA, impegnato per il pieno diritto di accesso delle persone sorde alla programmazione radiotelevisiva sull’emittente pubblica, ha promosso per la mattinata di oggi, 1° marzo, in Piazza Montecitorio a Roma, una manifestazione di protesta, per i «ripetuti continui disservizi della RAI in tema di accessibilità»

Persona con in mano un foglio, con la scritta: «Noi sordi vogliamo avere le stesse possibilit໫I cittadini sordi pagano per intero il Canone RAI e non chiedono sconti di alcun genere; l’articolo 3 della Costituzione Italiana riconosce a tutti i cittadini “pari dignità sociale e piena uguaglianza davanti alla Legge”; la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ratificata dal Governo Italiano con la Legge 18/09, agli articoli 2 (Definizioni), 4 (Obblighi generali), 9 (Accessibilità) e 21 (Libertà di espressione e opinione e accesso all’informazione), riconosce il valore della progettazione universale di prodotti, strutture, programmi e servizi utilizzabili da tutti gli utenti, ivi comprese le persone con disabilità»: è partendo da queste premesse che il Comitato Permanente Cittadini Sordi #RAIORABASTA, impegnato dal 2016 per il pieno diritto di accesso delle persone sorde alla programmazione radiotelevisiva sull’emittente pubblica, ha organizzato proprio mentre scriviamo, ovvero per la mattinata di oggi, 1° marzo, in Piazza Montecitorio a Roma, una manifestazione di protesta, «per i ripetuti continui disservizi della RAI in tema di accessibilità, rispetto ai programmi in diretta, semidiretta, reaspiking (TG, politica, cultura, sport ecc…), con il conseguente impoverimento dei contenuti dell’informazione anche riguardo ai TG sia nazionali che regionali, sia sottotitolati che in Lingua dei Segni Italiana (LIS)».

Nel rivolgersi quindi a tutte le forze politiche, alle Istituzioni e agli Enti Pubblici e Privati preposti, per far sì che «si impegnino presso il Governo, il Parlamento e la Commissione di Vigilanza per i Servizi Radiotelevisivi allo scopo di assicurare la piena attuazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e che la RAI applichi e attui criteri di efficienza e qualità nell’elaborazione dei sistemi tecnologici di ultima generazione, onde assicurare la piena accessibilità alle persone sorde delle proprie programmazioni radiotelevisive», il Comitato #RAIORABASTA chiede «i TG giornalieri sottotitolati e in LIS, compresi quelli regionali in diretta semi-diretta/respeaking in tutti i canali digitali; i programmi di intrattenimento, cultura, politica, attualità, educazione, informazione, sia per adulti che per bambini e ragazzi, nell’arco dell’intera giornata e in tutti i canali digitali, interamente sottotitolati e – laddove possibile – in LIS; i programmi per promuovere e sensibilizzare la conoscenza e l’approccio alla sordità da un punto di vista antropologico, medico e socio culturale interamente sottotitolati e -laddove possibile – in LIS; la pubblicità e i meteo sottotitolati e/o in LIS; maggiori risorse economiche al fine di elevare la qualità dei sottotitoli in tempo reale, oltre alla qualità dei contenuti linguistici e assicurare costante formazione agli addetti; che la selezione degli interpreti di LIS sia estesa anche a persone sorde qualificate; che la selezione stessa venga effettuata da un team di esperti del settore, degli utenti ovvero dei diretti beneficiari dei servizi offerti e da interpreti professionisti di LIS». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comraiorabasta@gmail.com.

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