2 Aprile: le ragioni che mi porteranno a Firenze

«Chi vive quotidianamente questo dramma sa di non avere nulla da festeggiare, né il 2 Aprile né i restanti 364 giorni dell’anno: l’autismo “abita” tutto l’anno, tutti gli anni, nelle nostre case e nei nostri cuori! Il 2 Aprile, semmai, deve essere una giornata di lotta, perché in gioco sono i diritti dei nostri figli, il loro presente e soprattutto il loro futuro»: Gianfranco Vitale, padre di una persona adulta con autismo, spiega perché il 2 Aprile sarà a Firenze alla manifestazione «esterna, colorata, visibile», voluta dal Coordinamento delle associazioni toscane di familiari con autismo

Cinque omini blu uniti

Il blu, vale sempre la pena ricordare, è il colore simbolo dell’autismo

All’atto di costituzione, nel mese di gennaio scorso, il Coordinamento delle associazioni toscane di familiari con autismo aveva annunciato – come avevamo riferito anche sulle nostre pagine – di voler dare un primo segno visibile di questa nuova alleanza, con la decisione del tutto nuova di celebrare insieme la Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo del 2 Aprile, programmando una manifestazione congiunta a Firenze.
Successivamente il Coordinamento ha definito i contorni dell’iniziativa, che sarà «una manifestazione esterna, colorata, visibile: un momento per farsi conoscere senza imbarazzi e senza barriere». E a guidare il corteo vi sarà Marco Cavallo”, ovvero la celebre e storica scultura realizzata nel 1973 a Trieste, simbolo della liberazione e della lotta etica, sociale, medica e politica a favore della Legge 180/78 sulla chiusura dei manicomi (“Legge Basaglia”) e dell’autodeterminazione delle persone con disabilità intellettiva.
«Sarà forse la prima volta – sottolineano dal Coordinamento – che questi temi usciranno dai teatri, dalle sale congressi, dai dibattiti televisivi e andranno incontro alla gente. È giunto infatti il momento per far sentire la nostra voce in maniera univoca in tutta la Toscana e in Italia. Le storiche strade di Firenze saranno colorate di blu, il colore dell’autismo e le nostre Associazioni lanciano un appello a tutta la comunità toscana perché senza paura si unisca a questa festa di consapevolezza per i diritti delle persone con autismo e disabilità intellettiva».
A quanto pare, l’appello è stato accolto anche al di fuori della Toscana, come spiega qui di seguito Gianfranco Vitale, esprimendo l’auspicio che siano in molti ad imitarne l’esempio.

Come semplice genitore di un uomo autistico adulto, aderisco alla manifestazione unitaria, promossa dalle Associazioni toscane, che si terrà il prossimo 2 Aprile a Firenze. È tempo, infatti, di portare finalmente questa complessa realtà nelle strade, nelle piazze, nei vicoli delle città, dove abitano tante famiglie che dall’autismo sono colpite direttamente o indirettamente, abbandonate a se stesse proprio da quelle ipocrite Istituzioni che pretendono – come avviene ogni anno – di fare passerella in occasione della Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo.
Il 2 Aprile non può e non deve essere una giornata solo simbolica, in cui pochi intimi si radunano e parlano nei soliti mesti rituali convegni, promettendo, e facendosi promettere, le stesse cose di sempre, per altro mai mantenute.
L’autismo non si festeggia lanciando in aria palloncini blu, promuovendo libri, scrivendo articoli sui giornali o sul web. Né si festeggia nel chiuso dei teatri, dove si mostrano slide anziché persone in carne ed ossa come i nostri cari. Credo che la parola “festa”, a certe condizioni, sia del tutto provocatoria e inadeguata, una sorta di pesante fardello di cui è necessario liberarci in fretta.
Chi vive quotidianamente questo dramma sa di non avere nulla da festeggiare, né il 2 Aprile né i restanti 364 giorni dell’anno: l’autismo “abita” tutto l’anno, tutti gli anni, nelle nostre case e nei nostri cuori!
Il 2 Aprile, semmai, deve essere una giornata di lotta, perché in gioco sono i diritti dei nostri figli, il loro presente e soprattutto il loro futuro.
La manifestazione di Firenze deve diventare prodromica a una grande, irrinunciabile, manifestazione nazionale, che possa stanare i responsabili dell’impasse vergognosa che le famiglie vivono tutti i giorni, “costringendoli” a dare concreta attuazione a quei provvedimenti attesi da anni.
Sono solo le famiglie che si fanno realmente carico della drammatica condizione dei loro congiunti: è questa la pura e sacrosanta verità, che non può essere cancellata dai “teatrini istituzionali”!
Invito dunque tutti a raccogliere questo appello. Facciano, come farò io da Torino, il possibile – e soprattutto l’impossibile – per essere fisicamente presenti.
Ringrazio tutte le Associazioni che si sono impegnate per promuovere e realizzare questo importante evento. E ringrazio i genitori e i loro figli che, insieme alla speranza di un cambiamento vero, sfileranno per le strade di Firenze, portando la loro rabbia, la loro sete di giustizia, la loro dignità ferita da anni di politiche umilianti e regressive, a cui è necessario dire – una volta per tutte – basta!

Padre di una persona adulta con autismo (www.facebook.com/autismoIN).

Le Associazioni che compongono il Coordinamento delle associazioni toscane di familiari con autismo
° Orizzonte Autismo, Prato
° Autismo Livorno
° Autismo Arezzo
° Autismo Toscana
° Autismo Casa di Ventignano
, Fucecchio (Firenze)
° Autismo Apuania, Massa Carrara
° Autismo Siena Piccolo Principe
° Iron Mamme, Grosseto
° Autismo Toscana, Sezione di Firenze
° Associazione Agrabah, Pistoia
° Autismo Pisa, Pisa e Valdera
° Autismo In Blu, Valdinievole (Pistoia)

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