Per una cultura del lavoro accogliente verso la disabilità

«Abbiamo voluto affiancare all’attività di assistenza del lavoratore con sclerosi multipla – protagonista, suo malgrado, di vicende lesive dei propri diritti – un’attività di sensibilizzazione e formazione rivolta agli stessi datori di lavoro»: così l’AISM di Roma (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), presenta il progetto “Azienda Consapevole 2.0”, promosso in collaborazione con l’ANF (Associazione Nazionale Forense) e consistente appunto in un programma di sensibilizzazione e formazione rivolto alle aziende e ai loro consulenti, incentrato sul tema della disabilità e del lavoro

Progetto AISM-ANF "Azienda Consapevole 2.0"

Un’immagine dell’incontro che ha inaugurato in marzo il Progetto “Azienda Consapevole 2.0”

«La nostra Associazione – dichiarano dall’AISM di Roma (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) – è costantemente impegnata nella tutela e nella salvaguardia dei diritti delle persone con sclerosi multipla, in qualunque àmbito della loro vita, compreso quello lavorativo. Nel corso dell’ultimo quinquennio si è ritenuto necessario affiancare alla preesistente attività di assistenza del lavoratore con sclerosi multipla – protagonista, suo malgrado, di vicende lesive dei propri diritti – un’attività di sensibilizzazione e formazione rivolta agli stessi datori di lavoro».
Nasce da questa consapevolezza il progetto promosso dalla stessa AISM di Roma, in collaborazione con l’ANF (Associazione Nazionale Forense), denominato Azienda Consapevole 2.0, consistente appunto in un programma di sensibilizzazione e formazione rivolto alle aziende e ai loro consulenti, incentrato sul tema della disabilità e del lavoro.

«La nostra determinazione – sottolineano ancora dall’Associazione capitolina – deriva dall’avere verificato sul campo la necessità di porre in essere un intervento di carattere preventivo e, per tale ragione, certamente più efficace, rispetto ad una un’azione successiva – e in molti casi tardiva – rivolta concretamente soltanto verso una specifica e peculiare vertenza tra un dipendente e la propria azienda. In altri termini, il nuovo impegno che l’AISM intende promuovere oggi è guidato dall’idea (si spera non soltanto platonica) di innescare all’interno di ogni articolazione aziendale e societaria, una cultura organizzativa che sia disability friendly, ovvero “accogliente nei confronti delle persone con disabilità”, un nuovo modello organizzativo che, contemperando le esigenze del dipendente con disabilità con quelle produttive e gestionali del datore di lavoro, sia in grado di sviluppare soluzioni spesso vantaggiose per entrambe le parti».

Nella sua prima fase, l’iniziativa prevede un ciclo di seminari e tavole rotonde, durante i quali affrontare alcune tra le tematiche più sensibili inerenti alla gestione del rapporto di lavoro in essere con un dipendente con disabilità.
Il primo incontro si è avuto nel marzo scorso, sul tema La malattia e il periodo di comporto per un dipendente disabile, mentre i prossimi (tutti presso la Sala Convegni dell’INAIL di Roma, in Piazza 5 Giornate, 3) sono in programma per il 17 aprile (Prestazione lavorativa del dipendente disabile. CDriticità, prospettive e modelli di organizzazione del lavoro: dal Telelavoro allo Smart Working), il 15 maggio (La gestione del rapporto di lavoro del dipendente disabile. Il Disability Management: caratteri, requisiti e potenzialità) e il 12 giugno (Il welfare aziendale: un’opportunità su misura per il lavoratore disabile).

Destinatari del progetto, oltre naturalmente al mondo delle imprese, sono i consulenti delle medesime aziende (avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro), ovvero figure che possano veicolare e indirizzare le proprie aziende-clienti verso lo sviluppo di un’etica disability friendly, per 365 giorni l’anno, ma anche le Associazioni di categoria datoriali, altro imprescindibile anello di congiunzione tra ogni tentativo di svolta etico-organizzativa e la realizzazione di esso. (S.B.)

È previsto il riconoscimento di crediti formativi da parte dell’Ordine Avvocati di Roma per ciascun singolo incontro (3 crediti formativi) o per l’intero ciclo (12 crediti formativi). Per ulteriori informazioni e approfondimenti: aismroma@aism.it; anfroma@gmail.com.

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