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Un amico per volare

Franco e Andrea Antonello

Franco e Andrea Antonello, ideatori dell’Impresa Sociale I Bambini delle Fate, che opera sostenendo progetti di inclusione per i giovani con disturbo dello spettro autistico

Una signora di Trento, Raffaella Caldonazzi, spentasi a 91 anni, ha destinato un cospicuo lascito alla Fondazione I Bambini e le Fate di Franco e Andrea Antonello, che opera da anni in tutta Italia, sostenendo progetti di inclusione per i giovani con disturbi dello spettro autistico.
La signora Caldonazzi aveva conosciuto la loro storia grazie al libro di Fulvio Ervas Se ti abbraccio non aver paura, “caso editoriale” del 2012, al quale il nostro giornale aveva dedicato a suo tempo una lunga intervista con lo stesso Ervas, e del quale arriverà presto anche l’adattamento cinematografico Tutto il mio folle amore, diretto da Gabriele Salvatores e interpretato da Valeria Golino, Diego Abatantuono, Claudio Santamaria e Giulio Pranno.
Grazie a tale lascito, dunque, potranno partire anche in Trentino e in Val di Non i progetti di inclusione della Banca del Tempo Sociale dei Bambini delle Fate, in collaborazione con la Fondazione Trentina per l’Autismo e il Liceo Bertrand Russell di Cles (Trento).

«Il progetto – spiegano dalla Fondazione Trentina per l’Autismo – si chiama Un amico per volare e offrirà ai ragazzi con autismo occasioni di amicizia e tempo libero da trascorrere con i pari, e a studenti e studentesse l’opportunità di fare un’esperienza di crescita nel mondo del sociale. La nostra Fondazione formerà gli studenti e coordinerà le attività attraverso un proprio referente, che valuterà mensilmente il loro operato e lo comunicherà alla scuola per il riconoscimento dei crediti formativi. Inoltre, lo studente più meritevole riceverà dai Bambini delle Fate una borsa di studio. Tutti i ragazzi, infine, saranno premiati, ottenendo dei buoni mensili da utilizzare in libreria e per articoli elettronici».

«Collaboriamo da anni con I Bambini delle Fate – dichiara Giovanni Coletti, presidente della Fondazione trentina -, ma è stata una sorpresa inattesa, per la quale non possiamo che ringraziare di cuore la signora Raffaella, che ha conosciuto il dolore e la solitudine, perdendo il bene più grande, un figlio di vent’anni, e dieci anni dopo il marito, ma ha saputo rivolgere il suo pensiero a chi è in difficoltà e ha trasformato la sofferenza in speranza per tante persone che affrontano quotidianamente la durezza dell’autismo».

Non resta quindi che attendere la mattinata di lunedì 13 maggio, quando per presentare personalmente il progetto Un amico per volare, arrivano al Liceo Russell di Cles proprio Franco e Andrea Antonello. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@fondazionetrentinaautismo.it (Elena Gabardi).

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