Mi merito un Amore!

Si chiama così la serata-evento promossa per domani, 14 maggio, a Roma, dall’Associazione di Promozione Sociale Abili Oltre, contro la violenza e le molestie sessuali sulle donne con disabilità ed è lo stesso nome di una campagna lanciata dalla medesima organizzazione, per il riconoscimento del diritto alla sessualità e alla riproduzione delle persone con disabilità, oltreché del concorso che verrà presentato sempre il 14 maggio

Particolare di donna in carrozzina«Il filo inquietante che unisce i molteplici approcci al mondo della disabilità è quello della scarsa, se non nulla, considerazione del profilo sessuale della Persona con disabilità. È per questo che, attraverso una ricerca che parte dalla drammaticità di statistiche sulla violenza alle Donne con disabilità, abbiamo voluto organizzare un incontro che realizzasse una più attenta e approfondita riflessione della società civile sulla necessità di ripensare a politiche di intervento al di fuori della mera assistenza, che garantiscano il diritto delle Persone con disabilità ad una effettiva piena dignità, a cominciare dal riconoscimento dei diritti inerenti alla sessualità e alla riproduzione».
A dirlo è Marino D’Angelo, presidente dell’Associazione di Promozione Sociale romana Abili Oltre, che nei mesi scorsi, tra l’altro, ha lanciato in occasione dell’8 Marzo una campagna di sensibilizzazione per il riconoscimento del diritto alla sessualità e alla riproduzione delle persone con disabilità, oltre a sottoscrivere, come già tante altre organizzazioni, il Secondo Manifesto sui diritti delle Donne e delle Ragazze con Disabilità nell’Unione Europea.

Per domani, 14 maggio, Abili Oltre ha organizzato allo Spazio WEGIL di Roma (Largo Ascianghi, 5-Viale Trastevere, ore 18), una serata-evento a ingresso libero, intitolata Mi merito un amore!, contro la violenza e le molestie sessuali sulle donne con disabilità.
«Nel nostro pianeta – scrivono da Abili Oltre -, le donne con disabilità sono stimate in 300 milioni, il 10% della popolazione mondiale. Nell’Unione Europea, la stima è pari ad almeno 40 milioni, il 16% delle cittadine dell’Unione stessa. Tra queste, si ritiene che il 40% subisca violenza, ma un’ulteriore ricerca stima invece attorno all’80% la percentuale di donne con disabilità vittime di violenza nel Vecchio Continente. L’insufficienza e l’approssimazione dei dati che ogni ricercatore non può far a meno di constatare è già di per sé un indicatore della disattenzione e sottovalutazione del fenomeno. Con l’incontro del 14 maggio, dunque, vogliamo far conoscere da vicino la materia e lanciare una campagna contro la violenza e le molestie sessuali sulle donne con disabilità».

Dopo i saluti istituzionali di Vincenzo Zoccano, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con Delega alla Famiglia e alle Disabilità e di Sabrina Alfonsi, presidente del 1° Municipio di Roma Capitale, l’incontro prevede la performance d’arte sul tema Il dono, la potenza, il genio dell’imperfezione, con una relazione dell’italianista Stella Fanelli, che inserirà lungo la diacronia della storia dell’arte e della letteratura il talento, l’opera e il valore ineguagliabile delle donne con disabilità, tramite letture tratte da La lunga vita di Marianna Ucrìa di Dacia Maraini e la proiezione di filmati che, estrapolati dalla storia del cinema, racconteranno per immagini il dolore e la passione nella disabilità femminile.
Ad integrare tale percorso, ci saranno delle t-shirt illustrate con opere realizzate appositamente da noti artisti contemporanei che andranno a sostenere la campagna di Abili Oltre.

Seguirà l’incontro-dibattito sulla Disabilità violata, con la partecipazione di autorevoli esponenti della Cultura, del Giornalismo, dell’Associazionismo, del Mondo della Disabilità, delle Istituzioni e delle Parti Sociali.
A conclusione della serata, verrà offerta una cena per finanziare il progetto, con piatti della tradizione italiana realizzati con prodotti provenienti da realtà produttive solidali e servizio a cura dell’Equipaggio della Fiducia, gruppo di lavoro composto da ragazze e ragazzi con e senza disabilità.

E da ultimo, ma non ultimo, il lancio del concorso d’arte Mi merito un amore!, «concorso-intervista alla fascia mediana della generazione Z [nati tra il 1995 e il 2012, N.d.R.] del nostro Paese – come spiegano i promotori -, per indurre una parte della società maggiormente esposta, come soggetti attivi e passivi, a una riflessione sui temi dell’identità di genere senza barriere, della violenza e del bullismo sessuale e sulle ragioni dell’Amore vissuto e negato. L’esplorazione riguarderà i nuovi linguaggi su quello che è e sarà la relazione amorosa del terzo millennio, con l’obiettivo di dare contenuto e volto all’Amore Cortese ed a quello Molesto, ai suoi accenti contemporanei, al bullismo ed alla violenza sessuale, alla Nova Famiglia ed alle solitudini, alle mutate gabbie dell’istinto ed ai cortocircuiti  tra l’ Amore virtuale e quello fisico». (S.B.)

A questo link è disponibile il programma completo della serata-evento del 14 maggio a Roma. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: abilioltre@gmail.com.

Per approfondire ulteriormente il tema Donne e disabilità, oltreché fare riferimento al lungo elenco di testi da noi pubblicati, presente a questo link, nella colonnina a destra dell’articolo intitolato Voci di donne ancora sovrastate, se non zittite, si può anche accedere al sito di Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli, Peccioli (Pisa), alle Sezioni dedicate rispettivamente ai temi: Donne con disabilità, La violenza nei confronti delle donne con disabilità e Tutto sul Secondo Manifesto Europeo sui Diritti delle Donne e Ragazze con Disabilità.

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