L’accessibilità e l’usabilità dell’ambiente costruito

«Le norme standard sono strumenti cruciali per supportare l’implementazione dell’approccio al Design for All (“progettazione per tutti”) nell’ambiente costruito, sia in Europa che in tutto il mondo. Sono ora in dirittura d’arrivo nuovi documenti all’avanguardia per l’approccio ad una migliore accessibilità nell’ambiente costruito. Ma spetterà ai Governi e alle Amministrazioni Locali, e anche alla sensibilità dei progettisti, recepirne le istanze»: lo scrive Isabella Tiziana Steffan, coinvolta direttamente nel gruppo di lavoro europeo che sta portando a quelle nuove norme standard

Elaborazione grafica che rappresenta il Design for All ("progettazione per tutti")

Un’elaborazione grafica che ben rappresenta il Design for All (“progettazione per tutti”)

Si è svolto il 5 giugno scorso a Bruxelles un seminario durante il quale è stata illustrata la struttura del Progetto Europeo Standard prEN 17210, denominato Accessibility and usability of the built environment – Functional requirements (“Accessibilità e usabilità dell’ambiente costruito – Requisiti funzionali”), ovvero della prima norma standard europea in questa specifica materia.
A spiegare il lungo percorso che ha portato a questo risultato è Isabella Tiziana Steffan, componente del gruppo di esperti di vari Paesi che vi lavorano da anni.

Ci sono molti esempi nell’ambiente costruito in cui edifici o spazi pubblici non offrono un adeguato livello di accessibilità: infatti, anche se la maggior parte delle barriere architettoniche si trova per lo più in edifici esistenti, ci sono pure molti nuovi manufatti che continuano ad essere costruiti con un livello di accessibilità non soddisfacente per tutti gli utenti.
L’accessibilità è essenziale per le persone con disabilità, affinché siano in grado di esercitare i loro diritti e la piena partecipazione nella società, ed è essenziale anche per garantire l’accesso ai trasporti, al tempo libero e alle strutture culturali.

Nella Strategia dell’Unione Europea sulla Disabilità 2010-2020, in accordo con la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, la Commissione Europea si è proposta di utilizzare strumenti legislativi e di standardizzazione per migliorare l’accessibilità per le persone con disabilità. Attraverso i cosiddetti “Mandati”, la Commissione stessa richiede dunque agli organismi europei di normazione (ESOs) di sviluppare e adottare norme a sostegno delle politiche e della legislazione europea. A tale scopo CEN (Comitato Europeo di Normazione), CENELEC (Comitato Europeo di Normazione Eletttrotecnica) ed ETSI (Istituto Europeo degli Standard nelle Telecomunicazioni) stanno da tempo lavorando su una serie di norme riguardanti l’accessibilità, all’insegna di un approccio Design for All (“progettazione per tutti). Sono stati quindi avviati:
° Il Mandato 376 (M376, inizio nel 2005), Accessibility requirements for public procurement of products and services in the ICT domain (“Requisiti di accessibilità per gli appalti pubblici di prodotti e servizi in àmbito di Tecnologie della Comunicazione e dell’Informazione-ICT”), con cui è stato pubblicato il primo standard CEN-CENELEC-ETSI per i prodotti e la fornitura di servizi ICT accessibili.
Ne è risultata, nel 2015, la norma standard EN 301 549 (Accessibility requirements suitable for public procurement of ICT products and services in Europe).

° Il Mandato 473 (M473, inizio nel 2010), Standardization mandate to include Design for All in relevant new and existing standardization initiatives (“Mandato di standardizzazione per includere il Design for All nelle nuove e già esistenti iniziativa di standardizzazione”).
La relativa norma standard EN 17161 (Design for All – Accessibility following a Design for All approach in products, goods and services – Extending the range of users), è stata resa pubblica lo scorso anno.

° Il Mandato 420 (M420, inizio nel 2008), relativo alla standardizzazione dei requisiti per gli appalti pubblici relativi all’ambiente costruito, vale a dire edifici e luoghi pubblici, parcheggi, strade, scuole, ospedali, impianti sportivi ecc., comprese le strutture dei trasporti pubblici.
Ebbene, a proposito di quest’ultimo Mandato, dalla relazione congiunta del 20 novembre 2011, che ha chiuso la prima parte dei lavori, prodotta dal team di progetto A & Project Team B in CEN / BTWG 207 (Accessibilità nell’ambiente costruito) e CENELEC / BTWG 101-5 (Usabilità e sicurezza dei prodotti elettrici con riferimento alla persone con bisogni speciali), è emerso che negli Stati Membri sono in vigore molti regolamenti, norme e linee guida volti alla progettazione e alla realizzazione di un ambiente costruito accessibile e che sono pochissimi i requisiti di accessibilità ed elementi edilizi non adeguatamente normati; tuttavia, le differenti pratiche legislative e politiche, i diversi punti di vista culturali e l’aspettativa dei ruoli che i regolamenti e le norme svolgono hanno portato alla compresenza di differenti metodi applicati.
Un altro dato significativo consiste nel fatto che le norme riguardanti le esigenze delle persone con difficoltà motorie superano di gran lunga quelle per tutte le altre disabilità (per esempio, nel 75% dei Paesi oggetto della rilevazione, le persone con allergie non vengono per nulla prese in considerazione).

Il bando di gara per la seconda parte di M420 è stato lanciato nel mese di gennaio del 2016 dal CEN-CENELEC.
Monica Klenovec (project team leader) insieme a Katerina Papamichail, Søren Ginnerup, Delfín Jiménez, Carol Thomas, Eoin O’Herlihy (fino al mese di gennaio del 2017) e a chi scrive [Isabella Tiziana Steffan, N.d.R.], in qualità di architetti e progettisti esperti, abbiamo sviluppato, sulla base dei risultati della prima fase, una norma europea (PrEN) contenente una serie di requisiti europei di accessibilità funzionale all’ambiente costruito, da usare come specifiche tecniche o criteri per l’aggiudicazione di appalti pubblici (con riferimento alle Direttive sugli appalti pubblici) che potrebbero essere utilizzati anche nel contesto di altre normative e politiche, oltre che in contesti privati.
Una prima relazione tecnica (TR1) supporterà questa norma, descrivendo i criteri di prestazione tecnica per il soddisfacimento dei suddetti requisiti, con un insieme di valori per le prestazioni accettabili minime o una gamma/classi di valori tecnici per prestazioni accettabili minime.
Una seconda relazione tecnica (TR2) conterrà i documenti e i format per la dichiarazione e la certificazione di conformità. Si prevede il completamento dei lavori del Mandato M420 entro la fine di questo primo semestre del 2019.

La principale norma standard di riferimento è la ISO 21542 [ISO sta per Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione, N.d.R.], denominata Accessibility and usability of the built environment, ora in fase di revisione, anche da parte di alcuni membri che hanno partecipato allo sviluppo della prEN, al fine di armonizzare il più possibile questi due standard.
Una prima bozza della prEN 17210 (Accessibilità e usabilità dell’ambiente costruito – Requisiti funzionali) è stata sviluppata e inviata per i commenti ai membri partecipanti di diversi Enti e Associazioni di Standard europei ed è ora in dirittura d’arrivo la bozza finale, da sottoporre a un’ulteriore revisione da parte di CEN-CENELEC JTC11 (Accessibilità nell’ambiente costruito).
I Paesi coinvolti nella valutazione sono: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, ex Repubblica iugoslava di Macedonia e Regno Unito.
L’Italia, in particolare, ha appositamente istituito, nel maggio del 2017, un nuovo gruppo di lavoro WG 32 (Accessibilità e usabilità dell’ambiente costruito) all’interno di UNI-TC 033 (Prodotti, processi e sistemi per l’ambiente edificato), per relazionarsi con le attività internazionali, presieduto da chi scrive.

Gli standard sono strumenti cruciali per supportare l’implementazione dell’approccio al Design for All nell’ambiente costruito, sia in Europa che in tutto il mondo: alla conclusione dei lavori del CEN-CENELEC JTC 11, e con la revisione della norma ISO 21542, saranno disponibili nuovi documenti all’avanguardia per l’approccio ad una migliore accessibilità nell’ambiente costruito. Spetterà ai Governi e alle Amministrazioni Locali, ma anche alla sensibilità dei progettisti, recepirne le istanze.

Architetto ed ergonomo, esperto del Gruppo di Lavoro Europeo M420 (Mandato 420 – Fase II), sulla standardizzazione dei requisiti per gli appalti pubblici relativi all’ambiente costruito. Il presente contributo è già apparso in «Arcipelago Milano. Settimanale milanese di politica e cultura» e viene qui ripreso, con alcuni riadattamenti al diverso contesto, per gentile concessione.

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