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Giovani studenti che progettano in favore della disabilità

Istituto Amsicora di Olbia al sesto Concorso "Uguali e Diversi - Premio Alfonso De Roberto"

Foto di gruppo per l’Istituto Amsicora di Olbia al sesto Concorso “Uguali e Diversi – Premio Alfonso De Roberto”. Sul tavolo è visibile il caschetto per ciechi e ipovedenti, premiato nell’àmbito di tale iniziativa

Promosso a Olbia dalla Fondazione De Roberto-Tognotti, il Concorso Uguali e DiversiPremio Alfonso De Roberto si rivolge agli studenti delle scuole superiori, chiedendo loro di dare vita a idee, riflessioni e progetti utili ad abbattere le barriere che ostacolano l’uguaglianza tra i cittadini.
Nell’ultima edizione dell’iniziativa (la sesta), due importanti riconoscimenti – tra cui il Premio sensibilMente, destinato ai progetti più significativi rivolti alla disabilità – sono andati al casco per ciechi e ipovedenti presentato dalla Classe Quinta C dell’Istituto di Istruzione Superiore Amsicora Ipia di Olbia, con il supporto del professor Ciro Punzo.
Di che cosa si tratta? Per descriverlo, ben volentieri cediamo la parola agli stessi studenti che lo hanno realizzato.

«Il casco per persone con disabilità visiva – spiegano – è nato osservando Angela (nome di fantasia), una ragazza solita frequentare il nostro Istituto, che mostrava incertezze nella deambulazione autonoma, a causa di problemi visivi, sia negli ambienti interni che esterni,  necessitando quindi di continuo supporto. Ci siamo posti pertanto il problema di provare a creare un supporto tecnologico a basso costo utilizzabile da Angela, che le permettesse di acquisire una maggiore autonomia di movimento.
Abbiamo pensato a un casco simile a quello da ciclista, leggero, che emanasse vibrazioni in prossimità di ostacoli a una distanza di 40 centimetri a destra e sinistra e 150 centimetri frontali, utilizzando una tecnologia a ultrasuoni. Gli ultrasuoni sono onde meccaniche sonore che, a differenza dei fenomeni acustici propriamente detti, possiedono frequenze superiori a quelle mediamente udibili da un orecchio umano e che riflettendosi sugli oggetti permettono di calcolare ad esempio le distanze; lo stesso termine ultrasuono indica appunto ciò che è al di là del suono. Sono speciali onde che trovano applicazione anche nel settore dell’elettronica, come ad esempio nei dispositivi per il parcheggio delle auto, ma anche nel campo medico attraverso l’ecografia diagnostica.
Il software è stato sviluppato in classe dai noi ragazzi della Quinta del Settore Elettrico, mentre l’hardware è stato assemblato dagli alunni della Quinta C del Corso Produzioni Nautiche nel laboratorio dell’Istituto. Dopo l’assemblaggio si è proceduto al caricamento del software su scheda elettronica, verificandone il corretto funzionamento . Avendo superato tutti i test con soddisfazione, si è passati alla fase realizzativa, trasferendo tutti gli elementi sul casco.
Il test finale è stato poi eseguito nell’Istituto, con la preziosa e insostituibile collaborazione di Angela, che dopo averlo utilizzato in varie situazioni, se n’è dichiarata soddisfatta».

Si tratta dunque di un prototipo che suggerisce la possibilità di nuove tecnologie per migliorare la qualità della vita delle persone cieche e ipovedenti e apre a possibili evoluzioni, sempre più sofisticate, poco invasive e raffinate.
I laboratori dell’Amsicora di Olbia, del resto, non sono nuovi alla produzione di tecnologie  dedicate alla disabilità. Nel 2016, infatti, l’Istituto è stato premiato dall’Enel per la valigetta domotica, sistema compatto di domotica per abitazioni di persone con disabilità. Nel 2017, inoltre, è stato presentato e premiato, sempre al Concorso Uguali e Diversi – Premio Alfonso De Roberto, l’acquaciclo, sostanzialmente il prototipo di una handbike acquatica, che permette  di fruire dei litorali della zona da parte delle persone con disabilità motoria, collegandosi quindi all’àmbito più esteso del turismo accessibile.
Ciò che appare di particolare rilevanza è che tali progetti siano ideati e realizzati da ragazzi molto giovani che dimostrano una sensibilità spiccata verso il mondo della disabilità.

Presidente dell’Associazione sensibilMente di Olbia.

Scrivendo all Associazione sensibilMente (sensibilmenteonlusolbia@gmail.com), è possibile richiedere un video in cui viene descritta la realizzazione del caschetto per ciechi e ipovedenti, premiato al Concorso Uguali e Diversi – Premio Alfonso De Roberto.

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