Non passa mai di moda la “bufala” dei “falsi invalidi”

«Quella dichiarazione è inquietante perché evoca la recente stagione delle campagne contro i cosiddetti “falsi invalidi” (1.250.000 controlli dal 2009 al 2015), una vera e propria “caccia alle streghe” che, al di là della propaganda, non ha prodotto utilità di peso, che partiva da luoghi comuni e che ha finito per alimentare stigma, pregiudizio ed enormi disagi per le persone con disabilità e per le loro famiglie»: così la Federazione FISH commenta quanto dichiarato in televisione dal ministro dell’Interno Salvini, rispetto a un «nuovo controllo a tappeto delle presunte invalidità»

Viso di uomo con mano sul volto ed espressione di sconforto«Quella dichiarazione è inquietante perché evoca la recente stagione delle campagne contro i cosiddetti “falsi invalidi” (1.250.000 controlli dal 2009 al 2015), una vera e propria “caccia alle streghe” che, al di là della propaganda, non ha prodotto utilità di peso, che partiva da luoghi comuni e che ha finito per alimentare stigma, pregiudizio ed enormi disagi per le persone con disabilità e per le loro famiglie, generando in aggiunta un sovraccarico per l’INPS del tutto immotivato, inefficace e foriero di rallentamenti dell’ordinaria amministrazione, oltre che di contenzioso».
Lo si legge in una nota della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), a proposito di quanto dichiarato dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, durante la puntata dell’11 giugno della trasmissione televisiva Porta a Porta, quando h annunciato che «stiamo preparando con il ministro Fontana anche un controllo a tappeto delle invalidità presunte con la radiazione dei medici che hanno certificato una invalidità che tale non è».

«Evidentemente – prosegue la nota della FISH – quella lezione non è servita: infatti, si è ancora fermi agli stessi luoghi comuni e alla convinzione di facili ed eclatanti “soluzioni” che dimostrano anche una scarsa conoscenza dei percorsi, degli iter, delle responsabilità. È inoltre singolare che, nelle attuali dinamiche politiche, venga lanciata da esponenti dell’Esecutivo in quota Lega una misura che non è affatto nel Contratto per il Governo del cambiamento, senza che il primo azionista della Maggioranza, il Movimento 5 Stelle, abbia ancora replicato su un tema di tale delicatezza».

«Analizzeremo opportunamente e doverosamente i contenuti dell’eventuale proposta – commenta Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH – , monitorando gli eventi e facendo valere le nostre ragioni e le nostre posizioni con ogni azione, anche forte se del caso. Non abbiamo mai pensato di negoziare i diritti delle persone con disabilità: non lo abbiamo fatto in passato, non lo faremo oggi». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@fishonlus.it.
Nella colonnina a destra del nostro articolo intitolato Ci cascan tutti, nella trappola del “falso invalido”! (a questo link), è disponibile l’elenco dei nostri principali testi di questi anni, dedicati all’infruttuosa cosiddetta “caccia al falso invalido”.

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