L’accessibilità dei supermercati e l’abitudine di spesa degli ipovedenti

È stato presentato presso la sede dell’IRIFOR Emilia Romagna e dell’UICI della medesima Regione, il “Progetto di ricerca sull’accessibilità dei supermercati e sulle abitudini di spesa degli ipovedenti”, iniziativa proposta da Monica Simone, dottoranda dell’Università di Bologna, con l’obiettivo di approfondire un’attività quotidiana importante nella vita di ognuno, quale il fare la spesa, analizzandone le componenti, dall’orientarsi nello spazio del supermercato al leggere prezzi ed etichette, in termini di accessibilità

Marco Trombini, Andrea Prantoni, Monica Simone e Massimo Vita

Da sinistra: Marco Trombini, presidente dell’UICI Emilia Romagna, Andrea Prantoni, presidente dell’UICI di Bologna, Monica Simone, dottoranda dell’Università di Bologna e Massimo Vita, vicepresidente nazionale dell’IRIFOR, durante la presentazione del “Progetto di ricerca sull’accessibilità dei supermercati e sulle abitudini di spesa degli ipovedenti”

È stato presentato nel luglio scorso, presso la sede dell’IRIFOR Emilia Romagna (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione dell’UICI) e dell’UICI Regionale (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), il Progetto di ricerca sull’accessibilità dei supermercati e sulle abitudini di spesa degli ipovedenti, iniziativa proposta da Monica Simone, dottoranda del Dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell’Università di Bologna, con l’obiettivo di approfondire un’attività quotidiana importante nella vita di ognuno, quale il fare la spesa, analizzandone le componenti, dall’orientarsi nello spazio del supermercato al leggere prezzi ed etichette, in termini di accessibilità.

«Secondo i più recenti dati di IAPB Italia* – ha spiegato per l’occasione Simone – l’ipovisione interessa nel nostro Paese più di un milione e 300.000 persone, numero che rende rilevante lo studio di strategie volte a migliorare l’accessibilità dei luoghi pubblici e l’agilità delle attività quotidiane per le persone coinvolte. Scopo di questa ricerca è appunto quello di analizzare le risorse e le limitazioni presenti nello spazio del supermercato, adottando la prospettiva delle e degli utenti ipovedenti, in modo da trarre informazioni utili per ripensare tale spazio in termini di un’accessibilità e agilità d’uso il più possibile inclusive».
«Fare la spesa – ha concluso – è un’attività quotidiana che si rende rilevante sia in relazione alla qualità della vita delle persone in condizione di ipovisione, sia in relazione alle possibilità di ricerca. Il supermercato, infatti, è uno spazio particolarmente ricco di stimoli sensoriali e al contempo uno spazio dotato di un certo grado di flessibilità e inclinazione al cambiamento, aspetti che lo rendono un possibile laboratorio di buone pratiche di accessibilità e inclusione».

Alla ricerca, dunque, che vede attivamente coinvolte l’UICI di Bologna e la Presidenza Nazionale dell’IRIFOR, hanno collaborato dieci coppie, includenti ciascuna un partecipante ipovedente ai fini di un’indagine empirica sul campo. Le coppie, infatti, si sono recate al supermercato e nell’eseguire un’operazione quotidiana come quella di fare la spesa, sono state riprese da Monica Simone. Successivamente, in base ai dati raccolti, verrà preparato un questionario che l’IRIFOR presenterà a livello nazionale.

L’ideazione del progetto si è avvalsa del contributo di Marco Fossati, istruttore di Orientamento e Mobilità e Autonomie Personali, nonché della supervisione di Renata Galatolo, docente associata di Psicologia al Dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell’Università di Bologna.
La realizzazione dell’iniziativa sarà a carico dello stesso Dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell’Ateneo bolognese, in particolare del gruppo di ricerca in Scienze Cognitive e del Dottorato in Philosophy, Science, Cognition and Semiotics. (M.M. e S.B.)

*Lo IAPB è l’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Marzia Mecozzi (m.mecozzi@audiotre.com).

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