Disabilità e giornalismo: per un linguaggio non discriminatorio

Come parlare di disabilità sui media senza stereotipi e con un linguaggio inclusivo: sarà questo il tema dell’incontro formativo “Disabilità e giornalismo: per un linguaggio non discriminatorio”, rivolto principalmente agli operatori dell’informazione, ma aperto a tutti, organizzato da Maria Chiara ed Elena Paolini per il 21 settembre a Senigallia (Ancona). «Perché purtroppo – come sottolineano le promotrici dell’iniziativa – molto di ciò che riguarda le persone con disabilità viene tuttora riportato nei giornali con un linguaggio medicalizzante e abbastanza patetico»

Foto in bianco e nero di vecchia macchina da scrivere UnderwoodInsieme alla sorella Elena, aveva di fatto dato vita, nel 2017, con una lettera aperta inviata al Governo di allora, a Liberi di Fare (Movimento per la vita indipendente delle persone disabili), rete autorganizzata che successivamente ha promosso in tempi diversi una serie di manifestazioni in altrettante città italiane, per il diritto alla vita indipendente e all’assistenza personale.
Ora Maria Chiara Paolini, donna con disabilità motoria e promotrice anche della pagina Facebook Witty Wheels, sempre affiancata dalla sorella, ha organizzato per il pomeriggio del 21 settembre al Palazzetto Baviera di Senigallia, in provincia di Ancona (ore 16), un incontro formativo intitolato Disabilità e giornalismo: per un linguaggio non discriminatorio, rivolto principalmente agli operatori dell’informazione, ma aperto a tutti, su un tema quanto mai interessante e attuale, ovvero su come parlare di disabilità sui media senza stereotipi e con un linguaggio inclusivo. «Purtroppo – sottolineano infatti Maria Chiara ed Elena Paolini – molto di ciò che riguarda le persone con disabilità viene tuttora riportato nei giornali con un linguaggio medicalizzante e abbastanza patetico».

Questi, in sintesi, i temi di cui si parlerà durante l’incontro di Senigallia: il linguaggio intorno alla disabilità e i termini accettati oggi; perché è importante una rappresentazione realistica nei media; modello medico versus modello sociale; abilismo, la discriminazione sulla base della disabilità; il concetto di Inspiration Porn (o “porno motivazionale”); il rapporto tra i media e i crimini di odio (Hate Crimes); il concetto di Institutional Bias: il pregiudizio per cui è accettabile che le persone disabili siano spesso vittime di segregazione; esempi concreti di linguaggio giornalistico discriminatorio.

Assieme alle sorelle Paolini, salirà sul palco dei relatori Benedetta Pintus, fondatrice del collettivo femminista Pasionaria.it e giornalista facente parte della rete GIULIA (Giornaliste Indipendenti, Unite, Libere e Autonome), che si occupa di una rappresentazione della realtà lontana dagli stereotipi, contrastando ogni tipo di informazione discriminante. (S.B.)

Per coprire le spese dell’organizzazione, Maria Chiara ed Elena Paolini hanno anche avviato una raccolta fondi nel web, che ha già ottenuto ottimi risultati. Per ogni informazione e approfondimento, accedere alla pagina Facebook dedicata all’evento o scrivere a wittywheels.blog@gmail.com.

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