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L’epilessia e l’avvio del nuovo anno scolastico

Somministrazione non specialistica del farmaco a una bimba con epilessia

Somministrazione non specialistica del farmaco a un bimbo con epilessia

«Per un buon avvio del nuovo anno scolastico e l’inclusione degli alunni con epilessia, stiamo inviando a tutte le scuole d’Italia un foglio informativo, denominato GRAZIE Scuola [disponibile a  questo link , N.d.R.], con l’obiettivo specifico di favorire, in modo solidale e condiviso, la gestione di crisi epilettiche e – se necessario in caso di crisi epilettiche prolungate – per la somministrazione dei farmaci»: lo si legge in una nota diffusa dall’AICE (Associazione Italiana Contro l’Epilessia), a firma del presidente Giovanni Battista Pesce, che sta appunto inviando il citato foglio informativo GRAZIE Scuola in formato plastificato a oltre 16.000 scuole primarie – ritenute quelle ove maggiore è l’impatto della criticità legata all’epilessia – e in copia elettronica a tutte le altre circa 44.000 scuole.

«Secondo l’ISTAT – spiega il Presidente dell’AICE, Associazione aderente alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – l’epilessia è tra le patologie croniche di maggiore impatto per le scuole, rispetto alle chiamate al 118, con il 41,72% dei casi nella scuola primaria e il 34,49% nella scuola secondaria di primo grado. In parallelo, va ricordato che la somministrazione non specialistica in orario scolastico di farmaci che non prevedono alcuna competenza medica o discrezionalità, è una conquista che la nostra Associazione ha conseguito per tutte le patologie, ottenendo le relative Raccomandazioni Ministeriali del 2005. Da allora una serie di buone prassi si sono consolidate, trasformando queste criticità in un momento di crescita per tutta la comunità scolastica, così come riconosciuto, ad esempio, anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla Scuola Brandi di Riccione, con la targa Alfieri d’Italia 2019. Ed è anche da allora che, per interrompere le crisi prolungate, si è passati da un unico farmaco a somministrazione rettale a un altro farmaco a somministrazione buccale. Attualmente ci stiamo adoperando perché un ulteriore farmaco già disponibile negli Stati Uniti, sotto forma di spray nasale, venga reso disponibile anche in Italia».

«L’AICE e la FISH cui aderiamo – conclude Pesce – intendono dunque, con la presente campagna, esprimere un “grazie” alla Scuola Italiana, che dal 1971 include nelle classi ordinarie gli alunni con disabilità, pur rimanendo impegnati a far sì che vengano superate le numerose persistenti criticità come, ad esempio e tra l’altro, la carenza e il balletto degli incarichi, in particolare per il sostegno, ad ogni avvio dell’anno scolastico». (S.B.)

Il foglio informativo GRAZIE Scuola, realizzato dall’AICE, è stato anche presentato sul Notiziario dell’Associazione, accompagnato da una lettera del ministro per l’Istruzione, Università e Ricerca Marco Bussetti e un intervento di Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che qui di seguito riprendiamo.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: assaice@gmail.com.

Se molti sono i risultati conseguiti
di Vincenzo Falabella*
Verso una piena cittadinanza delle persone con disabilità e delle loro famiglie, tante sono ancora le battaglie che le Associazioni dovranno vincere per raggiungere la pienezza del risultato.
Un impegno che la FISH e le Associazioni, come l’AICE, che la costituiscono, hanno incardinato su valori universalistici, rigettando un approccio corporativo scandito sulle distinte patologie.
Ne è un valido esempio la Scuola Italiana che rappresenta, oggi nel nostro Paese, una delle migliori realtà d’inclusione ed è per questo che spesso molte sue conquiste hanno avuto determinanti riflessi su altri contesti di vita.
Si ricordi ad esempio la battaglia avviata nel 1992 sulla somministrazione non specialistica dei farmaci a scuola che ha portato, nel 2002, alla stesura di appositi Protocolli Provinciali e Comunali e, nel 2005, alle Raccomandazioni Ministeriali. Un bisogno individuale affrontato e risolto in favore di una collettività.
Ad oggi, a fronte delle diffuse buone prassi, permangono alcune criticità frutto spesso di fraintendimenti sulle responsabilità della somministrazione che, in questi casi, si mantengono in carico al prescrittore del farmaco. Per risolvere queste criticità sarebbe sicuramente utile una formazione insieme alle Associazioni di persone con disabilità e dei loro familiari, per affrontare in modo compiuto l’avvio dell’anno scolastico, analizzando sia i possibili singoli casi che necessitano della somministrazione di farmaci, sia il contesto generale di riferimento.
Se quindi dal lato della somministrazione non specialistica dei farmaci in orario scolastico esiste una soluzione perfettibile di messa a punto, occorre necessariamente sopperire alla carenza del possesso di cognizioni specialistiche, sanitarie e di discrezionalità tecnica da parte degli addetti alla loro somministrazione.
Su questo, quindi, la FISH e le Associazioni ad essa aderenti chiedono al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca il dovuto confronto tra i soggetti interessati, finalizzato alla determinazione degli idonei atti amministrativi e formativi che possano favorire la reale e corretta inclusione scolastica degli alunni con necessità di somministrazione di farmaci, senza che ciò comporti un percorso sanitarizzante della scuola di tutti.

*Presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).

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