Il turismo del futuro è l’ospitalità accessibile

«Dobbiamo cambiare il paradigma dell’accessibilità da obbligo normativo a centro di profitto per le imprese. E la ricaduta sulla società di questo cambio di paradigma si chiama inclusione»: a dirlo è Roberto Vitali, fondatore e presidente di Village for all (V4A®), la nota rete specializzata in turismo accessibile, che sarà tra i protagonisti, da domani, 18 settembre, a venerdì 20, del “G20s” di Castiglione della Pescaia (Grosseto), summit delle principali località balneari italiane, tra i cui temi centrali vi saranno proprio l’accessibilità e l’inclusività

Spiaggia di Bibione (Venezia)

Uno scorcio della spiaggia di Bibione (Venezia), località presentata come caso virtuoso di ospitalità accessibile al “BTO 2019” di Firenze (“Buy Tourism Online”), evento leader dedicato al connubio tra turismo e innovazione

«Dobbiamo cambiare il paradigma dell’accessibilità da obbligo normativo a centro di profitto per le imprese. E la ricaduta sulla società di questo cambio di paradigma si chiama inclusione»: a dirlo chiaramente è Roberto Vitali, fondatore e presidente di Village for all (V4A®), la nota rete specializzata in “turismo accessibile” che dal 2008 assiste le imprese, gli enti pubblici e privati e le associazioni in tutte le attività legate a questo particolare comparto, conferendo alle strutture dell’ospitalità e a quelle del commercio il proprio marchio dedicato all’accoglienza ospitale.
E tra i temi centrali dell’imminente nuova edizione del G20s – summit delle principali località balneari italiane, in programma da domani, 18 settembre, a venerdì 20, a Castiglione della Pescaia (Grosseto), organizzato dalla locale Amministrazione Comunale, in collaborazione con Toscana Promozione Turistica e la Regione Toscana – vi saranno proprio l’accessibilità e l’inclusività, continuando in tal modo il lavoro iniziato lo scorso anno al primo G20s di Bibione (Venezia), segnalato a suo tempo anche dal nostro giornale.

«Sostenibilità, Innovazione e Accessibilità – sottolinea ancora Vitali, che sarà anch’egli tra i protagonisti del summit di Castiglione della Pescaia -: sono questi i temi sui quali sviluppare l’offerta turistica di ospitalità accessibile, sempre trasformando gli obblighi normativi in opportunità, dalla spiaggia alla destinazione turistica».
A tal proposito, va ricordato che Village for all, per dare concreta sostanza a queste affermazioni, ha recentemente realizzato un corso di formazione online gratuito, per fornire i primi strumenti di conoscenza agli imprenditori turistici del settore balneare e alberghiero, oltreché ad architetti e designer, allo scopo di consolidare un linguaggio comune su cui far crescere e qualificare l’offerta turistica delle destinazioni balneari e non solo (se ne legga anche sulle nostre pagine). Senza dimenticare il manuale dedicato anch’esso agli operatori del settore balneare, dal titolo Stabilimenti balneari, spiagge e piscine per tutti (disponibile a questo link), distribuito gratuitamente da Village for all e realizzato con il patrocinio di Legambiente.

«Oggi – dichiarano dal canto loro i promotori del G20s di Castiglione della Pescaia – parlare di accessibilità delle spiagge italiane per persone con disabilità motorie e sensoriali non è più un tabù, come poteva sembrare fino a qualche anno fa. Anzi, possiamo dire che l’estate di quest’anno sia stata senza dubbio la più accessibile di sempre per i turisti italiani, con la certezza che da questo punto di vista le cose non potranno che migliorare. Nel summit dei prossimi giorni, dunque, si discuterà di come coinvolgere l’intera filiera turistica (servizi socio-sanitari, ricettività, trasporti, ristorazione, attività sportive ricreative e culturali, promozione) nella costruzione di proposte e offerte che consentano la fruizione dell’intera destinazione, poiché affrontare il tema del turismo accessibile significa saper coniugare ragioni sociali e sociosanitarie con le ragioni dell’impresa turistica, ovvero con la capacità di rispondere a una domanda di ospitalità che richiede attenzioni, dialogo, conoscenze tecniche».
«L’obiettivo finale – concludono – è quello di dare vita a buone prassi e a soluzioni concrete che permettano alle spiagge italiane di essere in prima linea anche nel mercato del turismo accessibile». (S.B.)

Ringraziamo Giacomo Brunoro per la collaborazione.

Per approfondire la materia trattata nel presente testo, è disponibile a questo link un approfondimento curato dall’Ufficio Stampa del G20s. Per ulteriori informazioni: fondazione@fondazionecomunica.org.

Please follow and like us:
Pin Share
Stampa questo articolo