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Servirà un “aggiustamento” alla Legge sull’amministratore di sostegno?

Realizzazione grafica con le figure interessate all'amministrazione di sostegno«A distanza di quindici anni dall’emanazione di quella norma, i princìpi che l’hanno ispirata e le finalità di essa sono realmente diventati pratica concreta dei soggetti cui è demandata l’applicazione? Sono stati conseguiti gli obiettivi voluti? Oppure sarà necessario adeguare la pratica ai princìpi con nuovi appropriati interventi?».
Si tenterà di rispondere a tali quesiti durante l’incontro pubblico intitolato L’amministratore di sostegno affianca e sostiene la persona con disabilità, non autosufficiente, fragile, promosso per il 9 novembre a Vicenza (Centro Civico Circoscrizione 6 del Comune di Vicenza, Via Thaon di Revel, 44, ore 14.30-18) dalla componente locale della FISH Veneto (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
Base dell’incontro sarà segnatamente quella Legge 6/04, fortemente voluta a suo tempo dalle Associazioni e dalla Famiglie, che quindici anni fa introdusse nel nostro Paese l’istituto dell’amministratore di sostegno, per superare i ben più rigidi istituti dell’interdizione e dell’inabilitazione, caratterizzandosi come una fra le più importanti riforme per la protezione delle persone fragili.
Dal 2004 ad oggi, varie Regioni, tra cui il Veneto (Legge Regionale 10/17), hanno approvato norme ed emanato disposizioni per favorirne l’applicazione, e tuttavia sono in molti, oggi, a chiedersi se non sia necessario un ulteriore “aggiustamento legislativo”.

«Associazioni e familiari – spiegano infatti gli organizzatori dell’incontro di Vicenza – rilevano incongruenze applicative e criticità, si pongono domande, chiedono risposte, non volendo essere tenuti ai margini dei percorsi decisionali. Chiedono pertanto di essere coinvolti, di avere voce in capitolo come genitori, familiari e come amministratori di sostegno. A tal proposito riteniamo che il ruolo genitoriale debba essere valorizzato e al tempo stesso spogliato da inutili e discutibili adempimenti: non si può essere considerati genitori il giorno prima del 18° anno del figlio ed essere letteralmente “annullati” il giorno dopo. Con questo incontro, quindi, ci proponiamo di analizzare le buone pratiche e di favorire uno scambio proficuo di esperienze e informazioni, senza sottacere le criticità emerse».
Ed è quanto avverrà certamente, grazie anche alla qualità e all’autorevolezza dei relatori presenti, a partire da Paolo Cendon, ordinario di Istituzioni di Diritto Privato all’Università di Trieste, fondatore e presidente dell’Associazione Diritti in Movimento e, non ultimo, colui che è ritenuto il “padre” stesso della Legge 6/04.
Per l’occasione il professor Cendon illustrerà le linee guida sulla corretta applicazione dell’amministrazione di sostegno e il modello del cosiddetto “sportello triangolare”.
A presentare l’incontro sarà Riccardo Cagnes, coordinatore della FISH di Vicenza e a introdurlo Roberto Coeli, avvocato. Vi interverranno quindi anche Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità, ai Servizi Sociali e alla Programmazione Socio-Sanitaria della Regione Veneto, Margherita Monti, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Vicenza, sul tema Il lavoro dei dottori commercialisti, il rendiconto e Francesca Succu, presidente dell’Associazione Amministrazione di Sostegno-Veneto, che si soffermerà sulla Legge Regionale del Veneto 10/17 e sui provvedimenti attuativi di essa.
Non mancheranno, infine, significative testimonianze di genitori, familiari e amministratori di sostegno. (S.B.)

Ringraziamo l’ANGSA Veneto per la collaborazione.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: fish.vicenza@gmail.com.

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