Le novelle di Grazia Deledda, per un modello di società aperta a tutti

Con l’incontro di domani, 12 novembre, al Campidoglio di Roma, proseguirà il proprio percorso il progetto “Grazia Deledda in esalettura”, promosso dall’UICI, raffinata operazione culturale e di inclusione sociale, che basandosi sulle diverse estensioni in cui sono state elaborate una serie di novelle del Premio Nobel Grazia Deledda (a stampa, in Braille, con sintesi vocale, in audio e videolibro con interprete LIS), lette per l’occasione da un vedente e da un non vedente, «illustra al meglio – come è stato detto – le capacità e la creatività delle persone cieche e ipovedenti»

Elaborazione grafica dedicata al progetto "Grazia Deledda in esalettura"

Un’elaborazione grafica dedicata al progetto “Grazia Deledda in esalettura”

Recentemente ci eravamo già occupati del progetto Grazia Deledda in esalettura, promosso dall’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e nato nel 2016 in occasione delle celebrazioni per i novant’anni dal conferimento del Premio Nobel e gli ottanta dalla morte di Grazia Deledda, con l’obiettivo di rendere disponibile in un sistema di esalettura l’opera della scrittrice sarda che tuttora risulta essere l’unica donna italiana ad avere vinto il Nobel per la Letteratura.
«Esalettura – spiegano dall’UICI – significa che le novelle saranno disponibili nelle seguenti estensioni: formato rilegato a stampa, formato scaricabile su supporti mobili, formato testo fruibile dalle sintesi vocali e barre Braille, formato su file audio, formato in Braille, formato in video con sistema LIS (Lingua dei Segni Italiana). Quindi libro, ebook, formato testo fruibile dalle sintesi vocali e barre Braille, audiolibro, libro in Braille e videolibro, tutti fruibili sulla app o scaricabili gratuitamente nel sito internet dedicato all’iniziativa».
«Il progetto – proseguono dall’UICI – prevede che nel corso di un incontro di lettura, due novelle siano lette da comuni cittadini secondo un ordine che prevede una lettura effettuata da un lettore vedente da un libro scritto in nero, cioè nei comuni caratteri di stampa, e una eseguita da un lettore cieco tramite il Braille. Questa sequenza dimostrerà che non esiste nessuna differenza nella resa della lettura fra un individuo vedente ed uno cieco, quando entrambi padroneggiano il proprio strumento di accesso alla cultura. Nel corso dei vari eventi, poi, ai Lettori viene anche affiancato un interprete LIS, per rendere godibile l’iniziativa anche ai cittadini sordi, testimoniando che il progetto vuole essere un veicolo di diffusione culturale aperto a tutti indifferentemente».

Proprio nel pomeriggio di domani, 12 novembre, presso la prestigiosa Sala Pietro da Cortona del Campidoglio a Roma, il progetto vivrà una nuova tappa, con due lettori d’eccezione, quali Nicola Stilla, presidente Nazionale del Club del Braille, che leggerà una novella della raccolta di Deledda Il sigillo d’amore in caratteri Braille, e la nota attrice sarda Caterina Murino, che leggerà una novella dalla stessa antologia.
L’incontro sarà introdotto da Mario Barbuto, presidente nazionale dell’UICI, che dichiara: «Verso Grazia Deledda e verso la sua Terra abbiamo un debito di riconoscenza, per averci regalato il motivo e il contesto per un’operazione culturale e di inclusione sociale raffinata, di alto spessore. Ai nostri amici della Sezione UICI di Nuoro, va poi un’immensa gratitudine, per avere saputo ideare e realizzare un progetto il cui significato va molto al di là delle semplici apparenze attuative, fino ad arrivare a graffiare le emozioni e a pizzicare le corde del cuore di chi ama la lettura, la cultura, la contaminazione dei linguaggi e dei modi, per un modello di società accogliente, priva di pregiudizi, comprensiva, attenta al rispetto delle diversità di ogni genere che sono, a ben vedere, la dote più preziosa del bagaglio di ogni essere umano. Bravi! Detto con il cuore a persone di cuore. Per avere messo in marcia la “carovana dell’esalettura”, nella certezza che essa continuerà a camminare in mezzo a noi e ci trascinerà sempre con il suo entusiasmo e con i suoi valori più autentici».

«Nel prossimo anno – aggiunge Barbuto – l’UICI celebrerà i propri cento anni di vita e onorerà il lavoro di tanti e le conquiste raggiunte, mediante un insieme di iniziative diverse che fioriranno sul territorio nazionale. La “carovana dell’esalettura” non potrà mancare tra queste iniziative, per dare merito a quanti l’hanno voluta e organizzata e per illustrare al meglio le capacità e la creatività dei ciechi e degli ipovedenti, soprattutto quando si esprime in modo così vivo, al servizio non soltanto dei nostri soci e dei nostri rappresentati, ma nell’interesse generale dei cittadini, recando quei valori profondi di solidarietà e fratellanza che derivano dal lavoro collettivo e dalla voglia di stare insieme, per quanto diversi, nell’abbraccio che accomuna». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ustampa@uiciechi.it (Vincenzo Massa).

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