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A trent’anni dalla Convenzione ONU sui diritti dei minori

Ragazzo con disabilità in carrozzinaEra esattamente il 20 novembre 1989, ovvero trent’anni da oggi, quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò la Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC), entrata in vigore il 2 settembre 1990 e ratificata dall’Italia il 27 maggio 1991 con la Legge 176/91.
«Trent’anni per la Convenzione – commenta a tal proposito Arianna Saulini di Save the Children Italia, coordinatrice del Gruppo CRC – sono un traguardo importante. Molto si è fatto, ma molto resta ancora da fare. È fuori di dubbio, infatti, che il rafforzamento dei fondi e degli investimenti ci racconti uno scenario che prova a cambiare, ma è altresì vero che molti sono i margini di miglioramento e di maggior efficienza della spesa. L’approvazione di importanti riforme necessita di essere portata a compimento senza ulteriori ritardi. I giovani e i più piccoli devono essere riconosciuti pienamente come risorsa, ed è per questo che oggi più che mai il ruolo del Gruppo CRC è centrale nel veicolare la visione comune di una rete di organizzazioni che con i bambini e ragazzi hanno a che fare quotidianamente. Occorre quindi continuare a lavorare per garantire un supporto alle famiglie, nel tentativo di ridurre le diversità presenti sul nostro territorio».

Il Gruppo di Lavoro per la CRC – più semplicemente Gruppo CRC – è attivo sin dalla fine del 2000, per svolgere un’azione di monitoraggio sul rispetto dei princìpi sanciti dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ratificata da oltre 190 Stati. In tal senso l’organismo redige periodicamente una serie di Rapporti, il decimo dei quali (I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia. 10° Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia) viene diffuso pubblicamente proprio in questi giorni, in corrispondenza, come detto, del trentesimo anniversario dall’approvazione del Trattato. «Un trentennale – sottolineano dal Gruppo CRC – che è anche l’occasione per riaffermare la centralità della Convenzione nel quadro degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile individuati dall’Agenda ONU 2030».
«Con questo Rapporto – aggiungono – si apre un nuovo ciclo di monitoraggio, un percorso che prevede un confronto tra il Governo, la società civile e gli esperti per migliorare l’attuazione della Convenzione nel nostro Paese».

Sono oggi un centinaio le associazioni e le organizzazioni non profit a far parte del Gruppo CRC e a coordinarle è Save the Children Italia. Tra di esse vi è anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), insieme, tra le altre, all’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), alla SINPIA (Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza), all’Associazione L’abilità di Milano e alle Fondazioni Emanuela Zancan e Paideia.
Nei vari Rapporti prodotti, infatti, vi è ampio spazio anche per i minori con disabilità, proverbialmente definiti su queste pagine come “i più vulnerabili tra i vulnerabili”.
Nel documento di quest’anno, in particolare, vi è un intero capitolo dedicato al tema Salute, disabilità e servizi di base, un ampio focus sull’inclusione scolastica e altri riferimenti rintracciabili trasversalmente su ulteriori tematiche, tra le quali, ad esempio, l’adozione di bambini e ragazzi con disabilità o i migranti minorenni non accompagnati con disabilità.
Si legge tra l’altro nel rapporto: «Il Gruppo CRC raccomanda: 1. Al Ministero della Salute di provvedere alla raccolta di dati disaggregati sui bambini con disabilità, in particolare in età prescolare, e con disabilità intellettiva e del neuro-sviluppo; 2. Al Ministero della Salute e al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di adottare standard minimi di qualità dei servizi educativi e sanitari per la prima infanzia e per la qualificazione del personale educativo e sanitario in tema di disabilità, e in particolare per persone di età minore con disturbo dello spettro autistico».

In questi giorni sono stati programmati numerosi incontri di presentazione del 10° Rapporto, a partire da quello del 21 novembre scorso a Torino, fino a quello di domani, 4 dicembre, a Roma, presso il Senato (a questo link il programma), alla presenza anche di Elena Bonetti, ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia. (S.B.)

Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile il documento I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia. 10° Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia. A quest’altro link, invece, si può trovare un ampio testo di approfondimento sul Rapporto stesso. A questo ulteriore link, infine, vi è un elenco di tutti gli eventi celebrativi del trentennale dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, programmati in questi giorni.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: coordinamento@gruppocrc.net; ufficiostampa@savethechildren.org.

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