“Cityfriend”: facilitatori per il turismo accessibile

Una piattaforma web facilmente fruibile che non solo permette di organizzare nei dettagli e in modo autonomo una vacanza personalizzata, ma anche di avere una persona di riferimento nel luogo di soggiorno, formata sui temi dell’accessibilità, in collaborazione con Associazioni come l’ANFFAS e l’ANGSA: è questo il progetto “Cityfriend”, nato per rispondere concretamente all’esigenza di rendere più inclusiva l’esperienza turistica per le persone con disabilità o in generale con esigenze specifiche, basandosi su standard oggettivi di riferimento

Progetto "Cityfriend"

Un gruppo di persone che hanno partecipato alla formazione di “Cityfriend”, curata principalmente in collaborazione con l’Associazione ANFFAS

Dare una risposta concreta all’esigenza di rendere più inclusiva l’esperienza turistica per le persone con disabilità o in generale con esigenze specifiche e più in generale favorire una trasformazione culturale che renda il turismo italiano più inclusivo e accessibile, con standard oggettivi di riferimento: è questa l’idea del progetto Cityfriend, nato per volontà di Luisa Pavesi, Andrea Panattoni e Alessandro Parisi, gruppo di professionisti del marketing turistico e della ricettività, che si sono avvalsi della collaborazione di varie Sezioni dell’ANFFAS e anche dellANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), per realizzare innanzitutto i princìpi espressi nel Manifesto per la promozione del Turismo Accessibile del Ministero del Turismo, redatto in attuazione dell’articolo 30 (Partecipazione alla vita culturale e ricreativa, agli svaghi ed allo sport) della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.
Dell’iniziativa abbiamo parlato con i promotori.

In che cosa consiste Cityfriend?
«Si tratta di un progetto che promuove la cultura del turismo accessibile attraverso una serie di azioni concrete che coinvolgono principalmente due protagonisti, il primo dei quali è il Cityfriendpropriamente detto, ovvero una nuova figura professionale con una formazione sia in campo turistico/ricettivo sia nella gestione delle disabilità, che aiuta a programmare l’esperienza turistica e culturale secondo le esigenze di ogni persona, attraverso un contatto diretto (chat, skype, telefono, email). Se richiesto, poi, può essere personalmente presente durante la vacanza, per facilitare e rendere più confortevole e sicura la permanenza.
Per il turista con disabilità, il Cityfriend può rappresentare un supporto importante sia in fase di pianificazione della vacanza che durante il soggiorno: è infatti un professionista esperto del territorio, capace di interpretare le sue esigenze e di ascoltare con empatia. Diventare Cityfriend, inoltre, è un’opportunità lavorativa interessante che arricchisce le competenze degli operatori turistici e offre possibilità di occupazione ai giovani e alle persone con disabilità, in un’ottica di inclusione sociale. È una figura che può arrivare da “mondi” diversi: guide e accompagnatori turistici che vogliano ampliare le proprie competenze; diplomati/laureati in àmbito turistico; personale socio-sanitario; dipendenti di strutture ricettive e di realtà culturali, consulenti e imprenditori turistici.
Il valore aggiunto, va sottolineato, è rappresentato dalla formazione, curata dall’ANFFAS e da altri soggetti del Terzo Settore, che insegna ad affrontare e risolvere le esigenze specifiche delle persone in viaggio e valorizza le professionalità con competenze in campo turistico, psicologico, sociale e relazionale».

E l’altro protagonista?
«È la piattaforma web www.cityfriend.it che mette in relazione i viaggiatori con disabilità, le associazioni, le istituzioni, gli operatori turistici e le strutture ricettive e museali in un unico portale, aggiornato e monitorato, che consente di trovare strutture alberghiere, turistiche e ricreative accessibili (classificate secondo il protocollo Cityfriend), oltreché di programmare una vacanza affidandosi a personale formato e capace di creare esperienze inclusive e rispettose delle proprie esigenze, prenotando un Cityfriend in loco per facilitare l’esperienza turistica. Le recensioni degli utenti riguardo ai servizi prenotabili sono un’ulteriore garanzia e supporto per orientarsi.
A tal proposito va ricordato come le analisi sull’offerta turistica italiana abbiano rilevato la carenza di un modello di accoglienza diffuso e condiviso secondo criteri di accessibilità, con implicazioni culturali, organizzative e gestionali. In particolare, le difficoltà per la persona con disabilità e i suoi accompagnatori possono nascere al momento della prenotazione su siti web poco fruibili e senza criteri chiari di valutazione e manifestarsi pienamente durante la vacanza, per la mancanza di infrastrutture, servizi turistici e proposte culturali pienamente accessibili o a causa di personale poco preparato all’accoglienza e di informazioni incomplete. Dal canto loro, quindi, gli operatori turistici a vario livello – tour operator, hotel, ristoranti, musei, aziende di promozione del territorio ecc. – possono trovare in Cityfriend un nuovo modello di accoglienza turistica, mirato appunto ad abbattere le barriere fisiche, emotive e intellettive verso il turista con esigenze specifiche. E per loro questa nuova cultura si traduce in vantaggi oggettivi, con la prospettiva di aumentare la percentuale di riempimento delle strutture in bassa stagione, incrementando il fatturato complessivo fino al 20%. Aderire a Cityfriend, infatti, permette di fidelizzare gli ospiti attraverso servizi e attenzioni adeguati, incentivare le recensioni positive e favorire la conoscenza del territorio».

Avete stimato quale possa essere il mercato potenziale cui vi rivolgete con questa iniziativa?
«Cityfriend si rivolge a un bacino potenziale di 10 milioni di persone in Italia, che a livello europeo raggiungono i 120 milioni. L’interesse per un’esperienza turistica accessibile accomuna infatti un pubblico molto ampio: anziani, famiglie numerose con bambini, persone con disabilità motorie temporanee o permanenti, con disabilità intellettive/relazionali o sensoriali, problemi di orientamento e comunicazione, patologie invalidanti e situazioni di allergie/intolleranze. Le indagini rilevano che si tratta di un turista con buona capacità di spesa, propenso a fare più di una vacanza all’anno, anche in periodi di bassa stagione, alla ricerca di un’esperienza sicura, accessibile e interessante.
A queste persone e ai loro accompagnatori, offriamo una piattaforma facilmente fruibile che non solo permette di organizzare nei dettagli e in modo autonomo una vacanza personalizzata, ma anche, come detto, di avere una persona di riferimento nel luogo di soggiorno, formata sui temi dell’accessibilità. Le strutture alberghiere ed esperienze turistiche proposte nella nostra piattaforma web sono mappate e classificate secondo un protocollo condiviso dalle principali Associazioni attive sul tema e accompagnate dalle recensioni di altri utenti». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: segreteria@cityfriend.it.

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