Una Proposta di Legge che butta giù il muro della “sana e robusta costituzione”

«Con questa Proposta chiedo l’equiparazione dello status degli atleti paralimpici in forza nei Gruppi Sportivi Militari e nei Corpi dello Stato agli atleti cosiddetti “normodotati”, buttando giù quel muro della “sana e robusta costituzione” che fino ad oggi non ha consentito l’effettivo arruolamento degli atleti con disabilità»: lo ha dichiarato la deputata e atleta paralimpica Giusy Versace, a proposito della sua Proposta di Legge “Disposizioni concernenti il reclutamento degli atleti paralimpici con disabilità fisiche e sensoriali nei Gruppi Sportivi Militari e dei Corpi dello Stato”

Giusy Versace, Anna Adamo e Matilde Siracusano

Durante l’incontro dedicato alla Proposta di Legge presentata da Giusy Versace, vi è stato spazio anche per il libro “La disabilità non è un limite” di Anna Adamo, nella foto al centro, tra Versace (a sinistra) e l’altra deputata Matilde Siracusano

«Sono stata davvero felice di avere avuto oggi al mio fianco colleghi dei diversi gruppi politici che hanno firmato la mia Proposta di Legge, testimoniandone la validità e la trasversalità. È una proposta di legge presentata nell’aprile dello scorso anno, che nel frattempo ha raccolto tantissime adesioni e richieste di sottoscrizione da parte dei colleghi di altri gruppi e che a breve sarà incardinata nelle Commissioni Riunite Affari Costituzionali e Difesa».
Così la deputata e atleta paralimpica Giusy Versace ha commentato l’esito dell’incontro promosso nei giorni scorsi alla Camera (se ne legga anche la nostra presentazione), assieme alla collega parlamentare Matilde Siracusano, per esporre lo stato di avanzamento della Proposta di Legge a sua prima firma, denominata Disposizioni concernenti il reclutamento degli atleti paralimpici con disabilità fisiche e sensoriali nei Gruppi Sportivi Militari e dei Corpi dello Stato.
«Con questa Proposta – ha spiegato Versace – chiedo l’equiparazione dello status degli atleti paralimpici in forza nei Gruppi Sportivi Militari e nei Corpi dello Stato agli atleti cosiddetti “normodotati”. Una discriminazione, oggi, inaccettabile. Pochi sanno, infatti, che esistono delle disparità in questo ambito e che agli atleti paralimpici non sono riconosciute tutele assicurative, sanitarie, contributi o retribuzioni, come avviene invece per gli atleti “normodotati”, né tanto meno quella preziosa opportunità , al termine della propria carriera agonistica, di scegliere se congedarsi o firmare e prendere servizio all’interno del Corpo di appartenenza o del Ministero competente. Con questa Proposta, prodotta grazie ad approfonditi studi, si modifica la norma e si butta giù quel muro della “sana e robusta costituzione” che fino ad oggi non ha consentito l’effettivo arruolamento degli atleti con disabilità».

Come sottolineato dalla stessa Versace, all’incontro erano presenti esponenti parlamentari di ogni gruppo politico, da Maria Teresa Bellucci ad Alessandra Locatelli, da Maurizio Lupi a Lisa Noja, da Aldo Penna, presidente dell’Intergruppo Parlamentare per le Disabilità, a Gianluca Abbate, consigliere nazionale del Notariato con Delega al Sociale e al Terzo Settore, tutti d’accordo sull’impegno a supportare il percorso della Proposta di Legge.
«Il 2020 – aggiunge Giusy Versace – è anno olimpico e se questa Proposta “corresse” come fa un vero velocista, sarebbe una grande vittoria di tutto il Parlamento. Eliminare infatti questa disparità esistente all’interno dei Gruppi Sportivi è un passo da fare e di cui si parla da tanti anni. Ora, finalmente, una traccia normativa c’è e rappresenta una grande opportunità. Fa ben sperare, inoltre, il recente incontro con il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, il capo dipartimento della Polizia Penitenziaria Francesco Basentini, il direttore del Gruppo Sportivo Fiamme Azzure Mariano Salvatore e il presidente del CIP (Comitato Italiano Paralimpico) Luca Pancalli, durante il quale la Proposta di Legge è stata apprezzata e condivisa anche dal Ministro, che ha dato la propria disponibilità ad appoggiarla».
«Colgo l’occasione – conclude – per rinnovare l’invito al Comitato Italiano Paralimpico, prima di tutto da atleta e poi da parlamentare, perché sostenga questa iniziativa che segna un grande e sentito cambiamento culturale».

L’incontro, va ricordato infine, è stato anche l’occasione per presentare il libro La disabilità non è un limite di Anna Adamo, ventitreenne di Scafati (Salerno), giovane donna con tetraparesi spastica, che ha saputo trasformare la disabilità in una diversa opportunità di vita, affrontando le avversità con forza e coraggio. Durante il suo intervento, ha sottolineato, con grinta e passione, che «la disabilità non è un peccato, né tanto meno un crimine e nulla di cui vergognarsi». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@gmicomunicazione.it.

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