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“Ti contagio col sorriso”, ovvero come creare un’”epidemia positiva”

Boris Menna

Boris Menna, atleta Special Olympics che lavora presso la sede del movimento, è stato uno dei primi a dare vita alla campagna “Ti contagio col sorriso”

È decisamente una bella iniziativa, in queste giornate contrassegnate dall’allarme generalizzato per l’emergenza sanitaria legata al coronavirus, quella lanciata dagli atleti di Special Olympics Italia, il noto movimento dello sport praticato da persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, consistente in una campagna di comunicazione che sta raccogliendo grande successo in rete.
Parliamo di Ti contagio col sorriso, il cui scopo, come spiegano da Special Olympics Italia, è quello di creare una vera e propria «“epidemia positiva”, in un momento storico in cui siamo tutti chiamati a mantenere le distanze e ad evitare il contatto fisico a causa dell’epidemia da Covid-19. I nostri atleti, quindi, ma anche i tecnici, i componenti dello staff, i volontari, i familiari, gli amici, i testimonial e tutti i sostenitori del nostro movimento stanno partecipando, postando sulle proprie pagine social la fotografia di un loro sorriso, per infondere coraggio e ottimismo, di fronte al clima di paura legato all’emergenza sanitaria».

«È un’iniziativa – viene sottolineato ancora – partita dai nostri atleti, dal loro straordinario sorriso, dalla loro capacità di superare tutte le difficoltà create dal pregiudizio, dalla condizione di discriminazione e di isolamento cui spesso la stessa società li pone».

Tutti, dunque, possono partecipare alla campagna, in modo molto semplice: basta scrivere con un pennarello su un foglio bianco le parole Ti contagio col sorriso ed a seguire l’hashtag #sorriSOcontagioso (ove le lettere “SO” maiuscolae stanno segnatamente per Special Olympics). Va quindi scattata una fotografia con un bel sorriso, da postare poi sui propri canali social, con privacy pubblica, avendo cura di aggiungere nella didascalia tre amici, taggando e invitandoli a fare lo stesso (S.B.)

Per ulteriori informazioni: stampa@specialolympics.it (Giampiero Casale).

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