Siamo due persone con disabilità visiva e non riusciamo a fare la spesa

fare affidamento su altre persone, ci avvaliamo dei servizi online per la consegna della spesa a domicilio. La catena di cui ci serviamo, però, da alcuni giorni non consente di effettuare ordini poiché le fasce di consegna sono tutte occupate fino al 30 marzo prossimo. Come potremmo fare? Trovo per altro paradossale che quella tecnologia che tanto ci è di aiuto e ci rende autonomi, in una situazione di emergenza come questa ci venga a mancare»

Carrello della spesaIo e mia moglie siamo entrambi persone con disabilità visiva, lei cieca totale, io cieco ventesimista, e ci avvaliamo dei servizi online per la consegna della spesa a domicilio.
Nello specifico ci serviamo della Società Esselunga, che però, almeno da tre giorni, non consente di effettuare ordini poiché le fasce di consegna sono tutte occupate fino al 30 marzo prossimo.
Capisco chiaramente la gravissima situazione legata alla pandemia da Covid-19 e tuttavia, se già in situazioni ordinarie noi siamo impossibilitati ad andare al supermercato a fare la spesa, ancor di più diventa necessario riuscire a farla in situazioni di emergenza come questa.
Mi riferisco al fatto che molto probabilmente tutti o quasi stanno ordinando online, vuoi per la paura del contagio, vuoi per non doversi magari esporre ai controlli di polizia, anche se giustificati da motivi di necessità. Così facendo, però, viene presa d’assalto l’unica fonte di approvvigionamento che abbiamo.

Purtroppo non sembra andare meglio su altri fronti. Ieri, infatti [14 marzo, N.d.R.], ho attivato Amazon, prime per fruire del servizio Prime Now, che, permette di effettuare la spesa a supermercati in zona per farsela poi consegnare a domicilio. Quando però sono arrivato al completamento dell’ordine, anche qui un messaggio mi ha informato che non vi sono fasce di consegna per i due giorni successivi, ovvero il periodo di tempo entro cui è possibile farsi consegnare le merci.
Questa grave limitazione mi è stata segnalata anche da altri amici non vedenti, costretti a doversi servire dei servizi online per approvvigionarsi di quanto necessario.

Nel caso di Esselunga, vien da chiedermi se non potrebbe essere prevista una sorta di priorità di qualche tipo per consentire alle persone con disabilità di effettuare la spesa. In fondo Esselunga è in possesso dei dati inerenti i clienti portatori di disabilità, visto che ad essi è legata la consegna gratuita.
Nel caso di Amazon Prime, invece, non credo sia possibile, poiché questo dato inerente alla disabilità non è presente.

Al momento ci stiamo avvalendo di un piccolo negozio non distante da casa, che però non ha una grandissima scelta di articoli, e alcuni prodotti proprio non li ha. Si tratta infatti di un minimarket, dove le merci sono effettivamente limitate.
Speriamo poi non debba mai succedere, ma se anche quel piccolo negozio dovesse per qualche motivo non essere più disponibile, noi saremmo in seria difficoltà con l’approvvigionamento.

Almeno nel nostro caso, quindi, non è possibile fare affidamento su altre persone che possano farci la spesa, e non sappiamo proprio a chi poter rivolgere la nostra richiesta.
Trovo per altro paradossale che quella tecnologia che tanto ci è di aiuto e ci rende autonomi, in una situazione di emergenza come questa ci venga a mancare.

jose.tralli@gmail.com.

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